vedosentoparlo

La conoscenza ti rende libero


Se mi trasferissi in un villaggio dell'Amazzonia, ci sarebbe un solo modo per essere veramente libero: dovrei imparare dagli indigeni come si caccia, come ci si cura con le piante officinali, come si costruisce un riparo nella foresta, come ci si difende dagli animali pericolosi etc.etc. Quindi per essere "libero" dovrei andare a "scuola dagli indigeni". Se non imparassi tutte queste cose, sarei costretto a dipendere sempre da qualcuno (per la cena, per le cure etc.)... e non essendo in grado di capire se quel qualcuno mi sta fregando o meno, sarei in completa balia del "mandriano" di turno. Quindi l'unica cosa che mi renderebbe "libero" in Amazzonia sarebbe la "conoscenza".Allo stesso modo, un popolo senza "conoscenza" si tramuta automaticamente in "popolo bue". Le rivolte del "popolo bue" sono un effetto collaterale ben noto a tutti: un rischio "calcolato" ed "accettato" dai "mandriani" di turno. In realtà le sollevazioni del "popolo bue" sono la conferma per i mandriani della validità della loro condotta. Solo un "popolo bue" può barattare un istante di "catarsi" con centinaia di anni di schiavitù, in un loop che si ripete sempre uguale da migliaia di anni. Da millenni i "mandriani" sono terrorizzati solo da una cosa: che il "popolo bue" si elevi a "popolo", prendendo coscienza di se stesso. Per evitare che ciò accada, i "mandriani" cercano da sempre di "limitare" e "gestire" l'accesso alla conoscenza, perché la conoscenza è l'unica "arma" che può permettere al "popolo bue" di uscire per sempre dal recinto in cui è rinchiuso. Ma una "rivoluzione culturale" a differenza di una "rivoluzione catartica" richiede decenni per essere attuata: se cominciasse oggi i risultati si vedrebbero tra 50 anni.                                                                                   By Italo