Lunedì

Sulla cultura


Dicono che la matematica NON è un'opinione.Forse però lo è la letteratura. In effetti, a pensarci bene, la stessa traduzione di uno scritto da una lingua straniera all'italiano, comporta lievi sfumature. Per vari motivi: cultura diversa, modi di dire differenti, lo stesso background letterario è tutta un'altra cosa.In Italia abbiamo avuto Dante, Manzoni, Boccaccio... i primi che mi son venuti in mente, poichè sapete bene, l'elenco è infinito. In Inghilterra: Shakespeare, Orwell, Dickens. Dall'Irlanda: Joyce, Beckett, Shaw. Dall'America (Stati Uniti): Poe, Bach, Twain. Generi, stili, tutto diverso.Come? Ah volete sapere perchè ho messo due nomi in grassetto??Perchè pare che un certo Mark Twain, scrittore americano (1835-1910), una volta disse: "La gente di solito usa le statistiche come un ubriaco i lampioni: più per sostegno che per illuminazione."Eppure mi ritrovo a sentire che tale frase fu detta invece da George Bernard Shaw, irlandese (1856-1950).Confrontando le date di nascita e morte, posso forse presumere che il secondo abbia scopiazzato il primo. Ma è solo una presunzione: di prove non ne ho.Per certo posso però constatare che non solo la letteratura è un'opinione, ma che addirittura cambia cittadinanza, soprattutto se in bocca a un tal professore... E sia.La prossima volta scopriremo che la Divina Commedia l'ha scritta Gandhi.P.S.  Ore 01.00: aggiungo una postilla giacchè ho trovato altre informazioni riguardo l'argomento. La frase citata viene attribuita anche ad Andrew Lang, scozzese (1844-1912). Mi sembrava corretto segnalarlo visto che l'ipotesi potrebbe essere esatta. Tuttavia il discorso precedente resta valido, sia confrontando le date, sia perchè NON ho trovato riferimento alcuno a G. B. Shaw.