Sono giunta alla conclusione che casa mia, dopo l'occupazione da parte dell'Isis, ora sia passata sotto territorio statunitense. Insomma, quella che descrivevo come un'oasi di pace, oggi mi sembra tanto un porto di mare. Come possa essere accaduto, questo non lo so. So soltanto che da stamattina la tv parla un inglese fluente che sembra di stare a New York. Ma tu pensa come sto girando il mondo da un paio di giorni a questa parte; l'altro ieri mi trovavo sotto i bombardamenti a Kabul ed oggi, d'emblée, catapultata nella patria dello Zio Sam. Ma torniamo in Italia. Ho provato a smanettare il telecomando e le opzioni del menù, passando dalla fase delicata a quella violenta dopo circa 40 minuti di preghiere miste a imprecazioni varie. Niente, io e la tecnologia andiamo d'accordo come i cani con i gatti: nun se potemo proprio vedè!Perciò, se ora volessi sapere come vanno le quotazioni in borsa della Ferrari o se pincopallino di Canicattì l'hanno finalmente arrestato e buttato la chiave, c'è un tizio della CNN che sembra mitraglietta Mentana in versione yankee ed io non ci capisco una beata cippalippa!Scommetto un dollaro che se ora dovesse squillare il telefono, è Obama che mi offre pure la cittadinanza.Oh my God!