Molti mi hanno chiesto come io possa restare così tante ore davanti al pc. Beh, me lo chiedo anche io. E' come una calamita, fin da quando ho scoperto l'esistenza di questi aggeggi è stato amore a prima vista. Da allora non ho fatto altro che imparare a conoscerli, smontandoli, rimontandoli, installando software e hardware. Ci ho smadonnato, ho pianto e riso, ci ho persino ballato intorno quando ho ottenuto il risultato che volevo.Ho iniziato a dialogare con loro, con il loro linguaggio fatto di numeri e sequenze, ad interpretare il loro beep, le loro schermate nere o blu, i loro bronci e gli output positivi.La prima volta che ho preso in mano un mouse... quale sconosciuto orpello, un topo con la coda lunga che non voleva saperne di muoversi come gli chiedevo io. Un topo da addomesticare, un cervello da comandare. Tutto rinchiuso in due pezzi di lamiera.Credo che mio marito all'inizio non vedesse tanto di buon occhio questo mio folle amore. Finchè non l'ho contagiato ed ora, per certi versi, lui è più "tecnologico" di me. Io sono rimasta un po' in disparte, non ho l'ultimo ritrovato tecnico hardware, anche se gli faccio il filo da tempo (mi riferisco all' Athlon 64 dual core).Per ora è solo un sogno, ed in fin dei conti sono troppo affezionata alla mia "creatura" per pensare di mandarla in pensione. Il mio pc, creato, scelto, costruito, pianificato, montato pezzo per pezzo, vite dopo vite, finora mi ha sempre dato enormi soddisfazioni. Ha subito anche overclock senza battere ciglio, supporta senza ritegno alcuno una marea di programmi, il più delle volte installati in prova per effettuare test di compatibilità. Resiste, mi sopporta, lavora con me ogni giorno. E dà delle soddisfazioni incredibili.L'unica nota che non amo di lui, ma che riconosco come una debolezza dovuta all'età, è il rumore della ventola. Poco male, del resto quando sto al pc lui accompagna le mie ore di lavoro e svago con tutta la musica che può... e chi la sente più la ventola??Comunque questa è solo una parte del mio lavoro...
Il mio lavoro
Molti mi hanno chiesto come io possa restare così tante ore davanti al pc. Beh, me lo chiedo anche io. E' come una calamita, fin da quando ho scoperto l'esistenza di questi aggeggi è stato amore a prima vista. Da allora non ho fatto altro che imparare a conoscerli, smontandoli, rimontandoli, installando software e hardware. Ci ho smadonnato, ho pianto e riso, ci ho persino ballato intorno quando ho ottenuto il risultato che volevo.Ho iniziato a dialogare con loro, con il loro linguaggio fatto di numeri e sequenze, ad interpretare il loro beep, le loro schermate nere o blu, i loro bronci e gli output positivi.La prima volta che ho preso in mano un mouse... quale sconosciuto orpello, un topo con la coda lunga che non voleva saperne di muoversi come gli chiedevo io. Un topo da addomesticare, un cervello da comandare. Tutto rinchiuso in due pezzi di lamiera.Credo che mio marito all'inizio non vedesse tanto di buon occhio questo mio folle amore. Finchè non l'ho contagiato ed ora, per certi versi, lui è più "tecnologico" di me. Io sono rimasta un po' in disparte, non ho l'ultimo ritrovato tecnico hardware, anche se gli faccio il filo da tempo (mi riferisco all' Athlon 64 dual core).Per ora è solo un sogno, ed in fin dei conti sono troppo affezionata alla mia "creatura" per pensare di mandarla in pensione. Il mio pc, creato, scelto, costruito, pianificato, montato pezzo per pezzo, vite dopo vite, finora mi ha sempre dato enormi soddisfazioni. Ha subito anche overclock senza battere ciglio, supporta senza ritegno alcuno una marea di programmi, il più delle volte installati in prova per effettuare test di compatibilità. Resiste, mi sopporta, lavora con me ogni giorno. E dà delle soddisfazioni incredibili.L'unica nota che non amo di lui, ma che riconosco come una debolezza dovuta all'età, è il rumore della ventola. Poco male, del resto quando sto al pc lui accompagna le mie ore di lavoro e svago con tutta la musica che può... e chi la sente più la ventola??Comunque questa è solo una parte del mio lavoro...