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FESTINA LENTE


 Ho vissuto abbastanza per poter confrontare l'attuale uso del tempo rispetto a solo 30 anni fa.   Soffermiamoci a considerare quanto le tecnologie abbiano contratto i nostri tempi di lavoro senza, però, lasciarci tempo libero ma aumentando solo la nostra produttività. Un esempio semplice viene dal comunicare a distanza, dai 15 giorni di una lettera, al fax, alla posta elettronica; le richieste arrivano in giornata senza preavviso e vengono soddisfatte in giornata, senza alcun approfondimento, con un pensiero automatico, banale, superficiale ….  produciamo tantissimo di più e male! Gli attuali ritmi di vita non lasciano spazio per riflettere, tutto è prioritario, quindi niente lo è realmente. Ad impedirci di pensare si associa la TV come la maggiore responsabile della passività delle menti e della esaltazione, per il nostro sempre poco tempo libero, di tutto ciò che è superficiale "divertimento", quindi né pensato né desiderato realmente.Riappropriamoci dell’ozio e della  nostra capacità di pensare, è il primo esercizio da compiere per non essere omologati, per non essere usati, per avere la forza di reagire, per essere protagonisti della nostra vita; non è detto che tutto quello che penseremo e faremo sarà giusto ma impariamo a sbagliare da soli … ne siamo capaci.Il tanto vituperato ozio favorisce l'introspezione, l'analisi, l'esercizio della logica e la razionalità. I romani lo avevano capito "festina lente"... affrettati lentamente.