Il demiurgo, figura filosofica e al tempo stesso mitologica, è un essere divino dotato di capacità creatrice e generatrice, descritto la prima volta da Platone nel Timeo. Il termine greco da lui usato è δημιουργός (dēmiurgòs), composto da "δήμιος" (dèmios), cioè "del popolo", ed "ἔργον" (èrgon), "lavoratore", quindi lavoratore pubblico o compositamente artigiano.Il Demiurgo nel mitoLa figura del Demiurgo, senza il quale «è impossibile che ogni cosa abbia nascimento»,[1] non è propriamente un dio generatore come quello cristiano, ma piuttosto ordinatore: egli dà il soffio vitale a una materia informe e ingenerata che preesiste a lui. Per questo fu definito da Celso come un «semidio».[2]Fu descritto all'inizio da Platone soltanto come ipotesi cosmologica che ha carattere verosimile, cioè in forma di mito, di cui egli si serviva come in altri casi per descrivere in modo intuitivo e narrativo, anziché con una rigorosa argomentazione dimostrativa, un aspetto del suo pensiero particolarmente difficile da illustrare e comprendere.«Artefice e padre dell'universo», il Demiurgo è nel mito platonico una forza ordinatrice, imitatrice, plasmatrice, che vivifica la materia, dandole una forma, un ordine, e soprattutto un'Anima.
Demiurgo
Il demiurgo, figura filosofica e al tempo stesso mitologica, è un essere divino dotato di capacità creatrice e generatrice, descritto la prima volta da Platone nel Timeo. Il termine greco da lui usato è δημιουργός (dēmiurgòs), composto da "δήμιος" (dèmios), cioè "del popolo", ed "ἔργον" (èrgon), "lavoratore", quindi lavoratore pubblico o compositamente artigiano.Il Demiurgo nel mitoLa figura del Demiurgo, senza il quale «è impossibile che ogni cosa abbia nascimento»,[1] non è propriamente un dio generatore come quello cristiano, ma piuttosto ordinatore: egli dà il soffio vitale a una materia informe e ingenerata che preesiste a lui. Per questo fu definito da Celso come un «semidio».[2]Fu descritto all'inizio da Platone soltanto come ipotesi cosmologica che ha carattere verosimile, cioè in forma di mito, di cui egli si serviva come in altri casi per descrivere in modo intuitivo e narrativo, anziché con una rigorosa argomentazione dimostrativa, un aspetto del suo pensiero particolarmente difficile da illustrare e comprendere.«Artefice e padre dell'universo», il Demiurgo è nel mito platonico una forza ordinatrice, imitatrice, plasmatrice, che vivifica la materia, dandole una forma, un ordine, e soprattutto un'Anima.