vittime e carnefici

Ragazzo vittima delle frange estreme di una sottocultura di destra.


 Raffaele Delle Donne, 20 anni, Guglielmo Corsi 19 metalmeccanico, Andrea Vesentini, 20, promoter finanziario. All'appello mancano altri due nomi: la Digos sà che presto si costituiranno. Vittime di un ambiente insano, della noia della voglia di adrenalina o del sentirsi partecipe di un progetto. Forse anche cresciuti sotto l'aria malsana di Bossi e i suoi continui inviti ad imbracciare i fucili.I super eroi che hanno ridotto in fin divita un giovane di 29 anni, Nicola Tommasoli.Tre ragazzi che si dichiarano neo nazisti; commilitoni, fratelli, compagni in tutto.Anche nel modo di vestire, di parlare, di ragionare: non individui ma figli di una matrice da brivido.Teste rasate, occhiali neri, abiti neri. Il simbolismo che li contraddistingue e li identifica. Il branco il loro unico modello, gli amici che li fanno sentire protetti, rispettati, importanti.La loro scuola di pensiero ha sulle pareti affissi slogan d'altri tempi: inneggiano al razzismo, alla lotta ai meridionali. La nuova generazione che cresce all'ombra della repressione piu ignobile e vigliacca: andrebbero fermati.Si sentono fichi, forti, invincibili.Soprattutto credono o li hanno convinti di avere una missione da compiere. Ripulire l'Italia, ma soprattutto il nord, dagli invasati quali: gli immigrati, senza distinzione; meridionali o anche solo chi si veste in maniera diversa dalla loro. Della serie: se non sei con me sei contro di me in una sequela imbarazzante di atti intimidatori a danno di giovani malcapitati. Promuovono anche la xenofobia e il razzismo in tutte le sue sfaccettature e persecuzioni. Amano identificarsi come neo nazisti o neo fascisti. Basterebbero queste due sigle a legittimare una chiusura, cautelativa e categorica, della loro sede. E di tutte le organizzazioni che inneggiano e divulgano il razzismo.Eppure prolificano e fanno congressi, promozioni, anche riviste. In Europa cominciano ad assumere i contorni di un esercito di tutto rispetto.Forse questi ragazzi la sera che hanno massacrato e ridotto in fin di vita Nicola, uscivano proprio dal loro covo: la tana del plagio mentale. I centri sociali stile Black Water. Fatto sta che dietro una banale provocazione come la richiesta di una sigaretta e relativo rifiuto da parte del ragazzo scatta l'odio, la rabbia, la violenza.Giu botte e pugni e calci.Ora Tommasoli Nicola 29 anni grafico e dalle origini meridionali gioca, sdraiato su di un freddo lettino, un poker con la morte.La Digos, la sera stessa l'agguato, subito riconosce la pista politica e inizia immediatamente a ricercare i violenti tra le fila di una sottocultura di destra. Le frange estreme. Frange note alle questure ma tuttavia, le questure, non hanno sufficienti poteri e non possono nulla.Frange fatte risalire ad una borghesia ancora incapace di convincersi che l'era della classe sociale non è piu tollerata e tollerabile. Addirittura, se in un vecchio contesto sociale si accettavo esclusivamente membri dell'elite ora, pur di non perdere potere, accettano anche i metal meccanici.L'importante, la caratteristica che deve assolutamente avere un loro adepto è l'ubbidienza e una spiccata incapacità a ragionare con la propria testa.Comunque la pista prescelta subito risulta essere vincente ed individuano la pedina debole.Alitandogli sul collo lo costringono, impauritolo, a costituirsi.A dirla tutta nel convincerlo ci è stata una buona opera di persuasione da parte dei genitori di Raffele Delle Donne e del suo avvocato che ha avuto una trattativa strettissima con il capo della Digos. Tra l'altro l'avvocato, quasi a giustificare questo ragazzo dichiara: “ Non voleva ucciderlo. Era solo una scazzottatura “Come se fosse normale uscire in branco e picchiare il primo che passa! Quand'anche non avesse voluto il ragazzo ridurlo in fin di vita, trovo deprecabile e pericolo abituarci nel trovare giustificazioni verso questi ragazzi pronti a tutto e a scattare come molle al fischio del padrone!I genitori, quasi sconcertati dalla testimonianza del figlio chiedono e rinnovano scuse e perdono alla mamma del ragazzo ormai in attesa che gli venga ufficializzata la morte celebrale.Comprendo la disperazione di un genitore che scopre nel figlio l'atto criminoso ma mi domando, questa mamma, questo padre, non vedevano il figlio conciato come un SS?Non leggevano i poster attaccati nella cameretta? Non lo vedevano “ Diverso “ tanto da domandarsi se per caso qualche cosa gli fosse sfuggita di mano?Possibile che non ci accorgiamo piu di nulla, che ospitiamo nelle nostre case figli sconosciuti, estranei; che nulla vediamo o ascoltiamo?Io non gli credo. Non credo nella loro buona fede anche perche, il loro pargoletto non era sconosciuto alla questura ma anzi, pur avendo appena venti anni vanta di un curriculum di tutto rispetto: atti violenti all'interno dello stadio, tra le strade, durante passate manifestazioni, divulgazione dell'odio e della violenza.Come lui, e i suoi compagni anche il presidente della loro organizzazione: - Veneto Fronte Skinheads .I loro slogan fanno paura e ancor di più se si pensa che allevano giovani incapaci di logica.Il loro Presidente nel 94 subì 14 giorni di prigione per aver divulgano l'odio e perseguitato immigrati e italiani meridionali. Per aver alimentato l'odio verso gli omosessuali e aver istigato risse e quanto altro. 14 giorni e poi il giudice misteriosamente fece cadere tutti i capi d'accusa. Dovreste sapere che in Italia a seguito dei gravi fatti avvenuti durante la seconda guerra mondiale è stata vietata nella maniera piu categorica l'assemblaggio di gruppi o organizzazioni o siti o riviste di pura stampa nazista e/o fascista.Aggettivi come barracuda, inferocito riempono le pagine dei loro editoriali e riviste. Certo, discutono e sembrano volere le stesse nostre cose:lotta all'immigrazione incontrollatalotta al precariatolotta ai privilegi della casta e via dicendo.Eppure noi, non ci sogneremmo mai di mandare in coma un ragazzo solo perche di un'altra regione e solo perche non ci ha voluto dare una sigaretta!!Noi non ci sogneremo mai di girare in branco vestiti uguali e con i volti scuri.Noi non assalteremmo mai un ragazzo solo perche di fede o di frangia o di gusti opposti ai nostri.Non è intolleranza la mia versa un gruppo di persone che agisce diversamente da me.La mia è preoccupazione verso un gruppo di persone che vivono e parlano e agiscono nel nome di un odio che mi rievoca storia e immagini maledette.Questa è la sotto cultura di destra. Inviterei i genitori di ragazzi che posseggono nelle loro camerette strane foto e ascoltano strana musica tetra e vestono come i piu obsoleti dei becchini ad alzare la guardia e a verificare dove passano il tempo e con chi.Nicola non era un vandalo, non stava rubando, non aveva fatto nulla per aizzarsi contro un gruppo di facinorosi e dalla mente offuscata.Tutto si riconduce ad una volontà macabra di controllare la società e di volerla piegare ai propri voleri. Roberta Lemma