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L'alba dell'utopia

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UOMO MODERNO UOMO RAMMOLITO

Post n°74 pubblicato il 15 Maggio 2014 da italoted
 

LE SOCIETA’ LIBERISTE – UN COACERVO DI IMBECILLITA’“La moderna ignoranza è una nuova scienza che traduce le aspirazioni in beni di consumo”.Prima dell’avvento di questo liberismo demente, l’umanità si regolava in ragione di un meccanismo perfetto, intrinseco al progetto primigenio di creazione, suddividendo in categorie le molteplici diversità individuali che si auto/collocavano all’interno di realtà speculari. E non solo in relazione dello stato socio/economico e livello culturale, ma sulla spinta di passioni, ideali, sogni, vocazioni e capacità creativa, che ponevano l’individuo ben oltre i confini e i limiti dei vari strati sociali, per collocarsi dentro speciali aree spirituali, che fungevano da collante, interagendo con tutto il resto della piramide sociale.L’ignorante, ben differenziato di un tempo, non solo era innocuo, ma come un certo colesterolo apportava benefici all’intricato sistema sociale e ai suoi fragilissimi equilibri. Con la rivoluzione industriale, l’ignoranza si è resa palese, condivisa, a tal punto da essersi resa la sola condizione per avere accesso ai vertici del potere senza averne titolo e merito – ma esclusivamente sulla base di una personale capacità di contraffazione, manipolazione e di mistificazione, che in ragione dei moderni mezzi di propaganda mediatica, ha prodotto quell’inferno in cui oggi è trasfigurata la nostra realtà quotidiana.Il liberismo, attraverso il suo piano di commercializzazione e di consumo su larga scala di ogni bene prodotto, ha messo nelle mani della stragrande maggioranza dei mediocri e degli imbecilli, gli strumenti tecnologici e mediatici in virtù dei quali dare visibilità alla loro ignoranza, fino a trasfigurarla a dottrina e dogma. Attraverso questa operazione di omologazione delle diversità in un unico blocco, la mediocrità ha subito un’impennata devastante, che nel tempo è assurta a verità assoluta condivisa, essendo la stessa il prodotto più gettonato da grandi e piccini, e nel quale la maggior parte degli individui oggi si riconosce, facendone baluardo di conquista sociale – un riscatto della “pochezza, della bassezza, della grettezza, dell’inefficienza e inettitudine” da quello stato di ignavia e di sana e dovuta emarginazione che (da sempre, e a ragione), la logica intrinseca alle regole della natura, aveva relegato nei tuguri della società, ed evitato che si mescolasse con le eccellenze intellettive, culturali, umane e filosofiche, eludendo in questo modo ogni forma di contaminazione e di degenerazione.L’individuo iper/tecnologico, dunque, è il risultato di una perversa operazione di lavaggio mentale che, in breve tempo, si è attestato a carattere genetico. La maggior parte del suo cervello, che per milioni di anni gli ha consentito di sopravvivere, di adattarsi e produrre vera conoscenza, non solo è rimasta inattiva, ma nella gran parte degli individui occidentali (nuove generazioni in particolare), è totalmente assente.Oggi l’ignoranza, non è specifica caratteristica di una classe sociale ma, nelle moderne società industrializzate, esprime la sua massima virulenza nella rappresentazione del potere politico, economico e mediatico.Questi soggetti, oggi sempre più comuni, sono in parte il prodotto di una sottocultura, consumistica e deresponsabilizzante, che nella potenzialità degli individui a rischio, trova terreno di coltura per attuare il suo progetto di omologazione delle coscienze. Così non sono in grado di procurarsi il cibo, di scaldarsi, di produrre alimenti, di soffrire e di decidere. Un uomo monco, incompiuto, privo della più remota forma di volontà, che come un infante egoista ed egocentrico, rifiuta ogni fatica fisica, responsabilità individuale e ragione di consapevolezza, essendosi consegnato, anima e corpo, fra le grinfie del Sistema Padrone.Un uomo che interpreta alla lettera le indicazioni di un libretto di istruzioni che il Sistema gli consegna al momento della sua venuta al mondo. Le comodità poi, che il Sistema ha messo ha sua disposizione, lo hanno rammollito, fino a ridurlo ad uno stato di invalidità permanente. Etica, deontologia, morale e umanità si sono in lui, estinte per sempre, privandolo così della spiritualità; un essere completamente manipolabile, ricattabile e corruttibile.




fonte:

http://www.oltrelacoltre.com/?p=17575

 
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RIFLESSIONI

Post n°70 pubblicato il 15 Maggio 2014 da italoted
 

La parzialità nei confronti del piùdebole, è in realtà, il segno della vera imparzialità. L'amore genuino infatti,corre lì dove c'è la piccolezza, l'assenza. la malattia, la miseria e lafelicità e dona tutto di sè. In questo tempo contano i fatti concreti: dar damangiare e da bere, vestire ed ospitare, visitare e curare. Azioni semplici chenon hanno proprio nulla di trascendente; azioni quotidiane che appaiono millemiglia lontane da esperienze straordinarie di visione e di contemplazione, diprodigi e di rivelazioni. Eppure sono proprio questi segni checontraddistinguono il vero amore per il prossimo. Il segno di coloro che hannocapito veramente cosa significa amare con tutto se stessi

 
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I RISCHI NEL MANGIARE CARNE

Post n°69 pubblicato il 15 Maggio 2014 da italoted
 

DottorGeorge Clements – “Scienza & Salute”, giugno 1989

“Io non mangerò mai più carne finché il mondo esiste”. I Cor. 8:13.
“L’estrema avversione che alcuni adulti e molti bambini mostrano nei confrontidella carne di ogni tipo, è attribuita da Fitch ad una tendenza atavica, cioèalla sopravvivenza dell’istinto primitivo dei nostri antenati preistorici chenon mangiavano carne” – (J. H. Kellog, M.D., editore Buona Saluto).
“E’ stata notata l’enorme quantità di morti in America dovuta al morbo diBright. Non ho più dubbi che la dieta ricca di carne rovini i reni,specialmente considerando gli esperimenti dei dr. Newburgh, i quali provano chepossiamo, con certezza matematica, produrre il morbo di Bright anche nei topi,mettendoli a dieta con molta carne” – (M. Hindhede, M.D., Commissario dellaSanità in Danimarca),

La carne è stata a lungo sospettata di essere un cibo povero. Un’ampiaesperienza sta provando che il sospetto è fondato. L’avvertimento di solitoera: mangia meno carne. Ora è: non mangiare la carne.
Gli uomini un tempo credevano che la carne fosse necessaria per produrresangue. Ora è noto che la frutta fresca, le bacche e le verdure forniscono ilcorpo di materiale migliore di quello che danno le migliori bistecche.

Il brodo di manzo è stato a lungo considerato un valido tonico e stimolante,quasi indispensabile per i malati deboli. Ora è noto che è vero il contrario.Secondo un eminente medico francese, il brodo di manzo è una «vera soluzione diveleni». Il dottor Austin Flint, dei Bellevue Hospital College, uno dei piùimportanti medici d’America, fece un’analisi chimica dei brodo di manzo, escoprì che il risultato era praticamente lo stesso di un’analisi dell’urina.
E’ inevitabile che sia così, perchè il brodo di manzo, il brodo di carne, ilbrodo di pollo, il bollito e gli estratti di carne di tutti i tipi sono deiveri e propri tessuti disintegrati, preparati artificialmente, proprio comel’urina, che è composta da tessuti disintegrati, prodotti dal metabolismo deicorpo. Il brodo di manzo, perciò, è un veleno che intossica. Non ha proprietànutritive; il suo uso non è mai indicato; né ha la capacità di aiutare i malatideboli o i convalescenti.

Bouchard scoprì che aggiungendo la carne nel regime dietetico, la tossicitàdell’urina aumentava del 50%, e se la dieta consisteva interamente di carne, latossicità aumentava del 400%. Sterling scoprì che mangiare carne aumentava ilcontenuto di acido urico dell’urina da tre a dieci volte. Alla luce di questo,è da ricordare che l’acido urico, in combinazione con altre tossine, èconsiderato da molti ricercatori il più attivo di tutte le sostanze cheproducono le malattie.

Un tempo si supponeva che la carne fosse particolarmente salutare nella curadella tisi. Qualche anno fa un tedesco entusiasta fondò un’istituzione colproposito di nutrire i tisici esclusivamente con la carne, usandoprincipalmente carne cruda. L’iniziativa fallì in sei mesi.
La carne si decompone nel tratto digestivo; il veleno risultante vieneassorbito e il sangue contaminato, con risultati disastrosi. Questa è laprincipale causa che predispone al cancro, alla tisi e ad altri tipi dianormalità.

Gli esami post mortem, fatti in centinaia di casi al Phipps Institute diPhiladelphia, hanno dimostrato che l’86% di tutti i malati di tisi avevanoanche i reni malati, e in uno stadio abbastanza avanzato. L’indebolimento deireni è, infatti, fra la cause più comuni di morte nella tubercolosi polmonare.Ed è sempre la carne ad essere in genere responsabile del morbo di Bright e dialtre disfunzioni renali.


“Nella dieta di frutta, noci e verdure, i malati di cancro hanno nelle loromani i mezzi per liberarsi largamente, se non interamente, dalla paura cheaccompagna questa terribile malattia. lo l’ho verificato molte volte nella miaesperienza, e nella cura di questa malattia mi si è aperta una porta ancora piùampia da quando ho conosciuto il valore di una dieta simile“. (George Biack,M.D.).
“Il cibo animale, l’abuso del quale si fa ogni giorno più grande, non è un ciboin nessun senso, ma un veleno continuo“. (Prof. Dr. Huchard).
“Se non fosse per la carne, noi dottori avremmo poco da fare. – (Dr. Allison,esperto in alimentazione).

