lupo solitario

VIVA LA LIBERTA'


Il Lupo e il Cane Un Lupo già ridotto al lumicino grazie ai cani che stavan sempre all'erta,andando un dì per una via deserta incontrava un magnifico mastino,tanto grasso, tondo e bello,che pensò di dargli morte provocandolo in duello.Ma vedendolo un po' forte,pensò invece con ragione di pigliarlo colle buone.Comincia in prima a rallegrarsi tanto di vedere il buon pro' che gli fa il pane.- E chi vi toglie, - rispondeva il Cane, -di fare, se vi accomoda, altrettanto?Quella vita che voi fate dentro ai boschi è vita infame sempre in guerra e sempre in scrupolo di dover morir di fame:vita stracciata e senza conclusioneche non può mai contar sopra il boccone.Venite dietro a me, mio buon compare,che imparerete l'arte di star bene.Vi prometto pochissimo da fare;star di guardia, guardar chi va, chi viene,abbaiare ai pitocchi ed alla luna e sbasoffiare poi certi bocconi di carne e d'ossa, d'anitre e capponi,senza contar la broda in pagamento del menar la coda -.Udendo questo, della sua fortunail Lupo si rallegra fino al pianto.Ma camminando dell'amico accantogli venne visto spelacchiato e frollo del buon mastino il collo.- Che roba è questa? - È nulla. - È nulla un corno!- Suvvia non darti pena,forse il segno sarà della catenaalla quale mi legano di giorno.- Ti legano? - esclamò cangiando tono. -Né correre tu puoi dove ti piace?- Che importa? - Importa a me, colla tua pace;fossero d'oro, i piatti tuoi ti dono,non è una vita, no, che m'innamora -.E presa la rincorsa, corre