Lunedì

La Fiera: manuale di sopravvivenza


Poche e semplici regole che vi consiglio di seguire se volete arrivare sani e salvi al 16 febbraio.Orario: propongo tre fasce orarie "utili", considerando che una visita completa minimo sono 2 orette a passo di marcia. Arrivano a 4 o 5 se siete dalla camminata "nullafacente" (qui e là, fermi, avanti 3 passi, ancora fermi... questo genere per capirci).--> fino alle 9.30 del mattino potete gironzolare liberamente, tanto da sentire l'eco dei vostri passi che risuona sul pavé della piazza. Orario ideale per trovare parcheggio senza fare chilometri, ma che stona un tantino se odiate alzarvi presto. Di positivo c'è che se vi viene il buco allo stomaco e volete fare colazione con una di quelle ciambelle fritte ammazza stomaco, l'olio di frittura è senz'altro fresco e pulito. Sulle bancarelle c'è tutto in ordine, e se cercate la vostra taglia non vi sentirete dire che è appena terminata. Ma sloggiate in fretta e mai più tardi delle 9.30 altrimenti resterete imbottigliati dalla folla.--> durante la pausa pranzo, da mezzogiorno fino alle 14 circa. La fascia oraria è ridotta, ma se andate con le idee chiare su cosa vedere e/o acquistare non c'è problema. Inoltre potete sostituire il solito pranzo con qualche sfizioseria acquistata alla bancarella. A volte (ma raramente) si trovano pure gli assaggi.--> la sera dopo le 18, orario utile per chi non ha avuto la giornata di ferie. E' senz'altro una visita meno solitaria, ma pur sempre non iper affollata. Il peggio che vi può capitare è che vi chiedano, guardandovi con gli occhi di un cane bastonato, di non fermarvi ad acquistare nulla. Soprattutto se hanno già imballato metà della merce. Non rovinatevi l'appetito della cena pensando di fare una merendina: non ne vale la pena, e poi uno tira l'altro...... segueP.S. Fotografie di Riccardo P.