Lunedì

Tipi da colloquio


Ero indecisa se inserire questo post nei "Racconti" o fra le follie di "Lune Contorta". Ho optato per il secondo e leggendo capirete perchè.Stamattina a Milano, colloquio di lavoro. Tralascio gli incubi del traffico, vi dico solo che dovevo andare quasi in centro città, e ci sono arrivata, con soli 5 minuti di ritardo sull'appuntamento. Ma non chiedetemi come. Me lo sto ancora chiedendo pure io. Non vi dico che ho trovato parcheggio giusto davanti alla porta dello stabile, altrimenti domani trovo la fila dei pellegrini davanti a casa, in cerca di miracoli e guarigioni. Non è il caso.Entriamo, presentazione, consegna dei moduli da compilare e "Prego si accomodi lì". Lo stanzino di 2 metri per 3 è stato oserei dire "sigillato" dalla signorina che ci ha accompagnato dentro. C'è stato un rumore di serratura inquietante, tanto che mi son chiesta se non ci avessero chiusi dentro, a mo' di ostaggi. Rassicuratami della presenza di maniglia nel lato interno, ho preso posto.Al tavolo, rotondo stile re Artù, stava in nervosa attesa una tipa di 1 metro e mezzo per 1 metro e mezzo, faccia simpatica, capelli fucsia stravaganti.I moduli comprendevano: test di inglese, test di informatica generale, test di hardware, foglio in bianco per la lettera motivazionale, foglio raccolta dati anagrafici e breve CV. A tal proposito mi domando: sta bene che il CV che presento io possa non essere scritto secondo i vostri metodi di valutazione e che quindi mi chiediate di riscrivere il tutto sul vostro foglio, ma allora, ditemi, perchè non c'è mai abbastanza spazio??? Dopo tutti quei fogli, uno in più o uno in meno mica vi manda in fallimento, no?? Vabbè. Proseguiamo.Compilo il tutto, da brava alunna e consegno i compiti fatti alla stessa segretaria-carceriera di poc'anzi.Nel frattempo la tipa in fucsia viene chiamata per il colloquio, stando alle sue parole dopo un'attesa di un'ora. Io e Kem ci siamo guardate, della serie "Ok facciamo pranzo".Attendiamo il nostro turno e nel mentre arriva un nuovo candidato. Un pinguino in giacca e cravatta (e colletto della camicia poco pulito). Si siede ed inizia a compilare i suoi test. Io e Kem ridacchiamo, si chiacchiera del più e del meno, oltre che commentare i passanti nel corridoio.Il pinguino pare un po' nervoso e si domanda il perchè dei test di hardware e d'inglese. Difatti li mette da parte. Allora gli faccio: "Un suggerimento??"Lui: "No, grazie! Ritengo che dopo tanti anni di lavoro alla Cisco, qualcosa di computer ne capisco."Guardo Kem. Ok come non detto. Arrangiati.Chiamano Kem per il colloquio. Nel carcere resto io col tizio, che ad un certo punto sbotta: "Il fatto è che io son abituato ad usarli i computer, se serve qualcosa la faccio, ma se me lo chiedono..."Ridendo gli rispondo: "Beh, ma son domande facili, uno scherzo!" E gli snocciolo tutte le risposte. Tutte. Con botta e risposta del tipo: "Ah ma io avrei detto così o scritto cosà".Bon, sappiate che una delle domande era: "Quali tra queste sono periferiche di input: mouse, tastiera, monitor e stampante". Ebbene il tizio aveva messo SOLO il mouse. Tralascio il resto, che ne dite??Passa il test d'inglese. Il commento del pinguino è stato: "Certo che così è difficile, io l'inglese lo so parlare, ho tenuto anche delle conferenze in inglese, ma con le domande così..." Bello mio, o lo sai, o non lo sai. Sfido chiunque a parlare una lingua senza conoscerne un minimo di grammatica e costrutto frasistico.Dopodichè mi domanda: "Ma tu come mai sei qui? Ti hanno chiamato loro?"Rispondo che ho mandato il CV e che mi hanno chiamato per il colloquio, semplice.Beh sapete che mi ha confessato?"Io non lo so. Non so chi ha mandato il mio CV. Fino a due settimane fa lavoravo per la Vodafone"Sono uscita a fumare una sigaretta.Sappiate però che non fumo. :-)