Lunedì

Una scommessa chiamata amicizia


Pensavo di averle sentite tutte.Almeno finora.Finchè un giorno, al telefono, una delle tante che predicano bene e razzolano male, in nome dell'amicizia che, teoricamente, avrebbe dovuto unirci, se n'è uscita con una frase molto, molto infelice.Si parlava di soldi. Più precisamente di soldi che dovevano arrivare, in quanto dovuti per lavoro svolto. Si parlava di scelte: agire con le cattive, per ottenere quanto dovuto, o continuare a chiedere, o meglio, ad implorare con le buone, con la speranza che il creditore fosse una persona con " l'etica professionale" necessaria a saldare i suoi debiti.Non avendo tanta fiducia si è scelto di agire, non per ferire, non per guadagnare, ma semplicemente per avere quanto di diritto. Ed altrettanto si è consigliato di fare a questa si dicente amica. Non per desiderio di vendetta, perchè la legge di Maat insegna che prima o dopo il male che fai è male che ricevi, e nulla arriva se non dovuto.Il mio errore è stato insistere, perchè non sopporto lo status di non equilibrio e mi sembrava giusto che anche questa persona ricevesse prima possibile quanto le spettava. Ho insistito, consigliando di agire. Ho insistito per desiderio che le cose andassero bene per tutti, perchè l'amicizia è sacra. Perchè quando accolgo una persona in casa è il mio cuore a darle il benvenuto.Tanto dò, ma altrettanto pretendo. Forse questa mia legge sembra assurda e pretenziosa. Forse. O forse è assurdo sentirsi dire, al telefono, da qualcuno che professava la Vera Amicizia, che diceva di disprezzare tante persone quando la cercavano solo per comodo, che sosteneva e sbandierava che non esiste l'amicizia part time:"Sono pronta a scommetterci l'amicizia, che prendo quei soldi prima di voi"Anche io sono pronta a scommettere. E scommetto che questa persona non sa cosa significa l'Amicizia.