Lunedì

Samhain: il sogno


Sono sette giorni che fervono i preparativi per il rito di questa notte. Perfino i druidi, solitamente placidi tanto da apparire addormentati, sembrano stranamente euforici. Mi chiedo se sia usanza anche per loro, come per gli umani, bere, ubriacarsi e giacere senza controllo, senza lucidità alcuna. Un po' li invidio, stanotte loro avranno il divertimento desiderato, mentre io no. Da una settimana mi sto cibando di erbe e frutta, per purificare il corpo e rendere la mente lucida e potente. Una foglia in particolare, dal sapore lievemente amaro, mi servirà stanotte per la Vista. Per rassicurare tutti coloro che chiederanno a gran voce, pregheranno gli dei affinchè l'inverno passi velocemente e la primavera porti nuovi frutti alle loro tavole. Sciocchi. Samhain non è nulla di tutto ciò.Secondo la tradizione ho diritto ad essere vestita dalle sacerdotesse prescelte. Le ho allontanate da ore, insieme al loro cicaleccio, ho bisogno di silenzio per prepararmi alla battaglia di questa notte. In silenzio indosso la veste rituale, è calda e comoda. Un bel colore a metà tra il verde brillante della primavera ed il marrone delle foglie cadenti dell'autunno. Mi accompagna il suono delle danze e dei canti attorno ai fuochi, ma lo percepisco in lontananza, ovattato dalla tisana di erbe che ho bevuto poco fa e che sta iniziando il lento effetto. Tra poco vedrò cose che nessuno vede, ed ascolterò voci che nessuno sente. E' quasi mezzanotte e sono pronta ad affrontare la furia della dea Terra, sovrana dei boschi e della natura selvaggia, che sta per essere addormentata dal dio Inverno. Io sarò la mano che metterà a tacere le sue urla, compito ingrato di assassina...Necessario, benchè sgradito, perchè la dea deve avere tempo per rigenerarsi e poter rinascere a Primavera. Se il rito dovesse fallire, condannerò gli umani ad un eterno Inverno...Esco dalla grotta, il passo incerto di chi non percepisce la solidità del terreno. Forse mi credono un fantasma, perchè uno ad uno gli umani si allontanano, alcuni ridacchiando, altri addirittura correndo. Che vadano, in ogni caso questa notte sarò sola, potente e malefica, ma sola.Dea Terra fatti avanti, sono qui per combattere con te, seppellirò le tue urla nel fango, disperderò i tuoi semi nel terreno, ghiaccerò le tue acque, addormenterò fiori e piante in onore del dio Inverno.Lotta impàri, so che devo vincere, ma la dea combatte ferocemente, con la forza della natura e della vita. Per tutta la notte non mi da tregua, ed io non ne posso dare a lei. Potrebbe uccidermi, un soffio di vento e diventerei polvere, ma lei non lo sa. Geme, si contorce e lotta... fino alla fine... Dea madre aiutami!! Soltanto morendo potrai rinascere... Ed a primavera sarò io a risvegliarti, per volere di questo principio di morte e nascita che è nel mio spirito dalla notte dei tempi. E' quasi l'alba, il fuoco accanto a me si è sopito, ho vinto la battaglia, ma insieme alla dea ho seppellito anche me stessa, il mio potere, la mia forza... A primavera ritorneremo insieme, sorella...