l'isola che non c'è

iniziamo a prenderci cura di noi stessi.


nello scorso messaggio ho iniziato a parlare degli istinti.gli istinti umani nella società moderna si sono mascherati da bisogni per cui sono difficili da riconoscere,ma l'influenza che esercitano su di noi è ancora molto forte.una persona è il frutto di un determinato percorso esistenziale e a seconda della sua età anagrafica incontra i suoi istinti in maniera diversa.un bambino incontra i suoi istinti nella loro forma più pura e potente,ma con il tempo e il raggiungimento della maturità queste forze arcaiche verranno gestite con più facilità.il problema è che durante la fase dell'immaturità noi ci sentiamo necessariamente dipendenti da coloro che ci permettono di sopravvivere (per es. i nostri genitori)per cui ci adattiamo pian piano alle loro imposizioni rendendole parte integrante di noi stessi.ora il punto è capire nel nostro intimo cosa realmente ci piace di quello che ci è stato trasmesso e cosa vorremmo eliminare.per riconoscere "l'intruso"non credo ci sia una grande difficoltà anche perchè lo ritroveremo in quel campo della nostra vita che ci fa sentire a disagio o insoddisfatti.il periodo della nostra vita in cui assorbiamo la maggior parte delle informazioni che plasmano la nostra personalità è abbastanza lungo;va dall'infanzia all'adolescenza.in questo periodo qualsiasi evento può modificarci diventando quasi un automatismo.per iniziare la propria metamorfosi interiore sarà utile capire perchè facciamo determinate cose anche se le consideriamo sbagliate o addirittura autolesioniste.per fare ciò potrà essere utile scrivere i nostri difetti e anche tutte le cause che potrebbero spingerci a mantenerli in essere.da questa sorta di diario dell'anima si inizierà a studiare la strategia per sconfiggere le proprie debolezze.un grazie sincero a chi legge quello che scrivo perchè sinceramente interessato/a.a presto,ciao.