Lunedì

La professionalità dell'elettricista


Da agosto abbiamo traslocato in nuova sede/casa. Eh sì, perchè chi ancora non l'avesse capito, il mio lavoro si divide in due parti, di cui la più importante è la società che condivido con mia cognata Kem. Ma questa è un'altra storia e non è questo il post adatto. Volevo solo raccontarvi le esilaranti "trovate" dell'azienda di elettricisti cui hanno appaltato gli impianti della nostra palazzina (6 appartamenti su due piani). Perchè quando si parla di professionisti è giusto fare adeguata pubblicità. In separata sede sono anche disponibile a fornire referenze :-) Iniziamo dal principio: traslochiamo durante il ferragosto. Ebbene sì, in qualche modo bisognava pur trascorrere le ferie... Non avendo ancora fatto il passaggio dal notaio, causa ritardi nei lavori da parte dell'impresa (non imputabili a loro, ma anche questo è un capitolo a parte), nessuno dei nuovi abitanti può richiedere l'allaccio dei contatori Enel. Temporaneamente, ed in attesa che i lavori vengano ultimati, ci si "appoggia" alla fornitura elettrica cosiddetta "di cantiere": un impianto volante, con quadro elettrico che fornisce 380 (trifase, per macchine di cantiere) e 220 (d'obbligo soprattutto per testare i nuovi impianti). E qui iniziano le nostre avventure. Problema 1. Ad agosto salta il salvavita del gruppo contatore (30 mt dal quadro cantiere, da cui partono poi i cavi per gli appartamenti). Noi e altre 2 famiglie, tutti con lavori di trasloco (quindi pulizie, allaccio lampadari, e altre cosette) siamo senza corrente. Esco, vado a controllare il contatore principale e cerco di "ridare la luce". Ahimè, non essendo io Dea dell'Olimpo, non c'è verso. Contatto Enel (a mie spese) e l'operatrice mi rassicura che da parte della "fornitura" non c'è nessun problema. Si deduce quindi che il problema è a valle, ma dove?? Contatto l'impresario, che a sua volta contatta l'impresa, che si presenta nel pomeriggio. Scopriamo che il "salvavita dell'enel è troppo sensibile" e che una volta riconnesso quello salta il salvavita del quadro. E si passano la palla l'un l'altro perchè, testuali parole, "è colpa dei vostri computer". Sparata numero 1: quando è successo tutto i PC erano spenti e in ogni caso sono forniti di gruppo di continuità con protezione elettrica, quindi in caso di sbalzi di tensione prima di tutto scatta il nostro salvavita in casa, che invece non s'è mosso. A questa nostra obiezione ribattono (e siam professionisti, che diamine!): "Sicuramente è stato un problema dovuto ad un temporale" Oh ciccio, vedi una nuvola in giro??? E' vero che ieri sera ha piovigginato, ma il problema è di stamattina ed oggi ci sono 35 gradi. Arrancando sui vetri azzardano un ultimatum: "La fornitura di cantiere non è adatta ad alimentare i vostri PC..." A questo punto ribatto, un po' scocciata: "Allora, ho contattato l'Enel stamattina, fornendo tutti i dati possibili per fargli identificare il punto di fornitura, e mi hanno riferito che i 30 (dico trenta) chilowatt sopperisco più che ampiamente ai bisogni di 3 (non 6) famiglie nei lavori di trasloco, anche qualora utilizzassero macchinari potenti per le pulizie" (beh, tutti al giorno d'oggi hanno l'aspirapolvere turbo, no???). E nel caso non fosse ancora chiaro, posto che i PC hanno un alimentatore di 400W cadauno e al massimo impegnerebbero 800 Watt (non 30 chilowatt), ribadisco che i PC alle 7 di mattina sono spenti. A questo punto, non sapendo più dove attaccarsi (ho dovuto ripulire i vetri tanto erano sbavati) si rassegnano e sistemano (si fa per dire) il problema. Parlo con l'impresario e chiedo se, in caso di bisogno, mi autorizza ad operare sul quadro di cantiere (ossia a rialzare il salvavita). Non solo mi autorizza, ma mi domanda pure se deve lasciarmi il cancello aperto. Passano 24 ore, il giorno dopo il problema si ripete. Ci arrangiamo e in due, alternandoci, alziamo ed abbassiamo i due salvavita finchè si risolve. Altre 24 ore e ci risiamo. Finalmente anche i due inquilini del nr 1 si "accorgono" che sistematicamente, ogni mattina alle 7.00 salta la corrente. E se ne accorgono perchè dovrebbero uscire con l'auto dal garage. Peccato che il cancello sia automatico e necessiti di elettricità per funzionare. Peccato anche che ancora non ci abbiano fornito della chiave per l'apertura manuale.Nuova chiamata all'impresario, nuova uscita dei nostri "grandi" elettricisti. Alla fine decidono di bypassare il salvavita del contatore Enel, lasciando solo quello del quadro. Una genialata, no?Volete sapere come va a finire? Seguite la prossima puntata :-)Oserei dire che è... ELETTRIZZANTE!!