Per più di un centinaio di anni, i medici ostinatamente sostennero che unadieta composta principalmente di carne, era essenziale per la cura vittoriosadel diabete. Di questa assurda teoria Trall osserva: “Io non posso qui fare ameno di alludere ad un perfezionato regime dietetico che è stato recentementeproposto dall’Accademia francese di Medicina, e discusso nel giornali dimedicina di questo paese, per la cura della malattia chiamata diabete. Questomiglioramento consiste nel nutrire il paziente con la carne di animalicarnivori – gatti, cani, volpi, ecc.. E allo stesso scopo di vincere ilpregiudizio che la mente o il palato dei paziente potrebbero avere control’alimentazione al sangue, si propone poi di condirla abbondantemente conbrandy e spezie. Tali scoperte nella scienza medica hanno il potere di portarciindietro nel Medio Evo, piuttosto che condurci a dei risultati utili nelfuturo“. – (Il corretto cibo dell’uomo).

Ancora abbastanza recentemente era usuale per i medici nutrire i diabeticiquasi esclusivamente con la carne. Questa è una ragione per cui questi malatinon guariscono mai. I dottori “senza farmaci” hanno provato che, una dieta dicarne peggiora la malattia, aumenta la presenza di zucchero nell’urina e,comunque, peggiora lo stato del paziente.

Una dieta di carne magra è stata a lungo considerata benefica nel casi diobesità. Ora è noto che in simili casi di anormalità c’è una tendenza asviluppare il diabete, e questo aumenta mangiando la carne. Commentando ipericoli nel mangiare la carne magra, Hindhede disse: “Noi abbiamo provatoanche a vivere di sola carne. Ma dopo esserci nutriti di carne magra, cotta oarrostita, tre volte al giorno, In soli tre giorni stavamo così male chenessuno di noi volle continuare. Quale fu la causa? Dunque, quando gliintestini sono pieni di carne magra, il risultato è la putrefazione, che simanifesta in diarrea e feci maleodoranti. Attraverso questo processo sonoprobabilmente prodotte delle tossine, che una volta assorbite, causano unavvelenamento. Una dieta di sola carne magra è velenose per l’uomo, non ci sonodubbi su questo“.
Hindhede ha condannato anche le uova e il latte con queste parole: “ClO’ CHE E’STATO DETTO SULLA CARNE E’VALIDO PER LE UOVA E IN PARTE PER IL LATTE”.

Il beri-beri, lo scorbuto, il rachitismo e la pellagra sono malattie dadeficienza, e spesso risultano dal mangiare troppa carne. Tutti i tipi di carnemancano di molti elementi che il corpo deve avere per costruire dei tessutisani. La carne è molto carente di vitamine e di sali di calce. D’altra parte,la frutta fresca le bacche e le verdure sono ricche sia di vitamine che disali, e mangiandole si assumono tutte le vitamine e i sali di cui il corpo habisogno.
Qualche anno fa uno specialista dello stomaco fece trasalire il mondo dellamedicina affermando che “l’ulcera dello stomaco è una malattia di chi mangia lacarne”. Il cancro dello stomaco e degli intestini ha origine dalla stessa causa- quando non è prodotto dalla vaccinazione o dalla inoculazione.


“Il 75% delle malattie più terribili di cui soffriamo, sono in praticaavvelenamenti causati da cibi non naturali. La natura dice, in un modo che nonpuò essere frainteso, che l’uomo è un animale frugivoro e non carnivoro“. –(Alexander Haig M.A., F.R.C.P.).

Quei mangiatori di carne, che sono troppo deboli per abbandonarne l’abitudine,e quelli i cui dividendi dipendono dall’industria che inscatola la carne, sonosempre pronti a fare una grande pubblicità ad ogni informazione che sembraaiutare la loro causa.
Molte persone credono che per avere forza e vigore è necessario mangiare carnerossa. Sembrano dimenticare che i buoi e gli elefanti prendono la loro grandeforza e il sangue dall’erba e dalle foglie, ricche di vitamine, di calcio, diferro e di altri sali minerali. I deboli, i magri e gli anemici, invece dinutrirsi di fegato di vitello e di olio di fegato di merluzzo, dovrebberotrovare i cibi vitali nel regno vegetale, per la mancanza dei quali il lorosangue sta morendo di fame e il loro corpo si sta ammalando.

Le informazioni relative al rischi nel mangiare la carne, dovrebbero esseresufficienti a ridurre di molto il consumo della carne. Ma se i rischi silimitassero solo a quanto scritto sopra, l’argomento sarebbe di così pocaimportanza da ricevere poca attenzione da parte nostra.
E’ stato recentemente dimostrato da Moore, nei laboratori di Fisiologia diHarvard, che una dieta di carne causa un’accelerazione dei battito cardiacosorprendente per velocità e durata.
Dopo un pasto di carne, l’aumento dei battiti cardiaci va regolarmente dal 25al 50% sopra il livello rispetto al digiuno, e persiste, in soggettisperimentali, da 15 a 20 ore, raggiungendo un totale di molte migliaia dibattiti in più.
Moore mostrò che un pasto di proteine causa un sovraccarico di lavoro per ilcuore, che è paragonabile, in estensione, all’attività totale del cuore di dueo tre ore; ciò ha portato Moore ad affermare che una dieta con molte proteine èincompatibile col riposo cardiaco.

La carne, scendendo nello stomaco e nelle budella dell’uomo, è come se giacessesotto il sole estivo al margine della strada, e ciò di certo causa dannimaggiori di quanto sia mai stato detto o scoperto.
Uno dei prodotti della carne decomposta è l’urina, e non ha importanza se lacarne si è decomposta nello stomaco, nella pentola o dal macellaio. I prodottisecondari della carne decomposta passano nel sangue dei consumatori di carne, edevono essere filtrati ed eliminati dai reni come uno scarto velenoso, cheserve solo ad indebolire il corpo e alogorare i reni, portando al morbo diBright e ad altre malattie renali.

La carne, scendendo nel tratto digestivo che è di una bellezza teatrale,dipinto con tutti i colori di una bambola di cera, forma uno dei veleni piùmortali che i chimici abbiano mai conosciuto, e dà al respiro un odorenauseante che si tenta di correggere masticando caramelle e gomme profumato. Ildentista dica che il cattivo odore proviene dal denti malati, mostrando quantoabbia ancora da imparare.
Quando il sangue diventa così contaminato da questi veleni, la pelle viene insuo soccorso e, in un processo di emergenza, crea un’eruzione; i dottoripossono definirla morbillo, varicella, eczema, e così via, e cercano di “curarela malattia” con altri veleni sottotorma di farmaci e sieri.
Non c’è da stupirsi se il grande Metchnikoff, dopo una vita di studisull’argomento, abbia dichiarato che la putrefazione alimentare siaresponsabile della morte prematura, che è causa di tutte le malattie, perchèquesti pericolosi veleni passano dal canale alimentare nella linfa e nelsangue, e da questi sono condotti in tutto le parti dei corpo – il fegato, ipolmoni, i reni, il cuore e il cervello.

L’origine di tutte le malattie giace nella putrefazione alimentare, disseMetchnikoff. Qual è il rimedio sicuro? La rimozione della causa, non l’uso difarmaci, sieri e bisturi.
Molti studi sperimentali hanno indicato che mangiare carne causa la nefritecronica. Il professor Newburg, dell’università del Michigan, ha dichiarato cheuna piccola porzione diproteine della carne, come il 20%, porta ad unlogoramento dei reni.
Le esigenze dell’ultima guerra sono servite a dimostrare il valore di una dietapoco proteica. Maiali e bestiame furono uccisi in Europa con lo scopo diconservare le provviste di cibo, e lepopolazioni si nutrirono per un certoperiodo soprattutto di frutta e verdura. Il risultato fu una riduzione di unterzo della mortalità, oltre a una grande riduzione delle malattie. Alcunemalattie come il diabete, l’obesità, la gotta, i disturbi digestivi, i problemidei fegato e dei reni e altre malattie dei l’alimentazione sparirono quasicompletamente.
La gente rovina la propria salute mangiando carne, poi paga i dottori per farsicurare i sintomi che provengono da questo abuso. Molti medici ignorano la causache si nasconde dietro i sintomi di alcune malattie, perché anche loro mangianoliberamente la carne come molti dei loro pazienti, e soffrono e muoionoprematuramente per la stessa “malattia”.

 
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IL SOLE NON PAGA

Post n°68 pubblicato il 15 Maggio 2014 da italoted
 

BR

Dopo che l'agenzia per laricerca sul cancro (IARC) dell'Organizzazione mondiale della sanità ha inseritoi solarium nella categoria 1 per il rischio di melanoma, i media hannogenerato, con il solo scopo di fare del sensazionalismo, un’ondata di notizieingannevoli che hanno creato panico. 

Al fine di permettere unavalutazione di tipo oggettivo, vogliamo darvi alcune importantiinformazioni: 

- a prescindere dal fatto seil sole e gli UV in generale siano veramente pericolosi, essendoci studi cherivelano proprio il contrario, ma che normalmente sono ignorati, bisognacomunque dire che l’inserimento nella “categoria 1” non indica l’entità del rischio,ma solo la probabilità di un rischio; 

- alcune sostanze presentinello stesso gruppo sono molto dannose, come l’arsenico e l’iprite, mentrealtre, come il vino, la birra e il pesce sotto sale, presentano un rischiomolto basso; 

- i raggi UV del sole sonostati inseriti già molti anni fa all’interno della categoria 1 delle sostanzee/o dei raggi potenzialmente cancerogeni. Di nuovo c’è solo l’inserimento deisolarium in questa lista; 

- la categorizzazione delsole e dei solarium quali “cancerogeni“ da parte dell’IARC è 

un fatto molto discusso nelcontesto del dibattito scientifico: diversi ricercatori, 

famosi in tutto il mondo, sisono opposti pubblicamente e con fervore alle conclusioni dello studiodell’IARC del 2006 e al rapporto pubblicato alla fine del 2008 su cui si basala categorizzazione attuale; la relazione dell’IARC non si basa su un nuovostudio, bensì è la revisione di un documento del 2006, che a sua volta era unarassegna di 23 studi, alcuni dei quali risalenti ai primi anni ’80, che eranogiunti a varie conclusioni. Di questi studi: 

5 sono stati esclusi perdati inutilizzabili, 

6 sono giunti a conclusionisecondo cui, in realtà, i lettini solari riducono il rischio di cancro allapelle! 

