variegato al caffè

La tortura ai nostri giorni


Prendo spunto da una notizia uscita in queste ore che fa riferimento a un rapporto del Senato americano in cui si ritiene inutile la tortura come strumento per ricavare informazioni utili per la cattura di Osama Bin Laden.Il rapporto che ancora non è stato reso pubblico nella sua integrità sta provocando un vivace dibattito e aspre polemiche in USA. Da una parte il Senato con le proprie deduzioni, dall'altra la CIA che invece ha sostenuto la necessità dell'utilizzo delle cosiddette tecniche di interrogatorio avanzato, un modo elegante per definire la tortura.
La tortura come metodo di coercizione è antico come il mondo. Torturare per estorcere confessioni, ma anche punizione peculiare per gli schiavi che essendo ritenuti essere inferiori venivano sottoposti a infami e atroci sofferenze.E' il medioevo il periodo in cui la tortura viene eletta come metodo per eccelenza per punire i malfattori, vengono costruite macchine infernali, testimonianza della macabra fantasia dell'essere umano. In questo contesto la caccia alle streghe è stato forse l'esempio più crudele dell'uso della tortura.Eppure già nel passato molti erano giunti alle stesse conclusioni del Senato americano. Sotto tortura un uomo potrebbe confessare di tutto per cui sostanzialmente è un inutile metodo.A questo proposito cito le parole di Napoleone Bonaparte in proposito:
"l' abitudine barbara di percuotere la gente, per strappare loro segreti, deve cessare.Far subire interrogatori con la tortura, ha per solo risultato che gli sventurati dicono quel che loro viene in mente o quel che credono da noi desiderato. Proibisco di adoperare un mezzo rifiutato dall'umanità e dalla ragione".La riflessione amara a questo punto è una sola: se la ragione porta a considerare inutili le  torture fisiche ai prigionieri allora quella che viene meno è l'umanità.Civiltà, progresso, conquiste della scienza e della tecnica, da tutta questa evoluzione sembra escluso l'uomo e la sua anima!