Lunedì

Aspirante suicida


Domenica mattina, giornata di fine estate, abbastanza calda ma non fastidiosa.Verso le 10, 10.30 circa passa l'unico treno merci della giornata. In gran parte sono vagoni vuoti, che partiranno carichi da Edolo il lunedì successivo.Data la giornata molti abitanti della nostra stradina sono indaffarati negli orticelli e nei giardini di casa, mentre le signore preparano il pranzo della domenica.Fin qui tutto normale, tutto tranquillo. Si sente il ding dong del primo passaggio a livello, che si sta chiudendo, e subito dopo attacca a mo' di eco il secondo, che dista da casa nostra poche decine di metri, dopo la curva. Il treno è ancora fermo in stazione, ma il venticello tira in linea d'aria verso di noi, così si sente quasi distintamente l'altoparlante della stazione che annuncia la partenza del treno merci diretto a Iseo - Edolo, seguito dal fischio del treno in accelerazione.In prossimità del primo passaggio transita a velocità discreta, quanta concessa dai vagoni non cabinati che si porta appresso. Ancora non del tutto passato, il treno inizia a fischiare ininterrottamente, sollevando maree di proteste e bestemmie dagli abitanti della zona. Inizia la lunga frenata, sempre a "fischio" aperto, finchè il treno si ferma con il locomotore quasi all'altezza del secondo passaggio a livello e la coda all'inizio della stradina.Tutti quanti, stupiti, oltre che incazzati per il disturbo della quiete domenicale, ci precipitiamo fuori dai cancelli, guardandoci l'un l'altro per cercare spiegazione di questa fermata fuori luogo.Si vede arrivare il macchinista, barcollante, bianco come un cadavere, che urla come un disperato: "L'ho ammazzato, l'ho ammazzato!!!" mentre cerca di raggiungere la coda del treno.Noi sempre più allibiti. Alcuni gli vanno incontro e tentano di calmarlo. Altri, quelli residenti in fondo alla strada, vicino alla coda del treno, corrono a vedere.Poco dopo si capisce, nel caos generale, che si sta cercando un cadavere sui binari. Alcuni hanno il buon senso di chiamare polizia ed ambulanza, ma, dopo 10 minuti, nessun morto o ferito è ancora stato trovato.Si inizia anche a pensare che il macchinista possa avere le traveggole, eppure è convinto di ciò che dice: ha visto un uomo sdraiato sui binari e non è riuscito a frenare il treno. Nel frattempo arriva la vecchietta che abita all'angolo, giù in fondo. Arriva vispa e arzilla, con la sua bicicletta, interessata al motivo per cui tutti i suoi vicini stanno fuori casa lungo la stradina.Domanda a destra e sinistra cosa è successo, e perchè il treno sia fermo, cosa insolita. Alla fine, illuminante, se ne esce con sta frase:"Ma g'ho visto uno, vestito della domenica, con giacca e cravatta (notare: in estate) che se ne andava verso il passaggio a livello"."Signora, di che colore erano i vestiti?""Guardi sior macchinista, l'era vestito bene, un completo marrone. Credo che s'era sporcato perchè l'ho visto ch'el se puliva via la polvere""Ma stava bene??""Eh benone certo!! El camminava in mès alle rotaie"Io credo che se il macchinista avesse potuto mettergli le mani al collo, col cavolo che restava vivo!!Il giorno dopo si scoprì che lo stesso individuo aveva chiesto informazioni al casellante sugli orari del treno. Il motivo per cui non riuscì nel suo intento era che, anzichè sdraiarsi di traverso sulle rotaie, s'era messo per lungo...