Lunedì

Sfatiamo la leggenda...


Tutti nella vita, chi più chi meno, incrociano la propria esistenza con altri esseri, generalmente di sesso opposto, ma non sempre (Cialtrone docet), in quelle che vengono definite "storie". O relazioni.Dal basso della mia esperienza, perchè non vi credete che la mia vita sentimentale sia stata chissà cosa, ho "incrociato" con alcuni personaggi che, oggi, definirli "uomini" mi par proprio di far loro un complimento immeritato.All'epoca della prima "storia" avevo 19 anni. Lui 38. Esattamente il doppio. Da uno così t'aspetti, non dico il doppio, ma almeno una certa abbondanza di... tutto. Che so, serietà, intelligenza, magari... ESPERIENZA. L'unica abbondanza di cui ho potuto approfittare è stata la notevole collezione di dischi, libri e disponibilità di casa sua. Perchè diciamocelo, studiare per gli esami di maturità in una casa libera, senza nessuno a rompere, tanto meno il proprietario, è quantomeno rilassante.Aveva anche una notevole collezione di lattine di birra e cocacola, ma questo, lo so, non vi interessa particolarmente. In effetti non so nemmeno perchè l'ho ricordato.Essendo cresciuta in una specie di monastero di clausura, sorvegliata speciale da mammà e contatti con l'altro sesso ridotti ai minimi termini, si può dire che ero ferratissima in teoria, praticamente a zero nella pratica. Trovavo lecito aspettarmi da un quasi quarantenne, già sposato e divorziato, una misura di "esperienza" maggiore della mia. Non m'aspettavo livelli esponenziali, ma nemmeno di dovergli insegnare l'abc del corpo femminile. La "relazione" è continuata, fra alti e bassi, per poco più di tre anni. Alla fine, anche l'insegnante più paziente si... spazientisce, appunto.Il colmo della misura arrivò con una telefonata da parte sua, a storia già conclusa da un paio di mesi. La scusa era quella di reclamare un libro in prestito, che comunque non mi sarei tenuta, solo che la conversazione pseudo cordiale ad un certo punto subì una virata che manco Luna Rossa nell'American's Cup.Tizio: - ah volevo darti un consiglio..Io: - dimmiT: - se ne trovi un altro, cerca di fingere meglio, perchè le ultime due o tre volte si capiva che facevi finta...Ho guardato la cornetta del telefono, pensando due cose contemporaneamente.Dopodichè gli ho risposto:I: - caspita e tu in quasi quattro anni te ne sei accorto solo adesso??Gli ho gentilmente chiuso il telefono in faccia. Anche l'educazione ad un certo punto si esaurisce.Volete sapere le due cose che ho pensato?La prima: io non faccio mai finta, è troppo faticoso, quindi domandati perchè non ho mai goduto.La seconda: ora capisco perchè tua moglie t'ha mollato. Donna intelligente.Sappiate che, con questo post, mi ritengo sputtanata a vita, ma ogni promessa è debito. Vi prego, non infierite troppo :-)))