Poeta

Gabbiani


  In colonia di un'estate assolata,col nasino schiacciato sul vetro,i miei giorni che passano uguali.Tra i bagliori di un'alba isolata,sfilano avanti e tornano indietro,si esibiscono con volteggi di ali.Bianche piume sospese sul mareallungo le mani e pare le sfiorobraccia aperte, fantastico un mondo.Chiudo gli occhi, mi trovo a volarelo stridio come il canto di un coroche lenisce un dolore profondo.Sorvolo oltre orizzonti infinitidi opposte sponde scorgo la rivacoste deserte mi si offrono libere.I miei dispiaceri adesso fuggitistrazi lontani di una sorte cattivanon più chiuse ostruite barriere.Apro gli occhi, ritorno al presentesono svaniti gli amici nel nullanon resta che aspettare domani.Tutto intorno si riempie di niente.se per oggi un sogno si annullanel nuovo giorno rivive ... gabbiani.