L'Apocrifo di Giovanni (Libro di Giovanni Evangelista o Libro segreto di Giovanni o Rivelazione segreta di Giovanni, in quanto qui «apocrifo» sta a significare «segreto») è un
vangelo composto in
lingua greca nel II secolo (entro il 185) attribuito (
pseudoepigraficamente) a
Giovanni apostolo. Si tratta di un
vangelo gnostico.Citato da
Ireneo di Lione, è stato ritenuto perduto fino al ritrovamento di tre distinte versioni in
lingua copta tra i
Codici di Nag Hammâdi nel 1945; più una quarta versione.
VersioniL'Apocrifo di Giovanni fu un libro estremamente diffuso tra i maestri gnostici, che lo rielaborarono più volte, tanto che ne furono prodotte almeno cinque versioni:una versione lunga, tramandata da due copie in
lingua copta ritrovate a Nag Hammadi (codice II.1 e codice IV.1), caratterizzata dalla citazione di un Libro di Zoroastro;una prima versione corta, tramandata da una copia in copto ritrovata a Nag Hammadi (codice III.1), caratterizzata da alcune peculiarità teologiche (e da una propria traduzione in copto, indipendente dalle altre);una seconda versione corta, tramandata da una copia in copto (manoscritto copto p. Berol. 8502), caratterizzata da alcune peculiarità teologiche (e da una propria traduzione in copto, indipendente dalle altre);una terza versione corta, nota solo attraverso il compendio fattone da
Ireneo di Lione nella sua opera Contro le eresie (185).Contenuto e tematiche trattateL'Apocrifo di Giovanni descrive l'apparizione di
Gesù all'apostolo, cui comunica una rivelazione privilegiata, non trasmessa nel suo ministero.La rivelazione segreta descrivente creazione, caduta, redenzione dell'umanità contiene alcuni elementi tipici della dottrina
gnostica:tripartizione degli uomini (terreni, psichici, spirituali);creazione del
demiurgo;7
eoni (emanazioni delle divinità)dicotomia luce/oscurità;divinità intrappolata nell'uomo mortale.Breve riassuntoIl testo dell'Apocrifo di Giovanni si apre con una prima scena dove si vede
Giovanni uscire dal tempio dove si era recato per pregare e il racconto palesa come dopo la crocefissione del
rabbi di Nazareth suo maestro e amico, Giovanni si trovava in uno stato d'animo confuso oltre che evidentemente "molto rattristato".Nella scena seguente Giovanni è raggiunto dalla voce di un notabile dell'ortodossia ebraica che gli insinua dubbi sull'abbandono e il tradimento perpetrato, a suo dire, dal falso maestro
Gesù, a danno dei suoi fedeli discepoli creduloni.Giovanni ascolta il rappresentante della religione ebraica ortodossa ed è senza parole, non sa più cosa pensare quando gli appare in visione colui che ha sconfitto la morte e gli impartisce nuovi insegnamenti segreti, affinché Giovanni non dubiti, poiché lui, il rabbi di Nazareth non lo ha tradito, ma gli ha insegnato la
verità.https://it.wikipedia.org/wiki/Apocrifo_di_Giovanni