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Messaggi del 24/10/2005

L'Ascendente

Post n°114 pubblicato il 24 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

E per una panoramica più completa, ovviamente, non poteva mancare l'ascendente, che nel mio caso è ben sistemato nel segno dei Gemelli. Queste le caratteristiche, in cui, a grandi linee mi identifico:

L'ascendente Gemelli non si può non vedere, è curioso, vivace, incapace di star fermo, ha sempre o le mani o le gambe in movimento, è come una farfalla che si posa, vola via, si posa di nuovo... E' un ascendente che dona versatilità, adattabilità ed enorme comunicativa, vuole sapere, capire, comunicare e perciò è simpatico, gradevole, perché così può facilmente comunicare ed avere tanti contatti. Lo scopo dell'ascendente Gemelli infatti è quello di non perdere nessuna possibilità, tutto può essere un'opportunità e tramite i contatti e la comunicazione ridistribuisce l'informazione, prende qualcosa da qui e lo porta di là, tutto si mette in movimento ed entra in relazione. In un tema con forti valori fuoco o aria, questo ascendente si esprime al massimo, ci sarà però un eccesso di irrequietezza, una vera e propria impossibilità a stare fermi. Con l'ascendente Gemelli si corre sempre il pericolo sia di essere troppo veloci, sia di perdere il contatto con il corpo e le emozioni, perché tutto viene sempre fatto solo con la testa. Fisicamente tale ascendente dona agilità e leggerezza, le mani sono sottili e gesticolanti.

 
 
 

Io Conosco

Post n°113 pubblicato il 24 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

Pensiamoci: c'è chi ci crede e chi no. Io sto nel mezzo. Mi riferisco all'astrologia intesa come la definizione di caratteristiche simili tra i nati sotto lo stesso segno zodiacale. Non credo invece assolutamente alle previsioni circoscritte in 3 o 4 righe sul giornale di turno. Lì pare davvero una presa in giro: ma vi pare che a tutte le persone nate sotto il vostro stesso segno succedano le stesse cose che accadono a voi?? Maddai.... Invece riscontro spesso caratteristiche, o qualità, o difetti, simili tra i vari appartenenti allo stesso segno. Riporto il mio, l'Acquario, fra le molte descrizioni ho trovato questa, che mi rappresenta discretamente.

La frase chiave è: "Io Conosco".
Il pianeta dominante è Urano
L'elemento è l'aria
La qualità è fissa
Il genere è maschile.
Il Sole transita nell'Acquario approssimativamente fra il 21 Gennaio e il 19 Febbraio.
Gli Acquari sono anticonvenzionali, originali e indipendenti. Sanno comprendere i problemi del prossimo, pur rimanendone distaccati.
Dominati da Urano, hanno un grande bisogno di libertà e di indipendenza e riescono ad assolvere meglio il loro destino nei rapporti basati sull'amicizia. Sentono infatti il bisogno di avere intorno a sè molti amici; tuttavia sanno anche stare da soli e possono scegliere anche questa strada, senza soffrirne particolarmente.
Come gli altri segni d'aria, sono degli intellettuali; loro però sono più profondi: credono nelle riforme e sanno lottare per affermare un diritto, bene di una collettività. Per questo motivo sono sempre all'avanguardia e non rifiutano mai le innovazioni.
Gli Acquario sono onesti e fedeli e in genere godono di buona salute; possono essere soggetti a problemi di circolazione nelle gambe.
Colore da portare: il blu, perché rappresenta la spiritualità di questo segno.
Pietra portafortuna: lo zaffiro.
Metallo: lo zinco o l'argento.
Giorno favorevole: il sabato, il giorno di Saturno, l'altro governatore del segno.

 
 
 

Serpente Rosso: i quesiti

Post n°112 pubblicato il 24 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Tag: Ricerca
Foto di lunedi.bs

Il libro consta di versetti criptici, e ogni capoverso è dedicato ad un segno zodiacale. Quindi sono dodici capitoli più uno, in tutto tredici, in quanto è stato aggiunto il segno zodiacale del Serpentario, più noto forse come Ofiuco. Questi versi in prima istanza pare non abbiano significato, ma leggendo la descrizione degli interni della chiesa di Rennes-Le-Château ci si accorge di quante analogie vi siano con il luogo descritto in questo testo e la chiesa stessa.
Che cosa rivela di tanto grave "Il Serpente Rosso", a parte le chiare analogie con la chiesa di Rennes-Le-Château? Forse questo testo rappresenta la chiave di lettura per svelare i segreti di Rennes? O è una specie di mappa per arrivare al fantomatico tesoro che si ipotizza essere nascosto in quei luoghi? Ma se il mistero è legato ad un tesoro di che tesoro si tratta? Il mitico Santo Graal o il tesoro dei Catari o dei Templari? Da molti anni si lavora sugli enigmi di Rennes-Le Château e anche se ancora non si è venuti a capo di nulla che sia veramente credibile e provato, c’è chi assicura che a Rennes sia nascosto il Graal, oppure che vi si nascondino sconvolgenti segreti sul cristianesimo e sul Cristo stesso o, ancora, il favoloso tesoro dei Templari, o quello dei Visigoti, o quello dei Catari, o la vera storia delle società segrete, o il tesoro della corona francese.... Qualcuno sostiene che nella chiesa di Rennes l'Abate Saunière avesse veramente trovato il Graal o l'Arca dell'Alleanza; certi invece sostengono che avesse trovato un luogo di culto segreto, considerato anche che, nelle decorazioni della chiesa, vi sono molti simboli rosacrociani e alchemici che è difficile trovare in altre chiese. O forse trovò il tesoro del Tempio di Salomone, trafugato dai romani il 70 d. C., e riconquistato dai barbari quando saccheggiarono Roma, passato ai Visigoti e successivamente ai Templari? Di preciso non si sa, ma come scritto nel post precedente, pare strano che agli abitanti di quella zona non sia permesso di scavare buche nel terreno, nemmeno per piantare alberi.

