Lunedì

Il lago e la pace


Vent'anni. Prendo ed esco, voglia di una boccata d'aria e di quella libertà che solo per strada riesco a trovare.Al solito ho passato le ultime ore a far finta di sentire le lamentele di mia madre, tutte adeguatamente incentrate sul fatto che io sia una figlia degenere... a distanza di anni ancora mi domando perchè. Ora però voglio dedicarmi un paio d'ore, solo io, l'auto, la musica e l'incognita del viaggio.Quando sto così non m'importa di dove vado, mi basta sentire il rumore del motore, l'asfalto che scivola via, qui non esistono i chilometri. Si va e basta. Unica compagnia permessa, voluta, cercata... la musica. Ho da qualche parte una vecchia cassetta, uhm, vecchia quanto lo può essere una cassetta ricevuta in regalo 4 anni fa, ascoltata fino a consumarla... Sì, vecchia. E fedele. Non manca mai ai miei appuntamenti in stile "prendo e vado e andatevene tutti al diavolo". La cassetta suona il lato A, quello da disarmo, musica soft, tipo Nat King Cole (fantastico il duetto con Natalie), Dionne Warwick, Oleta Adams, Labi Siffre, Michael Bolton... Oddio, definirla soft mi fa sorridere... Rilassante, sbollente... mi scopro a duettare ignobilmente con quelle perle di voce.L'auto fila via quasi sapesse dove andare, ma non è mai lo stesso posto. Questa volta, uno strano giro per le vie della città mi porta al casello di Brescia centro. Ora so dove andare. Imbocco in direzione Venezia e dopo 15 minuti... uscita Desenzano. Ha pure piovuto, tempo di merda, come la giornata del resto. Desenzano ha due entrate, una a nord ed una a sud. Conviene parcheggiare nei pressi e poi arrivare in centro a piedi. Non per nulla, ma ogni due per tre cambiano qualcosa nei permessi di transito. Lascio quindi in zona Desenzanino e mi faccio un giro a piedi. Un po' di vita e gente la si trova soltanto in piazza, ma la cosa non mi interessa, non sono qui per fare conversazione.Il lago è leggermente mosso, ma sembra si stia calmando, pare insonnolito, mi somiglia... vado sul pontile, chissà che non abbia lo stesso brontolio che sento io in questi momenti. L'aria, nonostante tutto è calda, quel vento caldo che adoro perchè ha il profumo dell'estate e dei fiori. Non so quanto tempo resto in fondo al pontile, non porto mai orologi, abbastanza per smaltire tutta la giornata. E comunque sono partita da Brescia alle dieci, mica un'eternità!Mentre sono lì, mi domando anche come mai non ho incrociato coppiette a fare la spola sul lungolago. Nemmeno sul molo. Poi una voce, calma e molto dolce, mi dice: "Il lago porta via tutto, d'incanto. Vieni spesso qui?" mi vòlto per rispondere e... sto parlando da sola "No, è la prima volta"... le parole scemano. Mi sento quasi stupida, il pontile è completamente deserto. Dopo un attimo di perplessità decido che mi sono immaginata tutto. O che, forse, il lago mi ha parlato.Ritorno verso l'auto, quasi allegra. Ora sono pronta a tornare a casa, a richiudere le ali, pronta ad ascoltare il lato B, quello da carica, quello da mettere a palla a spaccare i timpani, ma tanto, chissenefrega... almeno non sento le lagne di nessuno domani... sarò anestetizzata.E poi, quasi quasi, a Desenzano ci torno...