vita indipendente

Abitare con chi?


Gli aspetti pratici e filosofici della vitaindipendente delle persone con disabilità sono tanti e si possono raggruppare in alcune categorie: abitativi, psicologici, economici, relazionali, e via discorrendo.Tutti questi aspetti, si sa, sono variamente intrecciati e sfumano uno nell'altro. Ma sono soprattutto molto personali, tanto che c'è chi dubita che si possano condividere e discutere.Io penso che, anche se siamo tutti unici e irripetibili, mettendo in comune le esperienza e le aspettative si ottiene comunque un confronto che non è sterile.Prendo spunto dal racconto di Sabrina che, favorita dalla presenza di un progetto abitativo nella sua zona, sta facendo una scelta di grossa portata e con un futuro tutto da costruire.Voglio, con questo, introdurre il tema della scelta abitativa che, com'è facile immaginare, implica un sacco di altre cose: denaro sì, ma anche capacità relazionali, capacità di risposta al sopravvenire di nuovi problemi, progettualità, rapporto con gli assistenti personali, rapporto con la famiglia, tecnologie di supporto, rapporti con l'esterno, e via chiacchierando.Personalmente abito da qualche anno tutto solo in un appartamento in affitto e, seppure la mia motorietà sia inferiore a qualche anno fa, ho un bisogno di assistenza personale relativamente limitato. Ho abitato per moltissimi anni insieme ad altre persone (famiglia di origine, istituti per bambini e adolescenti con disabilità, convivenza con amici, comunità alloggio, convivenza amorosa, convento di frati, e altre ancora).Attualmente penso che per me sia irrinunciabile l'abitare solo: ho dovuto riconoscere con gli anni che mi lascio troppo facilmente prevaricare dal prossimo e...Questo stato di irrinunciabilità, è bene dirlo, non puo' essere considerato assoluto: dovesse capitarmi una rompìna che mi strazia il cuore probabilmente mi farei di nuovo tentare dalla convivenza; oppure, dovvessero sopraggiungere condizioni peggiori di salute e mobilità, o condizioni peggiori di forza psicologica potrei rivalutare l'ipotesi di una qualche forma di abitazione collettiva.Per ora resisto. Non solo resisto: sto bene e mi sento più libero che in molte delle situazioni che ho vissuto precedentemente.Ma quelle esposte ora sono condizioni mie personali ed attuali: la vitaindipendente si puo' realizzare anche convivendo con altri (assistenti personali a parte) a patto di non essere, come me, incapaci di difendere e sviluppare il proprio spazio personale.A Como, tanto per andare sul concreto, esistono tre comunità alloggio (cioè: io sono a conoscenza di queste tre, magari ce n'è altre).Una è stata fondata nei primi anni '80 dal Comune e ospita soprattutto persone con disabilità mentale spesso associata a disabilità motoria. Ospita alcune decine di persone ed è a tutti gli effetti un servizio istituzionale. Non la conosco bene.Precedente a questa ('78) ne era stata fondata un'altra in ambito associativo-parrocchiale. Ha ottenuto poi aiuti istituzionali che le permettono, non certo da soli, di sopravvivere ancora. E' tuttora governata da un'associazione che cerca di mantenerne l'impostazione originaria. Ad eccezione della persona che tuttora vi abita fin dai primi tempi, è stata considerata negli anni un luogo da dove partire per la propria strada: chi ci ha abitato ci è rimasto con l'intento di orientarsi e temprarsi per poi uscirne (ci ho passato qualche anno anch'io).Puo' ospitare un massimo di tre persone.La terza, prima in ordine di tempo ('74), è stata fondata da un gruppo di amici (alcuni di questi con disabilità) e poi ha ottenuto aiuti stabili dal Comune. E' stata vissuta per moltissimi anni dalle stesse persone. Ma anche qui hanno potuto abitare persone che sono poi andate per la loro strada.Ha mantenuto in tutti questi anni una autonomia di impostazione, anche in presenza di aiuti istituzionali, che forse è unica in Italia.Puo' ospitare un massimo di sei persone.Dalle ultime due realtà descritte sono partiti alcuni importanti esempi di vitaindipendente, sia durante il periodo di convivenza che dal momento dell'allontanamento per tentare da soli o coabitando con altri.E' solo un'introduzione. Sicuramente esistono esperienza diverse che si vogliono e si possono mettere in comune.Avanti il prox.Fil