l'isola che non c'è

per migliorare noi stessi dobbiamo imparare ad accettare le nostre fragilità e capire da cosa sono generate.


quante persone,io per prima,non accettano le proprie debolezze?indossiamo una corazza per far credere di essere i più forti,i mogliori;questo perchè viviamo in una società che ha dei canoni ben precisi e che come un giudice inflessibile ci fa subito capire se siamo( in) or( out).quando ci sentiamo( in )va tutto bene e tutto quello che abbiamo intorno è circondato da un'aura di positività;sembra che tutto l'universo crei delle coincidenze per renderci felici.ho utilizzato le parole(sentirsi in )perchè in realtà lo stare bene con se stessi non dipende da come si è,ma da come ci si sente.spesso sono gli altri a farci sentire out,ma vi posso assicurare che dipende sempre da noi il potere che diamo agli altri di farci del male.è verissimo il detto "chi non ci vuole non ci merita";in natura,soprattutto negli animali che vivono in gruppi,il fatto di non essere accettati dagli altri membri del gruppo può portare anche alla impossibilità dello sventurato di sopravvivere;per cui arriviamo al punto:NOI ESSERI UMANI SIAMO ANIMALI SOCIALI.per questo motivo,poichè l'istinto alla sopravvivenza è innato,ricerchiamo sempre un gruppo che ci accetti per sentirci al "sicuro".imparare a gestire questo istinto diviene importante nel momento in cui incontriamo sul nostro cammino quei" meravigliosi esemplari della razza umana"che forti ,magari di un bell'aspetto o di una posizione economica rilevante decide di comportarsi con noi come uno snob.allora qual'è il trucco per non stare male?semplice,ci si deve solo ricordare che non siamo più nella preistoria,ma che stiamo vivendo nel terzo millennio;questo per ricordarci che al giorno d'oggi si può sopravvivere senza appartenere ad un gruppo e che il mondo è talmente grande e così facilmente navigabile che quei quattro sfigati che non ci vogliono alla fine voltato l'angolo non esistono più.il problema nasce quando un individuo somatizza l'evento e senza accorgersene nel corso degli anni porta sempre con se questo ingombrante fardello;magari in alcuni periodi della vita si riesce a tenerlo a bada ,ma alla minima debolezza riaffiora e si deve ricominciare da capo.nei prossimi messaggi approfondirò l'argomento e inserirò anche consigli per perdere peso,per superare i problemi più disparati e diventare un po' più felici.P.S-mi piace semplicemente aiutare gli altri.a presto ciao.!!!!!!!