16 hanno ottenuto risultatientro un margine di errore elevato (in un contesto elettorale, gli espertiriterrebbero inaffidabile 

 

 

 

Quindi è chiaro che permolti studiosi il sole non dovrebbe certo trovarsi nella lista; Fabio Marchesi,scienziato e ricercatore, esperto sulle applicazioni terapeutiche della luce,riporta i risultati di rigorose ricerche scientifiche nel suo libro “La Luceche cura” (editore Tecniche Nuove) Ecco qualche estratto dal suolibro:  

 

La drastica condanna el’eliminazione di elementi che sono appartenuti alla storia evolutivadell’uomo, come i raggi ultravioletti, devono essere completamente rivalutati.A quale luce sono stati esposti tutti i nostri antenati? Una sola, quella delSole! Che i raggi ultravioletti siano nocivi è una delle più colossalimenzogne, entrata ormai nel senso comune, che la mente umana abbia maiprodotto. C’è stato un personaggio che sosteneva che ripetendo con convinzioneuna bugia alle masse, tutti avrebbero finito per crederci. Si chiamava AdolfHitler!.. 

[...] Sul British Journal OfCancer è stato pubblicato un lavoro che ha rilevato come in Norvegia, dal 1957al 1984, l’incidenza di melanoma maligno sia aumentato di circa il 400%,nonostante nello stesso periodo non sia stata rilevata alcuna variazione nénello strato di ozono, né nell’esposizione annuale alla radiazioneultravioletta. (Moan J. e Dahlback A., Institute for Cancer Research,Montebello, Oslo, Norway, The Relationship between skin cancers, solarradiation and ozone depletion, 1992) Il sole e i raggi UV sono stati presicome “capro espiatorio” a livello sociale per cercare di nascondere quelle che,invece, sono le reali cause dell’incremento dei tumori, ma nessuno osaresponsabilizzare in tal senso le multinazionali della chimica… 

Numerosi altri studi, comequello effettuato sui militari americani, non solo smentiscono la possibilitàche il sole possa aumentare l’incidenza di tumori della pelle ma, addirittura,dimostrano il contrario.” (Garland F.C., Occupational sunlight exposure andmelanoma in the US Navy, Arch Environmental Health, 1990

[...] Un lavoro pubblicatonel 1998 dall’European Science and Environmental Forum ha contestato la visioneormai accettata dal mondo scientifico e diffusa tra la popolazione sullariduzione dello strato d’ozono e i pericoli conseguenti, dichiarandolainfondata e sostenendo che non c’è alcuna reale ragione per diffondere la pauradi sviluppare tumori partendo dal presupposto che i raggi ultravioletti sianodivenuti più pericolosi. 

[...] Franck e CedricGarland, autori di numerose ricerche scientifiche fecero la seguenteosservazione che fu pubblicata nel 1992 sull’American Journal Of Public Health:“Nel mondo, i paesi dove le creme solari con filtri chimici sono stateraccomandate e utilizzate hanno avuto il maggior aumento dell’incidenza dimelanoma maligno con contemporaneo aumento del numero di decessi ad essoassociato. ” [...] È veramente assurdo che, solo per alimentare il mercato dideterminati prodotti, si espongano le popolazioni a così alti rischi. La produzionee lo stimolo all’impiego di creme e lozioni con filtri solari sono forse glieffetti più assurdi e paradossali, che ci mostrano in modo evidente come, nellanostra società, il potere delle multinazionali della chimica sia forte. 

[...] L’unica pericolositàdel sole deriva dal fatto che tutti sono stati costretti per tutto l’anno aprivarsi dell’esposizione alla luce Solare [...] così quando arriva l’estatesono tutti impreparati a causa della grave carenza precedente. Inoltre siamostati tutti forzati a un’alimentazione innaturale, ricca di sostanze chimichequali conservanti, pesticidi, coloranti, cha hanno un’azione ossidante…” 

 

Molti si chiederanno aquesto punto come mai si parli male del Sole quando invece, se non ci siscotta, fa bene! Fabio Marchesi ipotizza (e non è il solo a pensarla così) chedietro alla paura del sole provocata nella popolazione, ci siano businessmiliardari. Pensate che per esempio in Germania sono stati venduti 200 milionidi Euro di prodotti autoabbronzanti in un anno. Senza 

contare le creme protettive,che come abbiamo visto prima pare facciano più male che bene. Ma di ciò nessunoparla... 

Un’altra riflessione che sipotrebbe fare è questa: si sente dire in continuazione che il melanoma è inaumento a causa delle vacanze che adesso tutti possono permettersi (bastavacanze allora!?!). Strano però, dato che negli ultimi anni, a causa delleisteriche campagne anti-sole (che, invece di insegnare un approccio correttoagli UV per trarne tutti i benefici, terrorizzano la gente, inducendola acospargersi di creme chimiche) tutti si proteggono addirittura troppo dal Sole(vedi articolo su Men’s Health); e anche l’uso dei solarium è diminuito,proprio perché le persone hanno paura del Sole! Incredibile, quello stesso Soleche per millenni è stato venerato e impiegato per curare tantissime patologie,adesso fa paura. 

E se le cause della malattiafossero da ricercare altrove? Come mai i fatturati delle creme solari aumentanoe contemporaneamente aumentano i casi di melanoma?? 

Non sarà proprio il deficitdi vitamina D (riconosciuta come anti tumorale) a favorirne l’insorgere? Oforse la gente è disabituata al sole a tal punto che le fa male andare invacanza? Allora ben vengano i solarium a ricordare alla pelle durante l’anno cheil Sole esiste. Ma ci saranno sicuramente altri motivi, come dice ancheMarchesi: cosa ingeriamo tra pesticidi, conservanti, coloranti, edulcoranti earomi artificiali, cosa ci spalmiamo e ci spruzziamo sulla pelle? Cosarespiriamo? Con cosa ci laviamo e cosa usiamo per lavare e ammorbidire i nostriindumenti che spesso sono sintetici e con coloranti? Insomma, tanta chimica,ingerita e direttamente sulla pelle… chissà se è poi così salutare comevorrebbero farci credere… ma è meglio non parlarne, tanto la colpa, alla fine,può ricadere tranquillamente sugli ultravioletti!.. Ce n’è abbastanza per farriflettere, pensiamo. Intanto il Sole splende sempre gratis ma purtroppo … nonpaga nessuno che possa difenderlo.



fonte: photomed fabio marchesi
 


 
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LA GHIGLIOTTINA E LA SUA INCOSTITUZIONALITA'

Post n°66 pubblicato il 03 Febbraio 2014 da italoted
 

“La legge di conversione del decreto legge IMU Bankitalia appare incostituzionale. Anzitutto vi è stata violazione del diritto della opposizione del M5S di svolgere le proprie ragioni opponendosi al provvedimento, secondo le regole della Costituzione e il regolamento della Camera. La cd tagliola è incostituzionale, perchè elimina il diritto della opposizione di motivare il suo voto contrario. La opposizione è parte essenziale della democrazia , i cui diritti vanno rispettati.

Diversamente siamo in una situazione di regime cioè di dittatura della maggioranza. E stupisce che alcuni dei guardiani della Costituzione tacciano su questo aspetto gravissimo del vero e proprio colpo di mano del Presidente della Camera Laura Boldrini che ha impedito al M5S di motivare la sua opposizione sacrosanta di fronte a dl illegittimo, per difetto, almeno in parte, del requisito di necessità e urgenza . Ma illegittimo anche in relazione al diritto dovere di spiegare le ragioni del no rispetto ad un decreto che prevede una spesa enorme e affronta temi gravi e complessi, di cui il popolo ignora il contenuto reale.

La Presidente della Camera sa che la democrazia non dà tutto il potere a nessuno, ma lo distribuisce variamente a maggioranza e minoranza , che trapassano l’una nell’altra proprio perchè, come insegna Aristotele, l’alternanza è l’essenza della democrazia e prova della libertà. “Nel contesto costituzionale , tirannide della maggioranza è violare, legiferando e governando, i diritti della minoranza”, insegna Giovanni Sartori. Per cui la legge di conversione approvata il 29 gennaio è incostituzionale . Inoltre la parte del decreto legge IMUBankitalia che riguarda la cd ricapitalizzazione di Bankitalia per 7.5 miliardi di euro si tradurrà nel finanziamento illecito , attraverso Bankitalia , di istituti di credito in crisi, cioè in una donazione di enormi somme di denaro alle banche azioniste che controllano Bankitalia.

Che sono Intesa San Paolo (42%), Unicredit (22,11%), MPS (4,60%), INPS (5.00 %), Carige ( 4,03%) e altre banche . Questa parte del dl , che riguarda Bankitalia, sembra del tutto estranea al DL sull’ IMU, che è imposta sulla prima casa, per la quale poteva essere giustificata la situazione straordinaria di necessità e urgenza ex art 77 sec comma della Costituz. Situazione che non si giustifica con la “ricapitalizzazione”, di Bankitalia. La verità è che l’Italia con 1,7 trilioni di euro di debito versa in uno stato di disperazione. E se fino ad oggi la BCE ha comprato titoli italiani alleggerendo la pressione sul debito, per l’avvenire la BCE non potrà più continuare a comperare i titoli . Nel 2014 le banche italiane dovranno ridurre l’acquisto del debito italiano, ma i nodi sono venuti al pettine.

