Luoghi Perduti

non c'è nulla che lei voglia insegnare


Un tonfo cauto e sordo - un fruttodal ramo s'è staccato via -tra l'incessante melodiadel bosco che riposa muto.. . . Sopra lo smalto di un pallido azzurro -smalto che nel pensiero evoca aprile -sollevano i rami le betullee impercettibile è il loro imbrunire.Perfetto, sottilissimo ricamo,si rapprende laggiù un fine reticolo,come su un piatto, su una porcellanaun disegno nitido e squisito -quando la mano del gentile artistalo traccia sulla vitrea superficie,conscio dell'energia di un momentoe incurante della triste morte.. . .Non c'è nulla di cui serva parlarenon c'è nulla che occorra insegnare;bella e ricolma di malinconiaè questa buia anima ferina:non c'è nulla che lei voglia insegnare,in nessun modo lei riesce a parlare,e come un giovane delfino guizzaper l'universo e i suoi canuti abissi.da "Libertà al crepuscolo" - Un secolo di poesia - edit. Corriere della Sera