LUPO INCAZZATO

VITA DA CAMPER


Ormai sono passati 12 anni dall'ultima vacanza che mi sono concesso, con la roulotte, al mare. E ricordo tutto come fosse oggi, la disavventura del primo giorno vissuta in prima persona.  Effettuato "l'ancoraggio" della roulotte nella piazzola assegnata, mi accingevo a preparare la cucinetta (quei fornelli a 4 gas che devi appoggiare su un tavolino o mobiletto) nell'ampia veranda dove si trovava un tavolo, le sedie ed anche un divanetto gonfiabile. Eravamo io e la mia famiglia, in quello splendido campeggio "Pineta" di Calambrone (conoscete?) fra Pisa e Livorno. Dunque dicevo, mi accingevo a sistemare la bombola del gas, quando all'improvviso ci fu una perdita e la fuoriuscita di gas .  Senza indugio, per evitare il peggio, mi gettai sulla bombola cercando in qualche modo di chiuderne la valvola.  Conclusione tragica: ustione a tutt'e due la mani. Subito soccorso mi portarono in ambulanza all'ospedale di Pisa dove fui medicato. Pensate il primo giorno di ferie rovinato!  Dopo le cure mi ritrovai fuori dell'ospedale da solo, senza mezzi nè sapevo dove andare. All'improvviso mi voltai sedntendomi chiamato, era lei, una ragazza , una qualunque,  guardandomi (forse per pietà?)  prese sui due piedi una decisione che mi lasciò sbigottito. Si offrì di accompagnarmi al campeggio in motorino. Salii dietro di lei, a malapena riuscivo a reggermi per le mani bendate e doloranti e attraversammo quel bellissimo viale alberato che divide Pisa dal paese vicino. Giunti davanti al campeggio, scesi dal motorino, la ringrazai e la invitai, caso mai fosse passata da lì, a venire a trovarmi.  Llei mi sorrise, mi venne incontro, mi abbracciò e mi baciò. La vidi andar via sul suo motorino e non la vidi più.    Cosa l'aveva spinta ad essere così altruista?  La compassione o l'istinto innato di aiutare uno sconosciuto?         Ancora oggi ricordo il suo volto, il suo sorriso e mi accompagna sempre la voglia di rivederla