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PENSIERI DEL …“DOPO VOTO”


 Forse la sinistra si è ubriacata di potere, forse non è vero che il potere logora chi non ce l’ha, forse ha accettato troppi compromessi tanto da perdere di vista i suoi obiettivi, nello stesso tempo, però, non è riuscita a diventare così cinica e spudorata da avere come unico fine la gestione del potere e l’ha, quindi, anche gestito male. Le alleanze politiche hanno continuato a fare emergere al suo interno sottili differenze ideologiche per strappare consensi al compagno di banco, perché l’obiettivo del mantenimento del potere non era del tutto preponderante come lo è nell’alleanza di destra, dove le differenze ideologiche sono, inoltre, notevolmente più pesanti.Che la sinistra non ambisca alla pura gestione del potere a qualsiasi costo è positivo, vuol dire che non ha cannibalizzato del tutto se stessa ma questa positività potrà esprimersi solo se si unirà compatta su pochi punti programmatici fondanti e appartenenti alla sua tradizione. Il compromesso che dovrà accettare dovrà essere al suo interno sulle differenze meno significative e non dovrà scendere invece a compromessi alla ricerca di una pseudo centralità che la porta solo a non essere diversa dallo schieramento opposto, ad essere cioè solo un’alleanza di potere che non si caratterizza differenziandosi per i suoi obiettivi.Il potere può essere anche gestito bene, anzi meglio, senza tradire i propri principi e basando su questi la forza delle proprie alleanze e della propria unità, dimostriamolo.Siamo diversi? Facciamolo notare!