Lunedì

Al mio dolcissimo lupacchiotto


Phurba è il nome tibetano del “Pugnale a tre facce”, spesso sormontato da un dorje. Il suo simbolismo è molto potente ed è considerato come una sorta di “pugnale magico” capace di domare e sconfiggere anche i più terribili demoni.Il “pugnale spirituale” ha una lama solitamente composta da tre aspetti triangolari o facce, riuniti a punta. Queste rappresentano, rispettivamente, il potere della lama di trasformare le energie negative note come "tre veleni" o "radice avvelena" di illusione/ignoranza/malinteso ma anche avversione/paura/odio.Sormontata da uno o più visi di mostri, l’impugnatura è costituita dalle facce di queste manifestazioni cosiddette terrifiche, il Phurba si conclude in alto con la forma di un “vajra” (elemento maschile di grande potenza). Il Phurba classico è di metallo, anzi è costituito di regola da una fusione di cinque metalli (tra i quali oro e argento).La parola Phurba, di origine sanscrita, significa piolo, paletto; si racconta che Padmasambhawa, creatore del phurba, lo abbia piantato in terra, consacrando il luogo dove fu costruito il tempio di Samye, nell’ottavo secolo.Il phurba, con le sue tre lame, è più simile ad un paletto da piantare in terra per reggere una tenda che ad un vero e proprio pugnale; esso simboleggia la sua capacità di tenere frenati gli spiriti malvagi, allontanandoli da colui che lo possiede e, più genericamente, ha assunto anche la funzione di “tenere a freno” ed assicurare solidità allo spirito ed alla mente.Dal punto di vista allegorico il phurba rappresenta i metodi diretti che consentono al praticante di tagliare tutti i legami e gli impedimenti che ostacolano il cammino verso la conoscenza. In modo particolare si ritiene che il phurba consenta di recidere i nodi dell’ignoranza.Questo è il mio regalo per te.Che ti dia il mio sostegno nelle difficoltà, che ti trasmetta la mia forza nella tua lotta, e che ti protegga con la mia difesa contro il male.