vita indipendente

Notiziario


NOTIZIARIO COORDINAMENTO VENETO DEI COMITATI PER LA VITA INDIPENDENTE 7 settembre  2006 Domenica 3 settembre il ministro per la solidarietà sociale Paolo Ferrero si è incontrato con una delegazione del Coordinamento Veneto dei comitati per la Vita Indipendente. E' stato un incontro utile. Il ministro ha ascoltato le nostre richieste ed ha risposto in modo franco, sottolineando le difficoltà del governo Prodi ma ribadendo il proprio impegno affinchè venga affrontato al più presto il problema dei "gravissimi" e della non autosufficienza.Abbiamo consegnato al ministro una lettera ribadendo le nostre richieste.Poco dopo abbiamo partecipato al dibattito e anche in questa occasione abbiamo fatto sentire la nostra voce. Eros, Valentina e Flavio sono intervenuti parlando di congedi parentali, provvidenze economiche e assistenza personale.Il ministro ha risposto impegnandosi e sollecitando le iniziative dell'associazionismo di tutela. " Partecipazione e democrazia - ha dichiarato - vanno di pari passo: avete manifestato la vostra contrarietà ai provvedimenti del governo Berlusconi ora fatevi sentire  con il governo Prodi. Manifestate per sostenere le vostre rivendicazioni e farvi ascoltare. E' un vostro diritto ".Parole inusuali da parte di un ministro che in questi primi mesi di vita del nuovo governo ha compiuto un atto di sicura controtendenza rispetto al precedente. Il decreto recentemente emanato - che aumenta di circa 300 milioni di euro il fondo sociale destinato alle regioni - è infatti un preciso segnale di attenzione verso le politiche sociali. Ci auguriamo che a questo primo segnale ne seguano molti altri.Come furbescamente sottolinea il ministro, però, ora tocca a noi.  Ed è vero. Tocca a noi, e solo a noi, chiarire a tutti, al Parlamento, al Governo, agli enti locali, all'opinione pubblica ed a coloro che hanno sempre risposto NO alle nostre richieste, che non possiamo più  accontentarci di vaghe promesse e che vogliamo affermare nella vita di tutti i giorni i diritti che continuano ad esserci negati.Ci basterebbe almeno verificare, come è stato per il fondo sociale delle regioni, che il governo è seriamente intenzionato ad affrontare i problemi:  la non autosufficienza, l'assistenza personale, le provvidenze economiche e ... ci fermiamo. Saremmo noi per primi a condividere la gradualità necessaria ad affrontarli.Per discutere di tutto questo ma anche di piano locale per la domiciliarità, di assistenza personale per la vita indipendente e di sostegno alle persone e alle famiglie oltre che di finanziamenti sempre a rischio e inadeguati, verrà organizzato un incontro a Padova per fine mese. Seguirà comunicazione.  Un caro saluto a tuttiflavio savoldi