Lunedì

Serpente Rosso: le morti.


La morte dei tre autori del libro è in sè molto strana, quasi nessuno crede all'ipotesi del suicidio (furono trovati impiccati). Molti sostengono infatti che furono uccisi, condannati a morte da qualche tribunale iniziatico perchè colpevoli di aver violato la regola del "Silentium", in quanto ciò che hanno dato alle stampe altro non è che una trascrizione fedele di alcuni passi tratti da manoscritti segreti accessibili solo da alcuni iniziati. Tali scritti avrebbero dovuto restare nascosti alla massa, ma con il loro lavoro e proprio grazie ad esso tutti ora possono prendere visione di quell'antico segreto, scritto in modo oscuro, ma chiarissimo per chi sappia leggere i simbolici significati. Mettere mano a certi documenti di proprietà di qualche setta segreta non è certo facile. O i tre scrittori ne sono entrati in possesso "casualmente" (ma nulla avviene per caso..) e fiutando il grosso affare letterario hanno trascritto e pubblicato tali documenti, oppure altri non erano che membri essi stessi di una setta, per la precisione il cosiddetto "Priorato di Sion", che ancora oggi esiste ed ha la sua centrale nella chiesa di Saint Sulpice a Parigi. Comunque fosse pubblicando "Le Serpent Rouge. Notes sur Saint Germain des Pres et Saint Sulpice de Paris", i tre hanno involontariamente firmato anche la loro condanna a morte. A questo vanno aggiunte le varie e strane morti disseminate sulla strada che conduce alla chiesa di Rennes o attorno a questo libro. L'abate Gélis, amico e confidente di Saunière (personaggio principale delle vicende di Rennes-le-Château) è stato ucciso, trovato con il cranio fracassato. La sua tomba è orientata verso Rennes-le-Château e sulla stessa è impresso un simbolo dei Rosa-Croce. La nipote di Marie Dénarnaud (amica e governante di Saunière) alla quale la Dénarnaud aveva regalato dei gioielli, è stata assassinata. I gioielli in questione provenivano da un'oreficeria visigota. L'assassino fu scoperto e fu accertato che era membro di una setta segreta. Particolare non di secondo piano: tutt'oggi non è permesso, nemmeno ai residenti, di fare delle buche per piantare degli alberi. L'ultimo a scavare fu l'Abate Saunière, e ancora non è dato di sapere cosa abbia trovato durante i lavori di restauro alla chiesa di Rennes.