Lunedì

Il respiro


Chiudi gli occhi e respira. Un gesto automatico, istintivo. La prima cosa che fa un bimbo: l'urlo liberatorio dei polmoni. L'ultima cosa che fai prima di andartene.Tra il primo e l'ultimo vivono migliaia e migliaia di altri respiri, inconsiderati come un filo d'erba in un campo. Il respiro ha un odore, un sapore, un suono. Esiste. Vive.Qualcuno direbbe "senza saresti morto". Eppure quante volte il tuo respiro era vivo? Quante volte hai desiderato non respirare, solo per non sentire?Io vivo di respiri. Di odori. Il mio ricordo più vecchio è l'odore di un giardino pieno di mimose. Un giardino incantato che ritorna ogni anno l'otto marzo, quando tuffo il naso in ogni ramo di mimosa che trovo.L'odore di un libro: quasi caldo, mentre fai scorrere le vecchie pagine in fretta. Oppure freddo, con un retrogusto di colla, per le nuove stampe.L'odore della sua pelle abbronzata. Unito a quello del dopobarba e del bagnoschiuma. Mescolato con il profumo della biancheria pulita, sul cuscino. Oppure accanto a me, mentre affamato cerca gli odori della cucina. L'odore del risotto di ieri sera, semplice, con lo zafferano. E per sapere se è pronto basta annusare, tanto che ormai non assaggio nemmeno più.L'odore del pane appena sfornato, caldo e fragrante. Quanto è deprimente entrare in una forneria e non sentire nulla. Una volta bastava passare sul marciapiede per essere attirati dall'intensa fragranza del forno.Il profumo dell'acqua salata, in riva al mare. O di un bosco pieno di ciclamini. L'odore della pioggia in un giorno d'estate, o del caldo, dolce vento di scirocco.E perchè no, odore di muffa, di polvere. Odore di sangue, di sudore. Odore di tutto.Chiudi gli occhi e ascolta: anche il silenzio ha un profumo.E lascia vivere il tuo respiro...