I soldi le banche li hanno ottenuti attraverso il decreto IMUBANKITALIA a spese dei cittadini su cui graverà il costo finale di questa operazione. Si tratta di un decreto truffa che vuole cose diverse da quelle che dice: apparentemente ricapitalizzare Bankitalia, che dovrebbe essere patrimonio degli italiani, invece vuole finanziare le banche in crisi , ex banche pubbliche divenute private, che controllano Bankitalia , di cui sono proprietarie. Questo è il problema. Che fare? La prima cosa è che il Presidente della Repubblica ai sensi dell’art 74 della Costituzione , prima di promulgare la legge di conversione , chieda con messaggio motivato alle Camere, una nuova deliberazione ( art 74 Costituzione), e come ha già rilevato in relazione al decreto milleproroghe, chieda lo stralcio dei due provvedimenti . Ma questo è il primo passo da compiere, a mio modesto avviso. Poi in sede di applicazione del decreto IMU, si potrà eccepire davanti al giudice la incostituzionalità della legge di conversione. Purtroppo i cittadini non possono adire direttamente la Corte Costituzionale”. Così Ferdinando Imposimato in una nota.

 
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COME SONO RIUSCITI A CREARE LE SBARRE DELLA NOSTRA PRIGIONE ERETTA NELLE NOSTRE DEBOLI MENTI, CON IL SOLO SCOPO DI MANOVRARCI...

Post n°65 pubblicato il 30 Gennaio 2014 da italoted
 
Foto di italoted

(clicca sull'immagine)

L'elenco dei membri del "comitato esecutivo" italiano dell'Aspen Institute
lo trovate qui, direttamente sul loro sito. Come potete osservare riunisce elementi importanti del centrodestra (Giulio Tremonti, Gianni Letta, etc...) del centrosinistra (Enrico Letta, Romano Prodi, etc.) dell'imprenditoria (Jhon Elkann, Emma Marcegaglia) e molte altre personalità, ad iniziare da MARIO MONTI. Ricordiamo che l'Aspen Institute è legato a doppio filo al gruppo bilderberg, la commissione trilaterale, il CFR e le altre associazioni sovranazionali di stampo massonico che riuniscono i potenti del mondo. Staff nocensura.com
Di seguito un testo che illustra alcuni aspetti dell'Aspen Institute... 
di Italo Romano
Conoscete l’Aspen Institute? La maggior parte di voi, sono sicuro, non ne ha mai sentito parlare. Ma non c’è da meravigliarsi, adesso vi spiegherò e capirete da voi la vostra “ignoranza”.
L’Aspen Institute è un’organizzazione internazionale non profit, fondata nel 1950 da un gruppo di intellettuali e uomin d’affari americani convinti della necessità di rilanciare il dialogo, la conoscenza e i valori umanistici in una realtà geopolitica complessa e in continua evoluzione. Il fine ultimo è incoraggiare le leadership illuminate, le idee e i valori senza tempo e il dialogo sui problemi contemporanei. L’istituto e i suoi partner internazionali perseguono la creazione di un terreno comune di comprensione approfondita in uno scenario non ideologizzato attraverso seminari, programmi culturali, conferenze e iniziative di promozione della leadership.
La sede centrale ufficiale è a Washington D.C., ma vi sono dei campus di riferimento ad Aspen, nel Colorado, e a Chesapeake Bay, nel Maryland. Negli anni si è formata una rete internazionale che ha visto la rapida ramificazione dell’istituto in giro per il mondo: Berlino, Roma, Lione, Tokyo, Nuova Delhi e Bucarest etc.

