Riflessi nel vento

Incandescenti freddezze


Ed eccomi qua, in fondo, piena di sogni rubati, forse.Che ogni carezza può far male, nel far bene, ed ogni emozione di più, bruciare, come fosse affilata e incandescente.Solo emozioni buone ci vorrebbero, solo quelle. Ma nulla è cambiato della vita, neanche la morte ha potuto, che nell'insieme delle cose non è altro che una foglia caduta. Una foglia unica, ma una in una moltitudine.Di nuovo mi scorre l'esistenza addosso con incuranza, la mia, che se un mese fà ancora la sirena di un'autombulanza mi faceva rabbrividire e impensierire, adesso già corre via con la stessa velocità che le è propria, anche dai miei pensieri, come se mai fosse stato il mio pensiero legato e incatenato ad un allarme tanto fugace, con quello stesso tempo che, ampliato e straziato, m'appendeva a più speranze e preghiere.Che mestiere fà il cervello...E la vita và come prima, forse un po' peggio, forse un po' meglio... chissà, forse, semplicemente diversa, chi lo sa.(Eh... in fondo lo so... troppo facili, le domande di convenienza..)100000 gradini. Uno dopo l'altro, e un attimo mi fermo che non me n'ero accorta di aver fatto tutta questa strada...Mi ritrovo come al solito sempre più consapevole dei miei limiti, già... ma guarda un po', non ce la faccio a fermarmi... che continuo ad andare avanti, anche ginocchioni, pur di vedere un altro orizzonte.Non è solo come vediamo. C'è sempre l'oltre.E l'oltre non sarà mai come lo immagineremmo.Sempre così, il sole e la collina. C'è un mucchio di sole e c'è un sacco d'ombra. E poi invece, a volte la luce s'impasta di tinte tenui che si sposano tra il chiaro e lo scuro fornendo un pastello denso che non si capisce cosa vuol - o è destinato a - diventare.Un fondo molto fondo. Violato e dilaniato. Anche da me.Io non so aspettare. E' che non si può far altro.Luci ed ombre. Sono il Sole che illumina e la Collina che adombra.