Pensieri

Post N° 136


Oggi una mia amica mi  ha fatto ritornare in mente l'ultima parte del libro di Baricco "Novecento". Devo dire che anche il film, "La legenda del pianista sull'oceano", all'epoca mi piacque molto. Anche se non concordavo sul titolo, avrei preferito l'originale...Ma il libro, quello sì, mi lasciò senza fiato. Poche pagine lette tutte di un fiato in libreria  e poi riposto tra i miei libri preferiti.Ne riporto la parte finale :da Novecento di Alessandro Baricco  "...Tutta quella città, non se ne vedeva la fine...percortesia, la fine, si potrebbe vedere la fine?!?!?E il rumore..Su quella maledettissima scaletta era tutto moltobello..ed io ero grande nel mio cappotto cammello,facevo un figurone, ed ero sicuro che sarei sceso,garantito, non c'era problema...Ma poi...primo gradino, secondo gradino, terzogradino...Primo gradino, secondo gradino..Non fu quello che vidi che mi fermò, fu quello che nonvidi...quello che non vidi...Riesci a capirlo???.quello che non vidi...La cercai.. la cercai ma non c'era, in tutta quellasterminata città c'era tutto ma non c'era una fine.Quello che non vidi è dove finiva tutto quello. Lafine del mondo...Prova ad immaginare un pianoforte..:i tasti iniziano,i tasti finiscono. Tu sai che sono 88 e su questonessuno può fregarti...Non sono infiniti loro, Tu seiinfinito e su quegli 88 tasti infinita è la musica chepuoi suonare..Questo a me piace, questo sì, si puòvivere..Ma se salgo su quella scaletta e davanti a me sisrotola una tastiera con milioni di tasti, milioni emiliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è laverità, che non finiscono mai..beh, allora quellatastiera è infinita..ma se quella tastiera è infinitanon c'è musica che puoi suonare...ti sei seduto sulseggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cuisuona Dio..Ma le vedevi le strade????.Anche solo le strade, ce n'erano a migliaia...comefate voi laggiù a sceglierne una???..A scegliere una donna...Una casa che sia la vostra, un paesaggio da guardare,un modo di morire....Tutto quel mondo addosso che nemmeno sai dovefinisce...o quanto ce n'è...Ma non avete paura, voi altri, a finire in mille pezzisolo a pensarla quell'enormità??..a viverla...Io sono nato su questa nave..ed anche qui il mondopassava, ma a non più di duemila persone per volta...Edi desideri ce n'erano, sì...ce n'erano ma non più diquanto possano stare su di una nave fra una prua eduna poppa...Suonavi la tua felicità su di una tastierache non era infinita..Io ho imparato a vivere così...la terra, quella è unanave troppo grande per me. E' un viaggio troppolungo.E' una donna troppo bella.E' un profumo troppoforte. E' una musica che non so suonare.Perdonami amico ma io non scenderò da questa nave, nonscenderò..al massimo, posso scendere dalla miavita..."