Riflessi nel vento

Appicicaticci


l'aria mossa dal ventilatore in una città umidacrea solo movimento d'umiditàe in fin dei conti, una fetta di ciambellone sperimentale alla pesca e al limone e un ghiacciolo all'anice non sono accostamenti poi così bizzarri, quando le composizioni climatiche sono così avverse al difficile adattamento idrico della pelle che non sa come respirarema se ci aggiungi un film di Moretti dal nome "La Messa è finita", allora l'equilibrio delle parti sembra proprio pericolosamente scricchiolare, e mi viene da pensare che, anche quando non ci si sforza, si riesce comunque a creare qualcosa di strano davvero, anche in una serata di un'estate ordinaria.La luna è quasi piena. Chissà perché ogni volta si diventa romantici.Ma romantici di cosa? Nostalgici, forse. Che quella diventa piena ogni mese anche da sola. E a te, invece, sembra sempre che manca qualcosa.A me mancava in particolar modo una doccia, ma ecco che sto sempre a sottilizzare.Dai 36 gradi del giorno ai 26 di stanotte, mi viene da ringraziare che anche il sole, lì per conto suo, fa il suo porco lavoro e almeno per qualche ora se ne va a sciogliere l'altra parte del globo.Bella roba, gli astri. Fanno quello che devono e non rompono le palle a nessuno. Non recriminano, non si scocciano, non discutono. Ruotano, cambiano, se vengono coperti non si offendono, e non cercano la gratitudine di nessuno.