Lunedì

Il riflesso sul finestrino


Mi è capitato raramente di viaggiare in treno, o in autobus. Tendenzialmente preferisco l'auto: più indipendente, più pratica, meno... puntuale :-)Quelle rare volte che mi è successo avevo due alternative per far passare il tempo: leggere un libro o osservare il paesaggio scorrere fuori dal finestrino.Un'altra alternativa l'ho scoperta per caso, quando io, di natura molto "isolazionista", per sbaglio ho ascoltato il dialogo di due miei casuali compagni di viaggio. Non ricordo molto del loro discorso, ma, complice l'ora tarda, l'unico riflesso visibile sul finestrino erano i loro due profili.Improvvisamente la mia mente si era affollata di immagini. Li osservavo e mi divertivo a costruire una storia attorno a loro, giocando sui particolari che a tratti si stampavano sul vetro, seguendo le luci intermittenti dell'esterno...Da allora trovo sempre molto interessante osservare le persone di "riflesso", o quelle nel campo periferico della mia visuale. Quando si osserva una persona nel suo ambiente, senza "piantarle" gli occhi addosso, forse la si scopre più naturale, meno imbarazzata. Forse si notano dettagli che situazioni di confronto diretto non mettono in risalto.E ognuna di loro è una storia.Che poi sia vera o immaginaria... chi può dirlo?P.S. Un grazie a Dream Hunter, che mi ha suggerito questo post :-)