" Chi guarda per essere guardato è come un cieco senza occhi, ripiega le sue ali spezzate nelle tenebre della morte.Spirito del vento rovescia e rimpicciolisci l’immagine dello sguardo proprio, interno.Sali in vetta per calpestare le fronde in un buio tremore. Lancia la lunga spada in volo, libera la nostra fine chiusa nello scrigno della vita. Ma già è dopo e dopo ancora.Il sogno!Veloce mi avvicinai e stinsi la sua mano, Sento il dolce movimento delle sue labbra.È splendido, ora prendo l’alito fiorito in punta di lingua, nessuna mai ha baciato con tanto ardore.assumo dei tanti profumi di profonde lontananze e di palpitante memoria.Fuoco giallo illumina le reminescenze aggredisci la mia anima. Il fuoco nelle mie membra solo che io non veda.In te e in me rinascerà, il rogo dei nostri cuori uniti. La gioia inonda la luce corporea. "
