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ESISTE ANCORA UN MODELLO DI SOCIETA'???


Su quanto ci costa la “casta”dei nostri politici siamo ben informati da tempo e sul fatto che i nostri parlamentari siano troppi, troppo pagati rispetto ai loro colleghi europei e con troppi privilegi non si può che concordare. La creazione dei governi regionali ha, inoltre, moltiplicato in modo esponenziale i costi della politica per non parlare dei tanti enti inutili e fantasiosi inventati solo per il parcheggio dei trombati, per non parlare delle sovvenzioni alla pseudo stampa di partito, dei famosi rimborsi elettorali e degli stipendi miliardari dei tanti manager, sempre di nomina politica. Un po’ di pulizia con l’annullamento di privilegi, eccessi e spese inutili è necessaria non solo per risparmiare ma perché la nostra classe politica tutta recuperi un minimo di credibilità e di rigore che possa servire da esempio. Non possiamo pensare, però, che i nostri “politici” vengano pagati con 1000 euro al mese, anche se posso capire lo spirito di rivalsa che sostiene tali proposte; la conseguenza nefasta sarebbe quella di avere solo politici per censo, come sotto la vecchia monarchia, perché solo cittadini con reddito elevato potrebbero permettersi il lusso di dedicarsi alla politica ed il divario di comprensione con i problemi reali di tutti i cittadini potrebbe solo ampliarsi. Il vero problema da affrontare è la questione morale, non possiamo avere tanti politici  con “carichi pendenti”, quando per qualsiasi altro lavoro nell’amministrazione dello Stato si deve avere la fedina penale pulita.Devono, quindi, essere ben pagati ma prioritario, fondamentale ed irrinunciabile è che siano onesti, competenti e che lavorino per il bene comune; questo controllo, possibile solo con la reintroduzione delle preferenze nella legge elettorale, deve essere esercitato con rigore dagli elettori che dovrebbero capire che i rapporti clientelari non pagano e che loro per primi devono difendere i propri diritti e non cercare scappatoie, tra l’altro umilianti per chi le cerca.Non posso concordare con chi tende all’uguaglianza nella miseria, ci sarà sempre chi sta peggio a cui uniformarsi, ci sarà chi guadagna meno di noi, chi è precario, chi non ha una casa, chi non ha una macchina, chi non ha un lavoro neanche mal pagato, chi non arriva non alla terza settima ma alla prima, chi vive per strada e dorme nei cartoni. Non mi basta, non mi soddisfa il solo obiettivo di ridimensionare chi nuota nell’oro, penso che l’obiettivo vero sia quello di dare a tutti una vita dignitosa, di costruire una società in cui non ci siano poveri ed emarginati e dove chi è in difficoltà non venga soccorso per ”carità cristiana” ma perché è un suo diritto, perché è un suo diritto vivere dignitosamente per il solo fatto di essere nato, dove il cittadino venga tutelato dalla culla alla bara. Lentamente, con fatica, ci stavamo riuscendo ma il “neoliberismo”sta erodendo subdolamente e ipocritamente le conquiste ottenute, anche col sangue, da chi è nato prima di noi. I partiti politici non parlano più, da troppo tempo, di quale modello di società hanno nei loro obiettivi, si perdono nel particolare per raccattare voti da qualche corporazione o lobby, si perdono in giochetti di alleanze e spartizioni di poltrone; come possiamo credere che pensino al futuro del Paese ed a  quello delle prossime generazioni, spetta a noi costringerli a cambiare rotta, spetta a noi facendoci ascoltare, anche se non vogliono.