Lunedì

Natalino il folletto


Eccomi qui. Questa volta voglio condividere con voi una bellissima letterina che mi ha inviato il mio amico folletto. Durante l’anno vive nei boschi sulle montagne qua vicino, ma nel periodo del Natale bussa sempre alla mia porta. Dice che la sua visita porti bene per l’anno nuovo, ma in realtà sono convinta che vada pazzo per i dolcetti che gli faccio trovare regolarmente sotto l’albero…. Carissima Lune, quest’anno ho pensato di scriverti una letterina per avvisarti della mia visita annuale. Arriverò un po’ in ritardo, colpa del tempo che ancora non ha deciso cosa fare. Pensa: avevo già preparato slitta, guanti e doposci… e invece ora mi devo attrezzare con ombrello ed impermeabile. Vabbè, che ci vuoi fare, credo che quest’anno sembrerò il maniaco del parco, vestito così, con le orecchie a punta ed il naso rosso a patata. Ma prometto che arrivo, tu intanto preparami quei deliziosi biscotti alle noci (e te pareva…), ma buoni come quelli dell’anno scorso altrimenti non ti lascio il vischio portafortuna!! Approfitto di questa letterina per raccontarti una cosa bizzarra. L’altro giorno sono andato in quel posto strano che voi chiamate “centro commerciale”, bah… certo che siete strani, a me sembra che sta in periferia e voi lo chiamate “centro”… Dicevo, sono andato in quel posto perché mi servivano un po’ di nastri e fiocchetti, per addobbare i rami di vischio che ho personalmente raccolto, reciso dagli alberi del bosco col mio falcetto d’oro, come da buona tradizione druidica. Ero lì, indeciso tra i vari ornamenti e tutte quelle offerte compri-due-paghi-tre (ohibò, non è mai stato bravo in matematica…), e mi sono accorto che un bambino mi stava guardando. La cosa è strana, perché lo sai, non amo mettermi in mostra e sono poche le persone che possono dire di avermi visto. E invece lui osservava proprio me. Ho pensato “Cavolo me so’ scordato di nuovo il cappello dell’invisibilità”, ma poi mi sono toccato sulla testa ed il cappello stava lì. Ad un certo punto il bambino s’è messo a ridere, ha tirato il pelo della signora che stava accanto a lui e le ha detto additandomi: “Mamma, mamma per santa Lucia voglio quello!!” Ora, passi che sono piccolo e buffo e col naso a patata, passi che sono uscito di casa di fretta e non avevo la mia divisa ufficiale (per chi non lo sapesse è una casacca verde su pantaloni color corteccia), ma da lì a scambiarmi per un puffo ce ne vuole…. Io mica sono blu!!! Sono tornato in fretta a casa, per paura che qualcuno mi prendesse ed impacchettasse. Va bene che passo a portare gioia e fortuna nel periodo di Natale, ma di essere trasformato in un pacco regalo con tanto di nastro e fiocchetto, proprio non mi sembra il caso. Non c’è più rispetto per noi folletti del Natale. L’anno prossimo, giuro, faccio sciopero. Quest’anno ancora no, non posso mancare all’appuntamento con i tuoi dolci biscotti… ma l’anno prossimo…. vi faccio vedere io!! Con tanto affetto Natalino, il folletto P.S. Se magari mi prepari anche una fetta di pandoro con quella crema al mascarpone che mi piace troppo… ecco, mi sa che vengo a trovarti anche l’anno prossimo. Questo è tutto. Ora ditemi voi che debbo fare!! Penso che dovrò fare un salto al centro commerciale… a comprare il mascarpone per la crema. Forse voi potete rinunciare al folletto di Natale, ma io no!