Lunedì

D come Donna


Di donna in senso stretto ho ben poco.Mi spiego: tendo ad essere abbastanza anticonformista in pensieri, gesti, modi di fare e soprattutto di vestire.Son poco femminile, forse, ma per me ha poca rilevanza. Ritengo di riuscire ad essere molto più Donna in abiti comodi e ben portati, e se questo si traduce in "pantaloni o tuta da ginnastica" non vedo dove stia il problema. Sì perchè, dovete sapere, che è meglio uno stile sportivo portato con agio e facilità, piuttosto che una gonna corta e tacchi a spillo portati rigidamente e con malagrazia. Ma non perchè non si sappiano indossare, anzi. Nel mio guardaroba c'è di tutto, anche l'abito elegante, da sera, sia lungo che corto.Solo che indossare qualcosa che impedisce i normali movimenti "lavorativi" solo per far vedere un paio di gambe lo trovo molto stupido, oltre che scomodo.A quanti mi dicono che in un colloquio di lavoro conta molto l'abbigliamento e l'aspetto fisico, rispondo in questo modo: se devo essere assunta solo perchè qualcuno possa "visionare" giornalmente il mio fondoschiena o la taglia del mio reggiseno e non perchè SO fare il mio lavoro e SO farlo bene, fanculo al colloquio. Perchè non esiste che per uno stipendio di impiegata io stia lì a mettere mercanzia in mostra. Se proprio devo svendermi vado a battere su un marciapiede, dove, mi capite, il guadagno è certamente maggiore. Siccome ho abbastanza rispetto per me stessa per evitare certe stronzate, preferisco forse sembrare meno "femminile", ma essere a mio agio con le persone che mi circondano. E con cui mi ritrovo a lavorare.Oltretutto credetemi: la vera femminilità sta nel saper indossare qualsiasi cosa, fosse anche un pigiama, come se fosse un abito da sera. E non tutte quelle che indossano abiti da favola riescono a non sembrare delle prostitute da marciapiede piuttosto che delle signore.Ah, dimenticavo! A mio marito vado bene così come sono. Lo dico per chi ancora pensasse il contrario.