A força da galera

Post n°9 pubblicato il 28 Aprile 2008 da alberto.loglio

27/04/2008 - 20h55
HORIZONTE 1 (4) X 0 (5) FORTALEZA - VEJA A FICHA TÉCNICA


Jogo de volta - Decisão - 2º Turno

Local: Estádio Castelão, em Fortaleza.
Data e Horário: 27 de abril de 2008, às 16h00.
Árbitro: Alicio Pena Júnior (FIFA-MG).
Auxiliares: Roberto Braatz (FIFA-PR) e Márcia Bezerra Caetano (RO).
Público pagante: 18.723 pessoas.
Renda: R$ 207.090,00.
Cartões Amarelos: Erandir, Paulo Isidoro, Márcio Azevedo, Dude (Fortaleza); Jefferson, Raul, Puxa, Eusébio, Izaquiel e Gilmak (Horizonte).
Cartões Vermelhos: Tailson e Leandro (Fortaleza), Raul e Romildo (banco de reservas) (Horizonte).
Gol: Jefferson, aos 9 minutos do segundo tempo. Nos pênaltis: Guto, Rômulo, Simão, Osvaldo e Paulo Isidoro para o Fortaleza; Jefferson, Junior Cearense, Léo Jaime e Breno para o Horizonte.

Horizonte
Jefferson; Izaquiel, Puxa (Reginaldo) (Breno), Gilmak e Eusébio (Paulinho); Franciné, Júnior Cearense, Piva e Raul; Léo Jaime e Stênio.
Técnico: Argeu dos Santos.

Fortaleza
Tiago Cardoso; Vitor (Osvaldo), Juninho e Preto; Simão, Erandir (Dude), Leandro, Márcio Azevedo (Guto) e Paulo Isidoro; Taílson e Rômulo.
Técnico: Heriberto da Cunha.

27/04/2008 - 20h44
LEÃO VENCE NOS PÊNALTIS E CONQUISTA SEGUNDO TURNO


Em mais um duelo emocionante contra o Horizonte, a equipe do Fortaleza conquistou o segundo turno do Campeonato Cearense depois de uma disputa de pênaltis. No tempo normal, o Leão perdeu por 1 a 0, mas garantiu a vaga na final da competição ao derrotar ao adversário por 5 a 4 nas cobranças de penalidades.

Durante os noventa minutos, o Tricolor de Aço acabou dominado pelo Horizonte, que criou as melhores chances. No segundo tempo, Simão foi derrubado na área: pênalti. Paulo Isidoro cobrou e Jefferson fez a defesa.

Quatro minutos depois, após um lance duvidoso, o árbitro mineiro Alicio Pena Júnior marcou pênalti para o Horizonte. O goleiro Jefferson cobrou e abriu o placar para o time do interior.

O Fortaleza buscou o empate até a expulsão do atacante Tailson. Com um a menos, o Tricolor não encontrou forças para marcar o gol. Na prorrogação, os dois times demonstraram cansaço e criaram poucas chances. Raul, do Horizonte, e Leandro, do Fortaleza, também foram expulsos.

Após o empate na prorrogação, Fortaleza e Horizonte decidiram a vaga nos pênaltis, assim como aconteceu nas semifinais do primeiro turno.

Guto, Rômulo Simão, Osvaldo e Paulo Isidoro marcaram para o Tricolor de Aço. O Horizonte converteu quatro pênaltis, mas no último, Paulinho ficou no paredão Tiago Cardoso.

Com a conquista, o Leão levou mais uma taça para o Parque dos Campeonatos – a Taça Cidade de Fortaleza. Os dois campeões dos turnos – Icasa e Fortaleza – decidem a competição em duas partidas: quinta-feira, dia 1º, no estádio Romeirão às 16h30, e domingo, dia 4, às 16 horas, no estádio Castelão.

 
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L'OPPRESSORE...AL GIORNO D'OGGI

Post n°8 pubblicato il 25 Aprile 2008 da alberto.loglio

BERLUSCONI RICEVE CIARRAPICO. VELTRONI, SFREGIO
(di Marco Dell'Omo)
Il 25 aprile non riesce proprio a diventare un momento di unione tra le forze politiche. Il leader del Pdl Silvio Berlusconi l'aveva detto che non avrebbe partecipato a nessuna celebrazione ma sarebbe restato a Roma a "lavorare, lavorare, lavorare". Il problema è che, durante la giornata, Berlusconi ha incontrato il neosenatore Giuseppe Ciarrapico, ammiratore dichiarato del ventennio mussoliniano. Ciarrapico che varca il portone di Palazzo Grazioli, più o meno negli stessi istanti in cui, a poche decine di metri di distanza, Giorgio Napolitano deponeva una corona di fiori all'altare della Patria per celebrare la lotta di liberazione, ha infastidito non poco Walter Veltroni. E così il leader del Pd ha dati fuoco alle polveri della polemica contro il Cavaliere: l'episodio, ha detto , rappresenta "uno sfregio nei confronti dei democraticì. "E' un segnale politico che segna una distanza molto grave", ha aggiunto Veltroni. Immediata la replica degli azzurri Paolo Bonaiuti e Fabrizio Cicchitto, che hanno bollato le sue affermazioni come : "meschine e volgari".