L’Aspen Institute è finanziato da fondazioni come la Carnegie Corporation, la Rockefeller Brothers Fund e la Ford Foundation, attraverso quote di iscrizione a seminari e donazioni individuali. Tra i suoi affiliati ci sono leader della politica, dell’economia e intellettuali. Attualmente Walter Isaacson è il suo presidente mondiale e CEO. Vi domanderete: chi è costui? E’ l’ex presidente della CNN*, il canale televisivo statunitense più potente e conosciuto al mondo. Pensate che quest’uomo ha rinunciato ad una delle poltrone più ambite del pianeta pur di sedere in cima all’Aspen Institute. Da un episodio del genere possiamo dedurre la planetaria importanza di questa organizzazione.
Quello che interessa noi, in questo delicato momento socio-politico che sta attraversando l’Italia, è la sede italiana di questo indefinibile istituto di origine statunitense.  Scavando tra i meandri del potere e risalendo i fili dei burattini, forse, avremo una possibilità di scovare la matrice dell’inganno democratico in cui siamo stati imprigionati.
Aspen Institute in Italia.
L’organizzazione, ufficialmente inzia ad operare sul territorio italiano nel 1984. Di forte caratterizzazione transatlantica, del resto la storia parla da sè, l’Aspen Institute Italia ha due sedi: a Roma in Via SS. Apostoli 49 e a Milano in Via Vincenzo Monti 12. L’attuale presidente della sezione italiana è Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia e della Finanza dell’attuale Governo italiano.
L’Aspen Institute Italia riunisce il meglio dell’industria italiana, delle banche e delle assicurazioni, della cultura e della politica, non c’è settore che manchi all’appello: Generali, Fincantieri, Confindustria, la Rai, Mediaset, Pirelli, Poste Italiane, società Autostrade, Enel, Fiat etc. E’ un elenco incredibile, tutti i capitali italiani, di ogni settore, convergono nell’Aspen Institute come Soci sostenitori. I loro (nostri?) danari, versati ufficialmente tramite una somma annuale uguale per tutti, finanziano le attività dell’organizzazione.
Chi sono i soci sostenitori? Sono quelli che mettono i soldi e vengono ammessi a far parte dell’associazione dal Comitato Esecutivo e sono rappresentati nel Consiglio Generale dell’Istituto dai propri Presidenti, Amministratori Delegati o Direttori Generali. Inoltre ci sono anche i cosidetti Soci ordinari, personalità italiane e internazionali provenienti dal mondo accademico, politico, culturale e dei media, che sono chiamati a far parte dell’associazione dal Comitato Esecutivo, ufficialmente, per la loro fama accademica ed eccellenza professionale. Si legge sul sito italiano che essi “mettono a disposizione dell’Istituto la loro competenza e contribuiscono così alla qualità intellettuale e al patrimonio di idee dei programmi di Aspen, collaborando in forma gratuita alle diverse iniziative. Partecipano, tra l’altro, a gruppi di lavoro e task force che affrontano specifici problemi del panorama politico ed economico internazionale”.
Insomma questi soci non solo portano avanti le loro idee, ma si rendono disponibili ad appoggiare eventi specifici “su tematiche di rilevante interesse strategico“.  Ma che significa? Che hanno il potere di veicolare le politiche del paese? Dando un’occhiata ai nomi dei soci ordinari (Enrico Letta, Mario Draghi, Giorgio Napolitano, Romano Prodi, Massimo D’Alema, Fedele Confalonieri, Lucia Annunziata, Paolo Mieli, Francesco Caltagirone, Cesare Geronzi, Franco Frattini, Gianfranco Fini, Gianni Letta, Luca Montezemolo, Sergio Marchionne, Emma Mercegaglia, Tommaso Padoa Schioppa, Giuliano Amato, John Elkann, Lucio Stanca etc.), più che una fantasiosa supposizione,  è la palese oggettività. Non sono certo le “allegre comari di Widsor! Ciò che dico è manifesto, ogni frase presente sul sito ha un che di vago, di generalizzato, di palesemente fuorviante, sembra un “doppio sogno”, con la sola differenza che non è un romanzo di Schnitzler ma la realtà.
Il portale dell’organizzazione è ben strutturato e le fondamente della Comunità Aspen sono esaltate e messe in bella mostra.
Ecco come presentano la loro “identità” e la loro “missione“:
Aspen Institute Italia è un’associazione privata, indipendente, internazionale, apartitica e senza fini di lucro caratterizzata dall’approfondimento, la discussione, lo scambio di conoscenze, informazioni e valori.
Una congregazione di supereroi che lottano per un mondo migliore. Persone sensibili e lungimiranti che, lontani dalle tentazioni del dio denaro, dirigono il pianeta verso la fratellanza e l’ugualinza sociale. Un gruppo di illuminati che si scambiano preziose nozioni con l’obiettivo rispettabilissimo di sconfiggere i mali che affliggono questa martoriata terra.
La comunità Aspen è composta di Soci Sostenitori, Soci Ordinari, Amici di Aspen e, dal 2001, dagli Aspen Junior Fellows. Dai loro contributi l’Istituto trae le risorse necessarie per il proprio funzionamento. Il network internazionale Aspen è composto da altri centri di attività – indipendenti ma coordinati – con sede negli Stati Uniti, in Francia, Germania, Giappone, India e Romania“.
….
La missione di Aspen Institute Italia è l’internazionalizzazione della leadership imprenditoriale, politica e culturale del Paese attraverso un libero confronto tra idee e provenienze diverse per identificare e promuovere valori, conoscenze e interessi comuni. L’Istituto concentra la propria attenzione verso i problemi e le sfide più attuali della politica, dell’economia, della cultura e della società, con un’attenzione particolare alla business community italiana e internazionale“.
Riuniti liberamente e senza condizionamenti, qui, le persone possono dar sfogo al loro libero pensiero e scatenare la forza creatrice dell’ingegnosa menta umana. Ora mi volete far credere che tutta questa marmaglia di uomini politici, alta finanza e chi più ne ha più ne metta, non discuta minimamente della politica nostrana? A me sembra inevitabile, anzi ad essere cattivo mi verrebbe da dire che sia lo scopo principale di quest’organizzazione. Dirigere nelle retrovie del clamaore mediatico le sorti economiche e sociali del paese, imponendo politiche ad hoc per tutelare il potere dei veri padroni, a discapito della popolazione, che ricordiamolo è all’oscuro di tutto.
Ergo, immagino che queste armoniose discussioni possano facilmente condizionare o quanto meno influenzare la politica dell’esecutivo, di qualunque schieramento esso sia.
Hanno anche un metodo con cui applicano la loro “mission“, da loro stessi identificato come “metodo Aspen“. Questo “privilegia il confronto ed il dibattito ‘a porte chiuse’, favorisce le relazioni interpersonali e consente un effettivo aggiornamento dei temi in discussione. Attorno al tavolo Aspen discutono leader del mondo industriale, economico, finanziario, politico, sociale e culturale in condizioni di assoluta riservatezza e di libertà espressiva“.
Il dibattito a porte chiuse è noto come uno dei migliori metodi per curare le piaghe di questo mondo crudele. Libertà di pensiero a porte chiuse, bel modo di perpetrare il bene comune. Se solo ci avessimo pensato prima! Loro sono gli illuminati e ci hanno pensato molto tempo fa, pochi anni dopo la fine della Grande guerra, e così sono stati in grado di dirigere le sorti di nazioni intere. Alcuni complottisti lo definiscono Nuovo Ordine Mondiale. Bene, credo che l’Aspen sia una delle organizzazioni che fanno capo al progetto citato.
Lo scopo non è quello di trovare risposte unanimi o semplicemente rassicuranti, ma di evidenziare la complessità dei fenomeni del mondo contemporaneo e incoraggiare quell’approfondimento culturale da cui emergano valori ed ideali universali capaci di ispirare una leadership moderna e consapevole“.
La leadership che intendono loro è la dittatura totalitaria del Nuovo Ordine Mondiale, controllo tramite la paura, una sola neolingua, una sola moneta, un’umanità di automi ubbidienti e servili, oltre lo schiavismo. Uomini-robot, uomini macchine, nati per produrre e consumare, carne da macello per l’incremento del Pil.
Miguel Martinez ha definito l’Aspen Institute, per questa sua aleatorità comunicativa, come una fabbrica di tritanuvole. Questo evidente e premeditato abuso di vacuità e la sua neanche tanto occulta organizzazione piramidale, mi insospettisce, e non poco.
Non ho mai sentito parlare nessun alfiere della libera informazione dell’Aspen Institute, ne ho letto libri rivoluzionari che illustrassero agli italiani beoti come si muovono i burattinai nelle retrovie. Credo che mai e poi mai nei vari “vieni via con me” sentiremo un’arringa che possa risvegliare minimamente il cervello dell’italiano medio. Dormite gente, e sognate con i vostri Travaglio, Saviano, Santoro etc.
Insomma questo Aspen sembra un bel minestrone all’Italiana, un inciucio elevato alla vaghezza. Il punto è che Aspen non è propriamente un’associazione umanitaria, non fa beneficenza ed è lecito pensare che persone del calibro dei suoi membri non si riuniscano soltanto per scambiare quattro chiacchiere sui massimi sistemi o per ricercare la panacea di tutti i mali. C’è dell’altro, lo si intuisce, ma è difficile penetrare la discreta cortina che protegge quel salotto buono dagli sguardi indiscreti e dai sorrisi bipartisan. Nel contempo non è un’associazione segreta, i suoi membri sono conosciuti e chiunque voglia avere informazione sull’Aspen Institute non ha che da andare sul sito internet. Non è la massoneria ma le somiglia molto, mancano capucci e compassi ma il livello di segretezza al di là della formale apparenza è da veri professionisti del potere.
Come si diventa membri dell’Aspen Institute?
E’ una domanda lecita, che dopo aver letto un pò di roba, dovrebbe sorgere spontanea. Allora ancora una volta sono ricorso al sito web italiano dell’organizzazione, per la serie se vuoi nascondere qualcosa mettila in bella mostra, davanti agli occhi di  tutti, tanto, vista l’ottusità generale, passerà tranquillamente inosservata. Parto dal gradino più basso dell’organigramma piramidale, dalle new entrioes, cioè i giovani, chiamati “Junior Fellows”. Sul sito vi è scritto che: “Gli Aspen Junior Fellows sono un network internazionale di giovani ad alto potenziale formato dai ragazzi che hanno preso parte ai progetti “Aspen per la Nuova Leadership” nel 1999 e nel 2001, a cui sono aggiunti 22 nuovi membri nel 2004”. Come abbiano fatto questi fortunati ragazzi a partecipare a questi progetti non è spiegato. Irequisiti richiesti sono basilari, ma se non sei segnalato da un socio dell’Aspen Institute la possibilità di entrare a far parte della famiglia sono pressochè nulle. E’ chiaro che l’Aspen non è roba per tutti. Come pure è evidente che non si tratta di corsi di formazione regionali a cui noi comuni mortali possiamo prendere parte. Non ho letto di bandi del genere, non mi sarebbe sfuggito. Qui, forgiano e plasmano la classe dirigente del futuro, allevano con dosi massicce di “pappa reale” veri e propri rampolli, predestinati, di “sangue puro” che erediteranno, come le dinastie di un tempo, le sorti del mondo. Poco democratico direi! Non vorrei risultare allarmate ma qui le cose quadrano sempre meno.
Conclusioni
Ho consultato svariato materiale sull’Aspen Institute, c’è tanto da leggere ed è tutto molto inquietante: Bilderberg, Commissione Trilaterale, Club of Rome, CFR etc. Affiorano sempre gli stessi nomi. Saranno coincidenze, preferisco passare per paranoico, ma io non ho mai creduto alle coincidenze. La verità è che siamo stati ingannati, ed oggi ci sono le prove. Ci hanno fatto credere che potevamo essere padroni del nostro destino delegando ad altri le nostre speranze, chiudendoci in una cabina a scegliare prima fantocci e poi simboli senza significato. Ci hanno incantato per anni, con dibattiti, liti, parapiglia mediatici e comizi deliranti, ci hanno mostrato due facce della stessa medaglia, e gli hanno dato nomi, faccie e ideologie. L’alfa e l’omega, la destra e la sinistra, solo fandonie! Ci hanno dato l’apparenza democratica tramite la messa in scena di due finti schieramenti, in eterna lotta tra loro. Ci hanno fatto credere di essere liberi perchè potevamo sciegliere tra il burattino rosso e il burattino nero. CAZZATE!
Mentre noi eravamo impegnati a dividerci e scannarci in nome di una illusione. Mentre eravamo intenti a sputarci merda l’un l’altro sulle grandi astrazioni, questi personaggi hanno complottato nei retroscena nazionali le loro politiche contro il bene comune. Ci hanno prosciugato di tutto e ci hanno reso un popolo schiavo, servile e peggio ancora fiero di esserlo. La metamorfosi subita della società italiota (e non solo) è stata lenta ma inesorabile. Siamo dei salvaggi, ignoranti, vuoti, arroganti, e meschini. E anche ora che la verità è sotto i nostri occhi, non ce ne rendiamo conto, troppo indaffarati nell’inutilità, nell’apparenza, nel consumo sfrenato di questa finta civiltà progredita.
Hanno già deciso il nostro futuro: rifiuti, nucleare, energie rinnovabili, scuola, lavoro etc. Noi siamo spettatori inermi e paganti. La nostra unica forma di rivalsa non violenta, sarebbe l’astensione in massa dalle urne e il boicottaggio di questa insulsa farsa. Mi chiedo dove sono i paladini dell’informazione, quelli che ci raccontano le storielle magiche, quelli che ci parlano dell’orco cattivo, dell’uomo nero, dove sono quelli che fanno la “televisione alternativa”, spacciandola come cultura, con i soldi della casa prodruttice (Endemol**) del tanto odiato nemico (Silvio Berlusconi)? Sono maschere, commedianti che hanno esaurito il loro canovaccio, si mostrano cavalieri ma sono giullari nell’animo.
Le riuscite a sentire le sbarre intorno a voi? Sono prigioni immaginarie, erette nelle nostre deboli menti, con il solo scopo di manovrarci e renderci docili. Questa democrazia è il regime dell’Aspen Institute, qualsiasi burattino scegliamo, esso farà gli interessi dell’organizzazione e attuerà le linea guida, anzi, il programma politico dettato dalla Comunità Aspen. Plasmerà l’opinione pubblica convincendola che queste nuove politiche siano le migliori possibili per la felicità e la ricchezza dell’intera popolazione. Che la favola continui…
Sapete quel’è il motto dell’Aspen Institute? Appare anche sul logo dell’organizzazione: “Timeless values, enlightened leadership” ovvero “Valori senza tempo e leadership illuminata“. Certo è che non lascia nessuno spazio all’immaginazione. Traete le vostre conclusioni, però ora non potete dire di non sapere…avete visto quant’è profonda la tana del bianconiglio!
NOTE:
*Ha una sede anche in Italia, dove si appoggia al gruppo editoriale L’Espresso S.p.a., cui azionista di maggioranza è De Benedetti, che controlla una parte non indifferente del potere mediatico italiano. A proposito di media, sapete chi è uno dei giornalisti di matrice CNN in Italia? Alessio Vinci, il tipo che ha preso il posto di Mentana nella conduzione della tramissione Matrix (in effetti quel “thank you, good night and see you soon” che recita alla fine di ogni puntata, doveva averlo sentito da qualche parte?!?!).
**Endemol è una società produttrici di format televisivi controllata di Mediaset, ergo dalla famiglia Berlusconi. In questi giorni infuria la polemica tra l’attuale Governo in carica di Re Silvio e la trasmissione condotta da Fazio e Saviano “Vieni via con me” rea di essere aperamente schierata con l’opposizione. Tanto clamore solo per fare pubblicità al format e omettera, ancora una volta, la verità. E’ tutto finto. I vostri condottieri della libera informazione e della cultura italiota sono nel libro paga del regime.


fonte:http://www.nocensura.com/2012/03/conoscete-laspen-institute-italia.html

 
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Al Qa’ida, eterno complemento della Nato

Post n°64 pubblicato il 07 Gennaio 2014 da italoted
 

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Finora, le autorità degli Stati membri della NATO sostengono che il movimento jihadista internazionale, che hanno sostenuto in occasione della sua formazione, durante la guerra in Afghanistan contro i sovietici (1979), si sarebbe ritorto contro di loro a seguito della liberazione del Kuwait (1991). Essi accusano Al-Qa’ida di aver attaccato le ambasciate USA in Kenya e in Tanzania (1998) e di aver fomentato gli attentati dell’11 settembre 2001, ma ammettono che dopo la morte ufficiale di Osama Bin Laden (2011), certi elementi jihadisti hanno nuovamente collaborato con loro in Libia e in Siria. Tuttavia , Washington avrebbe messo fine a questo riavvicinamento tattico nel dicembre 2012.

