Riflessi nel vento

Tutto ha una fine


Anche Harry Potter.Dopo dieci anni giunge al capolinea del famoso mezzo binario magico che ci ha traslato, di volta in volta, nel magico mondo di Hogwords (si scriverà così?). E io, amante del fantasy, mi sono recata l'ennesima volta al cinema, in mezzo a folletti rumorosi e mezzi stregoni dispettosi, e altra gente dalla fantasia sovraeccitabile.Ottimi effetti speciali e la storia è testata dall'enorme successo prima e dopo, non c'è da dubitare. Ma a luci accese mi è venuto da dire: "Meno male che è finito anche Harry Potter!". Perché io non riesco ad avere relazioni durature neanche con le saghe, incredibile.E a dispetto del mio maldestro rapporto con i legami, i miei più cari amici, alla fine di un film per ragazzi (quale momento più romantico?), mi chiedono di essere con loro sull'altare ad accompagnare e benedire la loro reciproca promessa di matrimonio. E come dire di no? Sono la testimone di nozze più richiesta sulla piazza. Con questo, sono 3. Fossi stata un uomo forse avrei dovuto intraprendere la carriera ecclesiastica. Tanto sono sempre single o giù di lì, e tra le persone più considerate per raccogliere confidenze, promesse e patti sacri. Meglio non pensarci troppo, altrimenti va a finire che mi convinco di essere destinata a testimoniare le unioni d'altri e non averne mai una mia da celebrare. Celebrare, poi, che parolona. Me ne basterebbe una per cui gioire.