ETC.........ETC................ETC................ETC..................ETC....................ETC

MA VI SIETE MAI CHIESTI UNA COSA?

Oggi è la FESTA DELLA LIBERAZIONE,ma......la liberazione da che cosa?Non abbiamo + l'oppressore nazista,il fascismo,ma io direi che siamo oppressi, OGGI,da un'altra cosa,che si sta prendendo gioco di noi italiani,LAVORATORI,e questa cosa che ci opprime si chiama:

                                   GOVERNO ITALIANO

 
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                 Meu amor

Post n°7 pubblicato il 23 Aprile 2008 da alberto.loglio

 Brasile - Bandiera

Fortaleza
Fortaleza - Bandiera
Fortaleza - Stemma

OU BRASIL

E' un paese MERAVIGLIOSO.Ci sono stato per vacanza,ci sono ritornato 8mesi dopo per sposare la ragazza ke avevo conosciuto.Ho passato 4 mesi da favola,e ora ,a 4anni di distanza da quella volta,sento anch'io la cosiddetta SAUDADE,non c'è niente da fare:"questo paese lascia il segno".Il mio sogno nel cassetto sarebbe proprio quello di andarci a vivere.

 
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Post n°6 pubblicato il 21 Aprile 2008 da alberto.loglio
UN NOMECarlos Puebla

Quando si parla di un valore stoico,
di una vita giusta, profonda e perfetta,
senza ricordare l'eroico guerrigliero,
noi diremo il tuo nome: Che Guevara.

Quando si parla di una luce creatrice,
la cui forza immortale rischiara la notte,
fino a portarle una nuova aurora,
noi diremo il tuo nome: Che Guevara.

Quando si parla di uomini risoluti,
di chi sa uscire allo scoperto
a difesa della miseria degli oppressi,
noi diremo il tuo nome: Che Guevara.

Quando si parla del dovere più profondo,
della luce che è un simbolo e mai muore, 
di lotta per il pane per tutto il mondo,
noi diremo il tuo nome: Che Guevara.

Quando si parla del cuore più valoroso,
della voce che più forte risuona,
senza pronunciare il nome tanto amato,
noi diremo il tuo nome: Che Guevara. 

 
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Un mito

Post n°5 pubblicato il 21 Aprile 2008 da alberto.loglio

Ernesto Rafael Guevara De la Serna più noto come Che Guevara (Rosario14 giugno 1928 – La Higuera9 ottobre 1967) è stato un rivoluzionario argentino.

La foto di Korda, intitolata Guerrillero Heroico. La foto che ritrae Guevara è stata una delle fotografie più stampate del XX secolo. Nel mondo, ci sono miliardi di effigi riguardanti il Che su riviste, libri, cartoline, poster, magliette e bandiere, ma il fotografo che la scattò, Alberto Korda, non ne trasse alcun guadagno.
La foto di Korda, intitolata Guerrillero Heroico. La foto che ritrae Guevara è stata una delle fotografie più stampate del XX secolo. Nel mondo, ci sono miliardi di effigi riguardanti il Che su riviste, libri, cartoline, poster, magliette e bandiere, ma il fotografo che la scattò, Alberto Korda, non ne trasse alcun guadagno.[1]

Il soprannome di "Che" gli venne attribuito dai suoi compagni di lotta cubani in Messico, e deriva dal fatto che Guevara, come tutti gli argentini, pronunciava spesso l'allocuzione "che". La parola deriva dalla lingua Mapuche e significa "uomo", "persona", e venne ripresa nello spagnolo parlato in Argentina e Uruguay, per chiamare l'attenzione di un interlocutore, o più in generale, come un'esclamazione simile a "hey".[2]

Guevara fu membro del Movimento del 26 di luglio e, dopo il successo della rivoluzione cubana, assunse un ruolo nel nuovo governo, secondo per importanza al solo Fidel Castro. Dopo il 1965, lasciò Cuba per "esportare la rivoluzione", prima nell'ex Congo Belga (ora Repubblica Democratica del Congo), poi in Bolivia. L'8 ottobre 1967 venne ferito e catturato da un reparto anti-guerriglia dell'esercito boliviano - assistito da forze speciali statunitensi ossia agenti speciali della CIA - a La Higuera, nella provincia di Vallegrande (dipartimento di Santa Cruz). Il giorno successivo venne ucciso nella scuola del villaggio. Il suo cadavere - dopo essere stato esposto al pubblico a Vallegrande - fu sepolto in un luogo segreto e ritrovato da una missione di antropologi forensi argentini e cubani, autorizzata dal governo boliviano di Sanchez de Lozada, nel 1997. Da allora i suoi resti si trovano nel Mausoleo di Santa Clara de Cuba.

 
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