In realtà, questa versione è contraddetta dai fatti: Al-Qa’ida ha sempre combattuto gli stessi nemici dell’Alleanza Atlantica, così come rivela ancora una volta lo scandalo che attualmente sta scuotendo la Turchia.

Si è appreso che il banchiere di Al Qa’ida , Yasin al-Qadi , che veniva designato come tale e ricercato dagli Stati Uniti dopo gli attentati contro le loro ambasciate in Kenya e Tanzania (1998) - era un amico personale sia dell’ex vicepresidente USA Dick Cheney sia dell’attuale primo ministro turco Recep Tayyip Erdoğan. Scopriamo che questo "terrorista" aveva un tenore di vita sontuoso e viaggiava in un aereo privato facendosi beffe delle sanzioni ONU contro di lui. Così, ha visitato almeno quattro volte Erdoğan nel solo 2012, arrivando dal secondo aeroporto di Istanbul, dove, dopo aver scollegato le telecamere di sorveglianza, è stato accolto dal capo dellle guardie di sicurezza del Primo Ministro senza dover passare per la dogana.

Secondo la polizia e i magistrati turchi che hanno rivelato queste informazioni e incarcerato i ragazzi di svariati ministri coinvolti nel caso, il 17 dicembre, 2013 - prima di essere spogliati delle indagini o sollevati dal loro incarico dal primo ministro - Yasin al-Qadi e Recep Tayyip Erdoğan avevano sviluppato un vasto sistema di distrazione di fondi per finanziare Al-Qa’ida in Siria.

Nel momento in cui questo incredibile doppio gioco veniva portato alla luce, la polizia turca ha fermato vicino al confine siriano un camion che trasportava armi per Al Qa’ida . Delle tre persone arrestate, una dichiarava di trasportare il carico per conto della IHH, l’Associazione “umanitaria” dei Fratelli Musulmani turchi, mentre un’altra affermava di essere un agente segreto turco in missione. In definitiva, il governante proibiva alla polizia e alla giustizia di fare il proprio lavoro, confermava che il trasporto era un’operazione segreta del MIT (i servizi segreti turchi), e ordinava che il camion e il suo carico potessero riprendere il loro cammino.

L’inchiesta mostra anche che il finanziamento turco di Al-Qa’ida usava un’industria iraniana sia per agire sotto copertura in Siria sia per condurre operazioni terroristiche in Iran. La NATO disponeva già di complicità a Teheran durante l’operazione "Iran-Contras" presso i circoli vicini all’ex Presidente Rafsanjani, come lo sceicco Rohani, divenuto poi l’attuale presidente.

Questi fatti sono intervenuti nel momento in cui l’opposizione politica siriana in esilio lancia una nuova teoria alla vigilia della Conferenza di Ginevra: il Fronte al-Nosra e l’Emirato Islamico in Iraq e il Levante (ÉIIL ) sarebbero solo dei fantocci dei servizi segreti siriani incaricati di spaventare la popolazione per ricondurla verso il sistema. L’unica opposizione armata sarebbe dunque quella dell’Esercito Siriano Libero (ESL), che riconosce la sua autorità. Non ci sarebbe nessun problema di rappresentatività alla Conferenza di Pace.

Saremmo dinque pregati di dimenticare tutto il bene che la stessa opposizione in esilio diceva di Al Qa’ida da tre anni così come il silenzio degli Stati membri della NATO sulla diffusione del terrorismo in Siria.

Pertanto, se si può ammettere che la maggior parte dei leader dell’Alleanza atlantica ignorasse del tutto il sostegno della loro organizzazione al terrorismo internazionale, si dovrà anche ammettere che la NATO è il principale responsabile mondiale del terrorismo.

                                                                                  Thierry Meyssan

 
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Dove sono finiti i «rivoluzionari» siriani?

Post n°63 pubblicato il 07 Gennaio 2014 da italoted
 

Gli organizzatori della conferenza di pace di Ginevra cercano urgentemente un rappresentante per l’opposizione armata siriana. In effetti, secondo gli occidentali, il conflitto oppone una dittatura abominevole al proprio popolo. Tuttavia, i gruppi armati che distruggono la Siria - dal Fronte islamico ad Al-Qa’ida - fanno ufficialmente ricorso a combattenti stranieri, sebbene il primo pretenda di essere composto principalmente da siriani. Invitarli significherebbe ammettere che non c’è mai stata una rivoluzione in Siria, bensì un’aggressione straniera.

Infatti, l’Esercito Siriano Libero, di cui ci si diceva qualche settimana fa che contasse su 40mila uomini, è scomparso. Dopo che il suo quartier generale è stato attaccato da altri mercenari e che i suoi arsenali sono stati saccheggiati, il suo leader storico, il generale Salim Idriss, è fuggito in Turchia e ha trovato rifugio in Qatar.

Dal momento della sua formazione, il 29 luglio 2011, l’ESL si era prefissato un solo obiettivo: il rovesciamento del presidente Bashar al-Assad. L’ESL non ha mai specificato se si battesse per un regime laico o un regime islamico. Non ha mai preso alcuna posizione politica in materia di Giustizia, Istruzione, Cultura, Economia, Lavoro, Ambiente, ecc. Non ha mai formulato il benché minimo progetto di programma politico.

Era formato, ci è stato detto, da soldati dell’Esercito arabo siriano che avevano disertato. Ci furono in effetti delle defezioni durante la seconda metà del 2011, ma il loro numero totale non ha mai superato il 4%, che risulta trascurabile sulla scala di un paese.

No: l’ESL non aveva bisogno di un programma politico perché aveva una bandiera, quella della colonizzazione francese. In vigore durante il mandato della Francia sulla Siria e mantenuto durante i primi anni di presunta indipendenza, simboleggiava l’accordo Sykes-Picot: la Siria era in gran parte amputata e divisa in Stati etnici e confessionali. Le sue tre stelle simboleggiano uno stato druso, uno Stato alauita e uno Stato cristiano. Tutti i siriani conoscono questa bandiera funesta, non foss’altro per la sua presenza nell’ufficio del collaboratore siriano dell’occupante francese in un famoso sceneggiato seriale alla televisione.

Il suo primo leader, il colonnello Riad al-Assad, è scomparso nella pattumiera della storia. È stato selezionato per via del suo nome, che è scritto in modo diverso in arabo ma si pronuncia in modo identico nelle lingue europee rispetto a quello del presidente Bashar al-Assad. L’unica differenza tra i due uomini, dal punto di vista delle monarchie del Golfo, era che il primo era sunnita e il secondo alauita.

In realtà, l’Esercito siriano libero è una creazione franco- britannica, così come lo erano i "rivoluzionari di Bengasi" in Libia (i quali avevano "scelto" come bandiera quella del re Idris I, collaboratore degli occupanti inglesi).Braccio armato della NATO, destinato a prendere il palazzo presidenziale, quando l’Alleanza atlantica avesse bombardato il paese, l’ESL è stato scompaginato dai piani successivi e dai successivi fallimenti dell’Occidente e del Consiglio di cooperazione del Golfo. Presentato in un secondo tempo come il braccio armato di un consiglio politico in esilio, non gli riconosceva però alcuna autorità e obbediva solo ai suoi reclutatori, i franco-britannici. In realtà era il braccio armato dei loro servizi segreti di cui la Coalizione Nazionale siriana era il braccio politico. In definitiva, l’ESL ha potuto accumulare dei successi solo con l’assistenza diretta della NATO, nello specifico dell’esercito turco che l’ospitava nelle proprie basi.

Creato nel quadro di una guerra di quarta generazione, l’ESL non è riuscito ad adattarsi alla seconda guerra di Siria, quella di tipo nicaraguense. La prima guerra (dalla riunione della NATO al Cairo nel febbraio 2011 alla Conferenza di Ginevra nel giugno 2012) è stata una messa in scena mediatica mirante a delegittimare il potere in modo che cadesse come un frutto maturo nelle mani della NATO. Le azioni militari erano perpetrate da diverse fazioni, che ricevevano i loro ordini direttamente dall’Alleanza. Si trattava innanzitutto di dar credito alle menzogne mediatiche e dare l’illusione di una rivolta generalizzata. Conformemente alle teorie di William Lind e Martin Van Creveld, l’ESL era solo un’etichetta volta a designare tutti questi gruppi, ma non disponeva di una propria struttura gerarchica. Al contrario, la seconda guerra (dalla riunione degli "Amici della Siria" a Parigi nel luglio 2012 alla Conferenza di Ginevra 2 nel gennaio 2014) è una guerra di logoramento che intende "dissanguare" il paese fino alla sua resa. Per svolgere il suo ruolo, l’ESL dovrebbe trasformarsi in un vero e proprio esercito, con una gerarchia e una disciplina, cosa che non è mai stato in grado di fare.

Sentendo prossima la sua fine, dato il riavvicinamento turco-iraniano, l’ESL aveva annunciato la sua possibile partecipazione a Ginevra 2, ponendo condizioni irrealistiche. Ma era ormai troppo tardi. I mercenari pagati dall’Arabia Saudita hanno avuto ragione di questa finzione della NATO. Chiunque può ora vedere la verità nuda e cruda: non c’è mai stata una rivoluzione in Siria.

