variegato al caffè

Ho riletto il Grande Gatsby e ho pensato che...


 Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato.Questa è il finale del Grande Gatsby. Erano anni che non lo leggevo, poi rimettendo  a posto un pò di libri, che erano sparsi  per casa, ecco che vedo spuntare la copertina rossa del romanzo di Fitzgerald.
Gatsby, Daisy, Nick mi sono subito tornati alla mente, ma non lo vlevo rileggere. Mi ricordavo, infatti che mi aveva lasciato l'amaro in bocca.Mi sono fatto attrarre, da Fitzgerald scrittore ineguagliabile.Pagina dopo pagina, sono arrivato alla fine e quella antica sensazione di amarezza mi è tornata vivida come tanti anni fa.Mi rende triste  Gatsby, penso all'amore folle per Daisy, alla sua tenacia nel perseguire il suo sogno, alla sua solitudine. Stavolta è stato anche peggio perché ho pensato al mondo di oggi, fatto di arrivismo, di poca cultura, di intrighi e corruzione.La società descritta da Fitzgerald è quella che ha per Dio il denaro, quella che privilegia lo stato sociale ai sentimenti. Oggi come allora quindi?No, dico che il mondo si è evoluto in peggio.Se fosse vissuto oggi Gatsby non avrebbe nemmeno avuto l'illusione di riconquistare Daisy. La sua amata, benché tradita sarebbe sicuramente rimasta sotto l'ala protettrice del potente e ricco di turno. Nemmeno per un attimo, una Daisy moderna avrebbe pensato al suo vecchio amore.Oggi Gatsby non sarebbe rimasto solo, perché non sarebbe esistito affatto