Qualcosa di pericoloso, come un tunnel. Si arriva dalla luce intensa del giorno e di colpo il nulla, complice il buio assoluto che gli occhi vedono, abituati al sole di poco prima. L'inizio di qualsiasi cosa è così: bello, affascinante e pericoloso. Però ci si butta a capofitto, salvo poi ritrovarsi a brancolare nel buio, sperando che nel tunnel ci sia qualche lampione, qualche barlume, non fossero altro che i fari delle auto che arrivano dal senso opposto. E anche qui, quante bestemmie, perchè non esiste, nessuna auto proveniente dal senso inverso avrà mai i fari regolati all'altezza giusta. Tanto che ti domandi se sei tu l'unica deficiente in questo mondo a quattro ruote ad averli sistemati per bene. Per inciso non andrò a divagare sugli antinebbia, che a volte darei in testa a quella cima che li ha inventati e commercializzati.Il tunnel ci attira, ci risucchia all'interno come un vortice. Esattamente come l'inizio di ogni cosa. E noi... ci caschiamo dentro. Lo sappiamo, è già successo tante altre volte, ma ogni nuovo tunnel, inspiegabilmente avviene il reset, ed è come la prima volta. A nulla serve far finta di guardare il panorama, sappiamo perfettamente che la coda dell'occhio punta là dentro, proprio verso il centro, il punto più scuro. E spesso si preme l'accelleratore, un po' per incoscienza, un po' per troppa coscienza, per volontà intrinseca che ci fa fiondare là dentro, quel mezzo sorriso di soddisfazione che appare velato sulle labbra.E quando siamo dentro... noi ed il tunnel, a tu per tu. Il mondo è chiuso fuori, ma noi no, siamo lì e affrontiamo con rabbia, cattiveria, ma anche con gioia e divertimento. E adrenalina.
L'inizio
Qualcosa di pericoloso, come un tunnel. Si arriva dalla luce intensa del giorno e di colpo il nulla, complice il buio assoluto che gli occhi vedono, abituati al sole di poco prima. L'inizio di qualsiasi cosa è così: bello, affascinante e pericoloso. Però ci si butta a capofitto, salvo poi ritrovarsi a brancolare nel buio, sperando che nel tunnel ci sia qualche lampione, qualche barlume, non fossero altro che i fari delle auto che arrivano dal senso opposto. E anche qui, quante bestemmie, perchè non esiste, nessuna auto proveniente dal senso inverso avrà mai i fari regolati all'altezza giusta. Tanto che ti domandi se sei tu l'unica deficiente in questo mondo a quattro ruote ad averli sistemati per bene. Per inciso non andrò a divagare sugli antinebbia, che a volte darei in testa a quella cima che li ha inventati e commercializzati.Il tunnel ci attira, ci risucchia all'interno come un vortice. Esattamente come l'inizio di ogni cosa. E noi... ci caschiamo dentro. Lo sappiamo, è già successo tante altre volte, ma ogni nuovo tunnel, inspiegabilmente avviene il reset, ed è come la prima volta. A nulla serve far finta di guardare il panorama, sappiamo perfettamente che la coda dell'occhio punta là dentro, proprio verso il centro, il punto più scuro. E spesso si preme l'accelleratore, un po' per incoscienza, un po' per troppa coscienza, per volontà intrinseca che ci fa fiondare là dentro, quel mezzo sorriso di soddisfazione che appare velato sulle labbra.E quando siamo dentro... noi ed il tunnel, a tu per tu. Il mondo è chiuso fuori, ma noi no, siamo lì e affrontiamo con rabbia, cattiveria, ma anche con gioia e divertimento. E adrenalina.