                                                                                     Thierry Meyssan

 
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La Verità come posta in gioco

Post n°62 pubblicato il 07 Gennaio 2014 da italoted
 

Una delle poste in gioco della preparazione della conferenza di Ginevra consiste nello scrivere la storia della Siria. Le potenze della NATO e del Consiglio di cooperazione del Golfo tentano di imporre la loro versione dei fatti, il che darebbe loro un chiaro vantaggio al tavolo dei negoziati. Ecco che ne deriva, all’improvviso, una valanga di articoli e reportage che ricapitolano le vicende sulla stampa occidentale e del Golfo.

Gli occidentali e il CCG affermano che la crisi siriana si collochi come prosecuzione della "primavera araba". Il "regime di Bashar" avrebbe sanguinosamente represso l’aspirazione del suo popolo alla democrazia. La NATO e il CCG sarebbero allora intervenuti per proteggere la popolazione civile.

La realtà è ben altra: gli Stati Uniti hanno pianificato la distruzione della Siria nel corso di una riunione tenutasi il 15 settembre 2001, a Camp David. Hanno iniziato a prepararla con la promulgazione della legge denominata Syria Accountibility Act il 12 dicembre 2003 . Hanno cercato di far precipitare la Siria in guerra dapprima facendo adottare la risoluzione 1559 del Consiglio di Sicurezza, poi assassinando l’ex primo ministro libanese Rafik Hariri e accusando in particolare il presidente al-Assad di averne dato l’ordine. Fallito questo scenario, hanno subappaltato la guerra al Regno Unito e alla Francia, che si sono preparati attraverso il Trattato di Lancaster, il 2 novembre 2010. Il segnale dell’inizio delle operazioni è stato dato dagli Stati Uniti, dal Cairo, a inizio febbraio 2011.

Febbraio 2011 - Luglio 2012: la guerra di quarta generazione

A partire da quella data, e per 15 mesi, la NATO e il CCG hanno lanciato una guerra di quarta generazione, basata interamente sul loro dominio dei grandi media. Hanno fatto credere al mondo, compresi i siriani, che l’intero paese si fosse sollevato, mentre le manifestazioni più importanti non superavano le 5mila persone. Tramite l’uso di cecchini e di commando, hanno fatto credere a una repressione sanguinosa. Tuttavia, nel marzo-aprile 2012, dopo la caduta dell’Emirato Islamico di Baba Amr, Nicolas Sarkozy ha negoziato il ritiro della Francia, mentre a maggio i siriani hanno cominciato a dubitare dei reportages di Al-Jazeera, e poi a giugno Washington accettava la sua sconfitta in occasione della Conferenza di Ginevra.

Durante questo periodo, i combattenti erano sia takfiristi siriani (di cui 3mila furono fatti prigionieri a Baba Amr ) sia professionisti stranieri, in particolare i membri libici di Al-Qa’ida comandati da Abdelhakim Belhaj. Insieme, hanno formato l’Esercito siriano libero, inquadrato da ufficiali britannici e francesi, e con a disposizione l’assistenza logistica della Turchia.

Luglio 2012 - Agosto 2013: la guerra nicaraguense

L’elezione di François Hollande come presidente francese e la nomina del sionista Laurent Fabius al Ministero degli Affari Esteri ha rilanciato la guerra. Appoggiandosi sulla CIA del generale David Petraeus e sull’esperienza dell’ambasciatore Robert S. Ford (ex assistente di John Negroponte), la Francia ha lanciato il segnale di una nuova guerra, questa volta di tipo nicaraguense,nel riunire a Parigi gli "Amici della Siria", il 6 luglio 2012. Due settimane più tardi, un mega-attentato decapitava le forze armate assassinando i membri del Consiglio di Sicurezza Nazionale. Immediatamente 40mila jihadisti stranieri, sostenuti da alcune migliaia di siriani e sotto la supervisione di ufficiali francesi e britannici, hanno cominciato l’assalto a Damasco. Questo fu il momento della verità. I siriani, fin lì molto passivi, aiutarono il loro esercito a difendere la capitale e respingere gli invasori. Ne è seguito un anno di guerra crudele ed efferata che ha fatto più di 100mila martiri.

Durante questo periodo, gli Stati Uniti si tirarono indietro, lasciando i loro alleati a fare il lavoro sul campo. Tuttalpiù, tentarono di pesare sul Qatar e l’Arabia Saudita per limitare il peso degli jihadisti e favorire i mercenari laici. Centri di reclutamento furono aperti in Tunisia o in Afghanistan. Dei ponti aerei furono organizzati dalla Libia o dallo Yemen per recapitare decine di migliaia di jihadisti che venivano a morire in Siria. Come in Nicaragua, si trovavano siriani a loro sostegno, ma in definitiva servivano più a controllare le "zone liberate" che a battersi faccia a faccia con l’esercito regolare.

Da agosto 2013 a oggi : lo scacco della NATO

Nel constatare il loro nuovo fallimento, le potenze della NATO e del CCG tentarono di ignorare i veti russi e cinesi nel Consiglio di Sicurezza. Nell’organizzare un crimine al quale avrebbero dato un immensa portata simbolica, avrebbero giustificato un intervento internazionale per proteggere la popolazione civile. In tal modo, avrebbero potuto finire per bombardare il paese come avevano fatto in Libia.

L’attacco chimico della Ghoutta, il 21 agosto 2013, è stato organizzato dalla NATO. Le armi sono state trasportate da una caserma dell’esercito turco fino a Damasco e i soliti media di guerra sono stati mobilitati per rendere questo episodio più grave di qualsiasi altro evento.

Ma il dispiegamento imprevisto della flotta russa al largo delle coste mediterranee avrebbe costretto il Pentagono ad attaccare dal Mar Rosso sorvolando la Giordania e l’Arabia Saudita, ossia immergendo i loro alleati nella guerra. Poiché Washington ha rinunciato a entrare in un conflitto regionale, la diplomazia USA ha cercato poi di preparare la conferenza di Ginevra 2.

Ginevra 2

La Conferenza di Ginevra 2, che probabilmente si terrà a fine gennaio 2014, dovrà mettere fine a tre anni di guerra. A seconda della diversa lettura che si trarrà dagli eventi, la Siria avrà attraversato una guerra civile o sarà uscita vittoriosa da un’aggressione straniera.

Sono i leader occidentali e del Golfo a essere responsabili della guerra e a recare la colpa per la morte di 120mila siriani e di decine di migliaia di jihadisti .

                                                                                  Thierry Meyssan

 
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ROVESCIARE TUTTA LA BARACCA....NON SIAMO MODERATI, PER DIO!!!

