VOGLIA DI SCRIVERE

PRIMO: FARSI CAPIRE


La più dura e dolorosa ingiustizia, la vera repressione sociale si ha quando chi parla non sa o, più spesso, non vuole farsi capire.  E tra quelli che non si fanno capire ci sono purtroppo anche coloro che si dicono schierati dalla parte dei poveri e di coloro che sono di poca cultura.   Sovente c'è l'oratore che scambia la piazza per una cattedra e arringa operai  e coloro che sono di poca cultura come se tenesse  una conferenza nella sede di un'accademia.    Chi  da un microfono annuncia importanti novità, dice  cose che tutti possono capire meno che gli interessati. Pensiamo all'inesperto  sventurato che si aggira nel salone di una banca leggendo su un modello parole che gli sembrano bestemmie, come ad esempio "banca trassata", oppure al giovanotto fresco di maturità che cerca di sistemarsi e negli annunci pubblicitari di un giornale legge parole mostruose, come marketing, oriented, training, e così via.   A nessuno passa per la testa l'idea che ai meno in dimestichezza con la lingua bisogna offrire un linquaggio più chiaro ?     Dario