Riflessi nel vento

Post N° 750


" Odiavo la tua interpretazione di Desdemona. Quando morivi ti limitavi a morire splendidamente. Tu non hai mai sofferto, o amato come una donna, tu pensavi solo a morire bene. Una donna, LOTTEREBBE!"Stage Beauty (Maggio 2005)Regia di Richard EyreSceneggiatura di Jeffrey HatcherBilly Crudup, Claire Danes-----------------------------------------------------------------------------Inutile dire che questo film mi è piaciuto molto. A parte il mio gusto per i film storici, a parte Crudup, il protagonista, a parte tutto, questa frase mi è rimasta impressa ancor di più dell'ultima scena, che mi ha emozionato ogni volta che l'ho rivista (forse 5 volte).Nell'inghilterra del 1660, uno dei più famosi attori di parti femminili vede andare in frantumi la sua carriera dall'editto del re Carlo II, che ristabilisce il diritto per le donne di lavorare nelle compagnie teatrali. Lo stesso assiste all'immediata ascesa della sua costumista, innamorata di lui da sempre e aspirante attrice in segreto. La perdita dello spazio scenico, nonchè del suo ruolo sociale, manda Ned (Robert Crudup) in depressione, facendolo finire in giri di bettole di bassa lega e in una vita fatta d'alcool e di prostituzione, ma Maria (la sua costumista innalzata a grande attrice, interpretata da Claire Danes) lo salva e lo cura, cercando anche di ristabilire il suo "essere uomo".E' studiato molto bene il personaggio di Ned, attore impegnato ad interpretare la donna sin da quand'era ragazzo, tanto da sentirsi solo ed esclusivamente il ruolo interpretato. Fino alla fine del film, non sa definirsi uomo, ma neanche donna. Solo nei suoi ruoli, si sente qualcuno. Maria, dal suo canto, ha una grande passione ma una scarsa tecnica, risultando tenerissima nella ricerca di interpretare "la donna", qual'essa è.Lui le insegna a "recitarsi", mentre lei cerca di insegnargli a "ritrovarsi". Una verso la finzione e la tecnicità, l'altro verso l'intuizione e la spontaneità.Ma perchè quest'uomo vuole essere una donna?Dice a lei, in una scena: "Le donne hanno quella bellezza, quella grazia, in ogni movimento che fanno. L'uomo è brutto e rozzo, niente gli esce spontaneo e sublime come succede ad una donna."I due si avvicinano, fino a trovarsi ad un passo per far l'amore insieme, senonchè lui ha una pesante incertezza sessuale, e lei, ormai esasperata da quello che vede essere potenzialmente l'uomo che lei vorrebbe, gli urla in faccia tutta la rabbia accumulata di dover assistere alla desolante visione di quest'uomo imprigionato nell'immagine di una donna. Alla fine di questo sfogo c'è la frase che ho scritto in testa al post, sulla cosa che a lui premeva più di ogni cosa, la sua capacità di interpretare in tutto e per tutto, di essere, una donna.Uomini e donne sono diversi per costituzione e per animo, anche se molto spesso caratteristiche maschili e femminili si fondono tanto da andar oltre gli stereotipi (non sono una persona che va per stereotipi, ma dei tratti comuni li colgo..).Ho sentito molto quella frase, mi sono molto ritrovata in quell'esasperazione, molto in quella differenza.