Post n°61 pubblicato il 15 Dicembre 2013 da italoted
 

"Sono felice di essere qua! Ma tanto felice! Io vorrei svolgere davanti a voi un discorso sulla cultura e sul suo valore in una società civile.
I grandi... esperti mondiali di economia fino dall’inizio della crisi internazionale che stiamo vivendo hanno denunciato con grande vigore che quell’immane catastrofe che ci ha scaraventati in ginocchio è il risultato di una vera e propria truffa combinati a attraverso l’utilizzo dei cosiddetti derivati e dei titoli spazzatura. A dimostrazione di quello scempio abbiamo visto qualche anno fa dall’America un servizio in cui venivano rappresentati migliaia di impiegati con le loro pratiche infilate in cartoni che se ne uscivano licenziati in tronco dagli istituti di crediti americani caduti in rovina. L’onda malefica è giunta poi fino a noi, presentata in altri termini ma con le stesse truffalderie. Tutti i nostri governanti che si sono succeduti in questi ultimi anni ci hanno parlato subito con il cuore spezzato dal dolore dei sacrifici che tutti, ripeto, tutti gli italiani equanimamente, come diceva il professore Monti, ricchi e poveri, abbienti e straccioni, avrebbero dovuto sopportare, per salvarci dal baratro in cui stava cadendo tutta la nazione.
E qui è arrivata la più grande, ripeto, la più grande, frode finanziaria a dire poco spietata! Chi ha pagato e continua a pagare queste debito togliendosi dalla propria tasca fino all’ultimo denaro? Soltanto gli operai! I piccoli risparmiatori, gli impiegati in bilico, le donne, i giovani, i pensionati! Una rapina sui diseredati per salvare chi?! La nazione?! No! Le banche e le multinazionali! Gli speculatori, i furbi, sono rimasti indenni, anzi ne hanno avuto vantaggio, molti tengono il loro capitale nascosto qua e là nei paradisi fiscali. Ormai è chiaro, il Paradiso è solo per i potenti e i manigoldi.
Tra qualche giorno lo dirà anche il nostro beneamato Papa Francesco, e noi stupiti per tanta spudoratezza del potere economico che si fa? Si resta con la bocca spalancata emettendo ogni tanto qualche gemito classico dei fottuti da sempre?! No per Dio! Oltretutto non è sempre andata così! C’è stato un tempo di cui di fronte alle angherie e rapine si reagiva eccome, a iniziare dall’epoca antica in cui si sono fondati i comuni, circa mille anni fa, allora fare il politico non era una professione per gli scaltri, ma un diritto e un dovere per ognuno. I responsabili delle libere repubbliche in Italia davano molta importanza alla conoscenza, quindi alle biblioteche, università e accademie. Le sovvenzioni per sostenere la cultura erano elargite in abbondanza perfino più tardi all’epoca delle signorie, con i principi e i duchi, il Vitale bisogno d’arte di sapere era così profondamente entrato nello spirito di ognuno da non poterne fare a meno! Così che oggi in Italia, grazie a quell’antico amore per la bellezza e il sapere, custodisce un enorme patrimonio culturale.
Godiamo di una straordinaria quantità di capolavori, monumenti, biblioteche, che però facciamo fatica a gestire e mantenere attive, anzi le lasciamo andare in rovina, ogni giorno frana qualche cosa, ma come è che i dirigenti, salvo ultimamente il nostro Caimano preferito, non franano mai?! Anzi vengono scaricati sì, ma con buone uscite da nababbi. A me capita spesso di recarmi all’estero per allestire spettacoli e recitare, e incontro molti giovani italiani costretti a emigrare in università d’altri Paesi per poter arricchire le proprie conoscenze, quei giovani devono sopportare grandi sacrifici, spesso impararsi da zero una lingua e soprattutto accettare lavori pesanti e male retribuiti, come le pulizie notturne negli uffici, i camerieri, i facchini, pure di riuscire a pagarsi gli studi. Oltretutto una volta terminato il proprio percorso formativo in grande numero questi laureati trovano facilmente lavoro in aziende straniere e quindi non conviene loro tornare in Italia! Così ecco che, come se non bastasse, perdiamo un numero incredibile di talenti, che avrebbero significato un bene inestimabile per il nostro paese e economia, ma come mai siamo arrivati a questo livello?! È semplice, i responsabili culturali dei vari governi che ci sono stati alla guida dell’Italia sempre meno hanno ritenuto importante investire nel sapere e nell’arte. Infatti quando un governo deve nominare un ministro alla cultura, chi scelgono? Sempre degli incapaci!
E soprattutto personaggi di scarto, che non si saprebbe dove piazzare? Dove lo sistemiamo questo imbecille calvo? Alla cultura naturalmente, ce lo tiriamo via di mezzo. A riprova di questo c’è stato un nostro ministro dell’economia, un certo… Tremonti, che con prosopopea ha dichiarato "con la cultura non si mangia!" Una imbecillità a dire poco galattica! Di contro proprio in queste ultime settimane il governo Francese, ripeto, il governo Francese, ha dato notizia,ha detto l’ambito in cui l’economia si ritrova in maggiore vantaggio in quella nazione non è più l’industria automobilistica, giacché essa è stata di gran lunga sorpassata dalla gestione dei beni culturali. Questo succede quando una nazione è cosciente dello straordinario potenziale che sta nel sapere, e noi come possiamo essere così disinformati e inetti?! Da dove viene questo… tracollo?! Fate caso, in questi ultimi anni abbiamo assistito e partecipato a un numero enorme di elezioni regionali, comunali, provinciali, ebbene, in nessuno di quelle campagne si è avuta mai l’occasione di incappare in un solo politico di professione che trattasse con serietà nel suo discorso la questione dell’informazione, del conoscere e della scuola, mai! Come dicono oggi tutti gli oratori che trattano di politica si parla esclusivamente alla pancia degli elettori, non al cervello, la pancia, il pensiero è un optional di poco conto.
Oltretutto oggi andando all’estero ci rendiamo conto che la nostra reputazione presso tutti i paesi d’Europa e d’America si è spaventosamente abbassata. Gli stranieri, come scoprono che siamo italiani, fanno battute ironiche sulla nostra situazione finanziaria e soprattutto politica, sulla nostra credibilità morale, sghignazzano sui nostri governanti e manca poco che ci si senta trattare a nostra vostra da cialtroni senza dignità e coraggio civile!
Purtroppo noi davanti a quel disprezzo non sappiamo come reagire, ma che cosa è successo? Che cosa è successo?! È chiaro, abbiamo seppellito la nostra memoria! E con lei il tempo della dignità e dell’orgoglio. I foresti, come noi li chiamavamo secoli fa, si guardavano bene allora di disprezzarci, giacché in ogni stagione venivano volentieri, scendevano da noi, sia per fare affari che per conoscere le nostre città, da tutti elogiate per le architetture dallo stile inimitabile, i giardini, lo stato delle acque, con canali e fiumi, navigabili per chilometri e chilometri, in quel tempo frotte di giovani dall’estero venivano nelle nostre università di enorme prestigio, per apprendere scienza, filosofia e arte, noi eravamo maestri in ogni disciplina! La cosiddetta meccanica era salita nei nostri cantieri al livelli straordinari, si costruiva impiegando macchinari ideati da noi, sia nell’edilizia che nella marineria, celebri erano i nostri navigatori, meglio capitani di Navi, scopritori di terre, che ancora oggi portano i loro nomi, gli arsenali di Venezia e di Genova erano in grado di costruire una intera flotta di navi in pochi mesi, usando la tecnica dell’assemblaggio dell’imbarcazione direttamente sul luogo dove si tagliavano gli alberi, cioè sulle montagne, dove si montavano gli scavi e li si faceva giungere al mare attraverso fiumi e canali.
Purtroppo eravamo anche tra i migliori fabbricanti di ordigni da guerra, vedi cannoni e Spingarde, ma il nostro livello più alto veniva raggiunto dell’arte di costruire Chiuse, per regolare lo scorrere delle acque, e strumenti musicali, che andavano dagli organi i venti canne alle chitarre a 5 corde e alle viole.
Ultimamente in Cina, in Cina, hanno trovato un liuto costruito nel 300 in Italia. Egualmente eravamo capaci di impiegare a meraviglia quegli strumenti, si componevano melodie liriche da cantare, si mettevano in scena opere buffe, tragiche, con numerosi interpreti, sia cantori che musici, anche gli stranieri che si ispiravano alle nostre opere, usavano cantare nel nostro idioma, in italiano! Ma anche i teatri dove esibirsi erano costruiti da nostri architetti, spazi dove l’acustica era perfetta, e reggeva a canti e contrappunti eseguiti da un coro di 50 voci insieme! Così ancora oggi andando intorno per paesi come la Russia, Irlanda, Svezia, Finlandia, non facciamo che scoprire teatri e palazzi costruiti da maestri italiani, tanto che la Regina Elisabetta, la prima, al tempo di Shakespeare, gridò seccata, "basta con questi italiani, che ci troviamo tra i piedi ogni due minuti, sembra che abbiano inventato tutto loro!" E in verità stavamo proprio esagerando!
Inventavamo poesie d’amore e satire esilaranti e eravamo grandi pittori, nella sola Firenze, ripeto nella sola Firenze, si trovavano a fare dipinti nelle loro botteghe artisti in tale numero e di tale grandezza quanti non se ne trovavano nell’intera Francia, dicono che i mercanti delle Fiandre, che scendevano in Italia a vendere i propri tessuti preferissero non tornarsene con il denaro, ma con dipinti, su tela, arrotolati come tubi, le monete doro erano più pesanti della Tela e soprattutto quei rotoli tenuti sotto le ascelle non destavano le attenzioni dei briganti, che non si intendevano d’arte! Proprio come oggi i nostri amministratori!
Ma come si può? Ah, ma come si può risalire al tempo di questa nostra età dell’oro e della dignità? Come è successo che all’istante sia andato a scatafascio?! Chi ci ha trascinato in questa voragine? Forse la malasorte o i migliori di noi se ne sono andati in altri continenti? C’è stata una metamorfosi genetica del nostro DNA così che da maestri che eravamo ci siamo trasformati in cialtroni? O è piuttosto l’ignobile cinismo con cui abbiamo, o meglio hanno, accettato i nostri governanti di convivere con la peggiore criminalità organizzata di tutto il pianeta? La mafia, la camorra, la ‘ndrangheta? Assistendo spesso indifferenti al sacrificio di magistrati e rappresentanti delle forze dell’ordine che cadevano a opera di quei criminali nel tentativo di debellarli.
E il ricatto organizzato da certi apparati industriali? Che pure di ottenere vantaggi spostano in altri paesi come pedine di una tombola delle morte le imprese nate da noi grazie al finanziamento statale, cioè dei contribuenti, ancora da noi?! E sono le altre industrie, vedi l’Ilva, l’Ilva di Taranto, che lucrano sulla disperazione degli operai, che devono scegliere se crepare di fame, da licenziati, o avvelenati dall’inquinamento degli scarichi industriali?
Ma dico non ci sono leggi che lo impediscono e tribunali che mandino in galera i padroni di questa macchina da stragi? Sì che ci sono! Ma nello stesso tempo ci sono anche i politici, che accettano denaro sottobanco per convincere i lavoratori a tornare nella gabbia finale della mattanza. Ecco, finalmente abbiamo trovato il fulcro del problema, i politici! E la politica!
Dove si eleggono, come rappresentanti del proprio degli inquisiti per frode fiscale, truffa, connivenza con la mafia e ci si scanna per salvare un criminale pregiudicato, dove leggi come quella contro il conflitto di interessi sono bloccate da venti anni e state tranquilli, anche con l’attuale governo non verranno messe neanche in programma! E intanto le leggi vergogna restano intoccabili! Dove gli evasori riescono in grande numero a sottrarre al fisco miliardi di Euro senza incorrere in alcuna sanzione e poi ci si meraviglia, scoprendo che il più grande partito in Italia, che raggiunga il 40 e più per cento dei consensi è quello in cui l’elettore rifiutano di votare.
E a questo punto voglio chiudere ricordando un breve lazzo che ripeteva sempre Franca, a proposito... A proposito di Franca come mi piacerebbe che fosse qui a ascoltarci questa sera… "Francaaaaa".. ecco la favola raccontata da Franca: "In una farsa antica Arlecchino si trovava sulla Luna e di lassù guardava la terra e puntando verso l’Italia si chiedeva ma come si può salvare quella massa di incoscienti che si stanno distruggendo da soli? E Brighella gli rispondeva, ma l’unica sarebbe ribaltolarli tutti…". Che cosa vuole dire ribaltarli? Bisogna decidersi a rovesciare tutta la baracca! E sia chiaro, non basta tentare di aggiustarla mettendo una toppa qua, una vita di là, una mano di colla e ritrovare fiducia nelle istituzioni! No… a questo punto la fiducia è morta! Con la speranza e l’ottimismo! Voi ce la avete massacrata! Bisogna tirare il sipario e dietro cambiare scena completamente, per fare pulizia in un salone dove i topi e gli scarafaggi la fanno da padrone non basta chiamare una truppa di gatti che li sbranino, quel genere di topi, onorevoli, sono in grado di corrompere anche i gatti! L’unica soluzione è buttare fuori tutti quelli che hanno preso possesso di tutto il palazzo e poi annaffiarli con pompe per l’incendio e quelli che non ci riesce di ripulire si buttano tutti! Senza pietà. Sempre ricordando che noi siamo democratici, ma non moderati, per Dio!"                        Dario Fo

 
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