Riflessi nel vento

Post N° 734


Avevo un sogno, l'ho rincorso fino allo sfinimento, fino a sfiorarlo con le dita...ci ho messo tanto ma alla fine l'ho raggiunto, l'ho fatto diventare mio... Entusiasta come una bambina quando riceve in regalo la sua prima bambola, destinata ad essere per sempre la pił bella, la pił preziosa. Ho dormito cullando il mio sogno, assaporandone la freschezza, apprezzandone la dolcezza, in quella lunga notte in cui, per l'agitazione, non riuscivo a chiudere gli occhi, quando l'emozione faceva tutto ed io lasciavo scorrere le ore...amando il mio sogno, curandolo con la forza di un gigante, lottando ogni giorno per non perdere la sua dolce carezza. La vita scorre e i sogni sono tanti, ne raggiungi uno e ce n'č un altro pronto a bussare alla tua porta, non hai tempo di godere di averne appena raggiunto uno, devi correre, ancora, prendere per mano quello che gią hai per raggiungerne un altro. Nella corsa, di sicuro, troverai qualche intoppo, qualcuno che, con fare gentile, ti distoglierą dalla tua Strada, mentre il sogno inesorabilmente scappa... Ormai hai smarrito la strada, hai perso quel sogno, sai che ce ne saranno molti altri, magari anche pił grandi ma senti, dentro il tuo piccolo cuore, che ti manca un pezzo, quel pezzo di strada che hai evitato, quel sogno che insieme agli altri avrebbe costruito un po' di serenitą intorno alla tua casa, un recinto massiccio che forse ti avrebbe tenuto distante dalla realtą.. Lo senti quel sogno, lo senti ma non riesci pił a vederlo, č troppo veloce e le tue gambe non ce la fanno pił. Manca la forza per tornare a cercarlo, manca la voce per chiamarlo e tra le mani rimane un po' di sabbia...quella che hai raccolto mentre stavi piangendo, in ginocchio davanti a chissą quale Dio. Lo stesso Dio che a volte ti sembra sordo, lo stesso che ti ostini a cercare perchč non crederci farebbe, forse, troppo male. Allora ci pensi, ti chiedi: "ci sarą davvero qualcuno lassł", pensi alla vita, alla sua inestimabile bellezza, al suo modo sottile di importi dei dubbi, alla sofferenza che reca in certi momenti e non lo sai, non sai che pensare. Le domande che la mente si pone sono tante, molte non possono avere risposta, altre si limitano ad essere semplicemente domande senza sentire nemmeno il bisogno di avere risposta. Ma tu sei ancora lą piccolo uomo (o donna) in mezzo a questo immenso mondo fatto di parole, suoni, emozioni, amore e sofferenza, sei lģ e non ti resta altro da fare che crederci, credere sempre in qualcosa di pił grande, di pił ambizioso...Pił bello dei tuoi stessi sogni...Lara