variegato al caffè

Il rapimento Lindbergh


Oggi 3 aprile ricorre l'anniversario dell'esecuzione  di Bruno Hauptmann, il presunto assasino del figlio di Lindbergh.La storia del rapimento del figlio del noto aviatore è una di quelle più note.Il 1 marzo del 1932 scomparve dalla propria villa nei dintorni di Princeton il figlio di Charles Lindbergh che all'epoca aveva circa 20 mesi. La popolarità dell'aviatore, ma anche l'efferatezza dell'atto criminale, fecero sì che nascesse una gigantesca caccia all'uomo che coinvolse gran parte degli americani.
L'epilogo fu tragico. I resti del piccolo Lindbergh furono ritrovati in un bosco non lontano dall'abitazione paterna. Per la liberazione era stato pagato un riscatto di 50.000 dollari, cifra enorme per l'epoca in certificati aurei prossimi alla scadenza.I mistero sembrava insoluto, quando due anni dopo comparve uno di questi certificati che fu usato per pagare un benzinaio da Hauptmann. Il solerte benzinaio avvertì la polizia e Hauptmann catturato.Si aprì allora il più grande processo dell'epoca. Hauptmann si dichiarava innocente affermando di aver avuto da un suo socio i certificati (ne furono ritrovati a casa sua per diverse migliaia di dollari). Comparvero diversi testimoni che riconobbero Hauptmann. Tante prove, ma nessuna decisiva. Hauptmann fu condannato a morte, malgrado si stabilisse che il bambino fosse morto accidentalmente per una caduta,  e la sentenza venne eseguita per l'appunto il 3 aprile del 1936. I dubbi sulla colpevolezza dell'immigrato tedesco non si sono, però mai dissolti. L'America voleva un colpevole e fu trovato.Le indagini, in qualche modo proseguirono, coinvolgendo soprattutto il personale di servizio. Molti sospetti, ma anche in questo caso poche certezze.Hauptmann avrebbe potuto scegliere di vivere affrontando l'ergastolo se avesse confessato il delitto, ma non lo fece e anche questa circostanza colpì molto l'opinione pubblica.