LA VITA E' UN CIRCO

Brand di fama internazionale finiti nel mirino di Greenpeace

E' finita in maniera sconcertante,l'indagine condotta su campioni di indumenti di 20 diversi marchi in vendita in 29 Paesi e regioni del mondo, dall'associazione ambientalista che denuncia la presenza di sostanze capaci di provocare cancro e disturbi ormonali.
L'organizzazione ha acquistato pantaloni, magliette, lingerie e abiti realizzati in Cina e in altri paesi in via di sviluppo, facendo poi analizzare i tessuti di 20 brand,che tutti noi conosciamo,(Zara, Benetton, Jack&Jones, Only, Vero Moda, Blazek,
C&A, Diesel, Esprit, Gap, Armani, H&M, Levi's, Victoria's secret,
Mango, Marks&Spencer, Metersbonwe,Calvin Klein,Tommy Hilfiger e Vancl.)
I risultati?
Piuttosto sconvolgenti:
"In circa due terzi dei 141 campioni sono stati rilevati nonilfenoli etossilati",
In alcuni vestiti poi sono stati rinvenuti anche filati o coloranti contenenti ammine cancerogene.
Greenpeace chiede ai big della moda di impegnarsi per eliminare le sostanze tossiche dalle filiere di produzione, con Zara in primo piano in qualità di più grande rivenditore.

Per richiamare l'attenzione sull'uso di prodotti tossici nel mondo della moda,hanno creato un evento chiamato
"Toxic Threads - The Big Fashion Stich up",
E' una passerella decisamente scioccante, una sfilata particolare, in cui si vedono modelle con flebo, con maschere per respirare....

FACCIAMO ATTENZIONE..

ALLE PROVENIENZE,

AI TESSUTI

ALLE ETICHETTE...

L'ABITO NON FA MAI IL MONACO!!!!