P.S. In foto l'interno della chiesa di Rennes Le Chateau

 
 
 

Sempre Lanzarote

Post n°111 pubblicato il 24 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

Beh, grazie ad Oceano per la segnalazione. Decisamente questo punto di vista è migliore. Buona vista a tutti!!

 
 
 

Lanzarote

Post n°110 pubblicato il 24 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

Non per niente, ma qualcuno m'ha fatto una capa tanta parlandomi di questo posto che mi è venuta la curiosità di vedere com'era. Detto fatto, una bella ricerca in rete e la foto qui accanto è il risultato. Non è granchè, ma almeno adesso ho un'idea più precisa... Decisamente un posto interessante, anche se mi lasciano perplesse le costruzioni giganti sullo sfondo... mah!

 
 
 

Serpente Rosso: le morti.

Post n°109 pubblicato il 24 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Tag: Ricerca
Foto di lunedi.bs

La morte dei tre autori del libro è in sè molto strana, quasi nessuno crede all'ipotesi del suicidio (furono trovati impiccati). Molti sostengono infatti che furono uccisi, condannati a morte da qualche tribunale iniziatico perchè colpevoli di aver violato la regola del "Silentium", in quanto ciò che hanno dato alle stampe altro non è che una trascrizione fedele di alcuni passi tratti da manoscritti segreti accessibili solo da alcuni iniziati. Tali scritti avrebbero dovuto restare nascosti alla massa, ma con il loro lavoro e proprio grazie ad esso tutti ora possono prendere visione di quell'antico segreto, scritto in modo oscuro, ma chiarissimo per chi sappia leggere i simbolici significati.
Mettere mano a certi documenti di proprietà di qualche setta segreta non è certo facile. O i tre scrittori ne sono entrati in possesso "casualmente" (ma nulla avviene per caso..) e fiutando il grosso affare letterario hanno trascritto e pubblicato tali documenti, oppure altri non erano che membri essi stessi di una setta, per la precisione il cosiddetto "Priorato di Sion", che ancora oggi esiste ed ha la sua centrale nella chiesa di Saint Sulpice a Parigi. Comunque fosse pubblicando "Le Serpent Rouge. Notes sur Saint Germain des Pres et Saint Sulpice de Paris", i tre hanno involontariamente firmato anche la loro condanna a morte.
A questo vanno aggiunte le varie e strane morti disseminate sulla strada che conduce alla chiesa di Rennes o attorno a questo libro. L'abate Gélis, amico e confidente di Saunière (personaggio principale delle vicende di Rennes-le-Château) è stato ucciso, trovato con il cranio fracassato. La sua tomba è orientata verso Rennes-le-Château e sulla stessa è impresso un simbolo dei Rosa-Croce.
La nipote di Marie Dénarnaud (amica e governante di Saunière) alla quale la Dénarnaud aveva regalato dei gioielli, è stata assassinata. I gioielli in questione provenivano da un'oreficeria visigota. L'assassino fu scoperto e fu accertato che era membro di una setta segreta.
Particolare non di secondo piano: tutt'oggi non è permesso, nemmeno ai residenti, di fare delle buche per piantare degli alberi. L'ultimo a scavare fu l'Abate Saunière, e ancora non è dato di sapere cosa abbia trovato durante i lavori di restauro alla chiesa di Rennes.

 
 
 

Serpente Rosso: il libro

Post n°108 pubblicato il 24 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Tag: Ricerca
Foto di lunedi.bs

"Le Serpent Rouge", o "Il Serpente Rosso", è un libriccino criptico, che si compone di 13 pagine. Nella sua versione originale, nelle prime 5 troviamo il testo conosciuto come Avant-Propos, nelle altre vi sono le immagini della Chiesa di Saint-Germain de Prés, delle tombe di re merovingi scoperte nella stessa chiesa, della copertina di un opuscolo pubblicato nel 1861 "Gnomon Astronomique", la genealogia merovingia, la Gallia del 511, la Gallia del 632 circa, della Chiesa di Saint Sulpice, la pianta della stessa Chiesa (dove troviamo indicato il P-S , il Preacum ed il meridiano di Parigi) ed il quartiere Saint-Germain del 1615 (anche qui vi è indicato il meridiano). Seguono tredici strofe e ogni strofa corrisponde ad un segno dello zodiaco. La tredicesima strofa, terz'ultima in ordine di apparizione, porta il nome di Ofiuco o Serpentario.
Questo libro è stato scritto da tre uomini, ossia tali Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker, nell'ottobre del 1966, è stato poi pubblicato il 17 gennaio 1967 a Pontoise. I tre autori del piccolo opuscolo morirono subito dopo la pubblicazione in circostanze poco chiare, anche se i tre casi di morte vennero archiviati come suicidi. Questa conclusione è però poco soddisfacente dato che è quasi inverosimile pensare che solo dopo tre mesi dall'uscita del loro libro tutti e tre gli autori avessero avuto problemi così gravi, o così gravi e profondi squilibri, da spingerli a mettere in atto quell'estremo gesto; non tutti e tre assieme comunque.

 
 
 
 
 

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