Lunedì

CCN, questo sconosciuto


In questi giorni ho ricevuto della posta indesiderata. Posta elettronica, s'intende. Ora, in generale non sono offensiva o maleducata, ma se c'è una cosa che mi fa girare gli zebedei è che il mio indirizzo di posta sia mandato ai 4 venti. Ma siamo esseri umani, perdinci, quindi ci può stare lo sbaglio, l'errore, la svista. Succede anche a me, che diamine. Per questo, armata di santa pazienza, oltre che dell'ironia che mi distingue (e che a molti non piace lo so) invio una mail a tutti gli indirizzi chiedendo la rimozione del mio indirizzo dai loro contatti. Non perchè mi stiano sui maroni, è tutta gente che non conosco, per carità, ma semplicemente perchè ho ricevuto nel frattempo due mail virulente. Ora non so voi, ma io uso il pc per lavorare, oltre che per giocare e scrivere sul blog. E l'idea che mesi di lavoro spariscano solo perchè qualcuno non sa usare il pc, non mi gusta per nulla. Per questo, e per nessun altro motivo, decido che è il caso di inserire una breve spiegazione sull'utilizzo dei campi "indirizzo" nei programmi di posta elettronica, che sono i medesimi ovunque. Per chi non lo sapesse tali campi sono: --> A (in inglese TO): inserisce il destinatario principale della mail. In tale campo gli indirizzi a cui inviate la mail SONO VISIBILI A CHIUNQUE. --> CC: copia conoscenza. Invia una copia della mail "per conoscenza" mantenendo BEN VISIBILI tutti i destinatari. --> CCN: copia conoscenza nascosta. Invia copie della mail a tutti gli indirizzi presenti, mantenendoli però NASCOSTI, e salvaguardando la privacy dei destinatari. Questo è il campo corretto, usatelo!! Tra l'altro l'indirizzo di posta elettronica viene considerato un dato personale, e come tale è tutelato dalla legge sulla privacy. In proposito esiste una dichiarazione dello stesso Garante: (...) Gli indirizzi di posta elettronica non provengono, infatti, da pubblici registri, elenchi, atti o documenti formati o tenuti da uno o più soggetti pubblici e non sono sottoposti ad un regime giuridico di piena conoscibilità da parte di chiunque. La circostanza che l’indirizzo e-mail sia conoscibile di fatto, anche momentaneamente, da una pluralità di soggetti non lo rende, infatti, liberamente utilizzabile e non autorizza comunque l’invio di informazioni, di qualunque genere, anche se non specificamente a carattere commerciale o promozionale, senza un preventivo consenso. (...) Per poter inviare e-mail senza violare la privacy degli utenti web è obbligatorio, dunque, ottenere prima il loro consenso. (...) Beh, volete sapere l'ultima?? Mi hanno detto, nell'ordine: - che devo bere cappuccino e non cif ammoniacal a colazione - che ho scritto un semplice giudizio gratuito pronunciato senza cognizione di causa (come se loro ne avessero molta...) - che ho le idee un po' confuse sul concetto di privacy e sull'ironia - che sono pignola - che, infine, avevo "sfracellato le gonadi" Insomma, oltre il danno, la beffa. Che gente che c'è in giro...P.S. Aggiunta dell'ultimo minuto, ore 2.10: sono anche una piantagrane. Amen!!