L' OPINIONE AUTONOMA

La macchina dell'infamia


 L'altra sera vedendo la fiction su Enzo Tortora mi  sono posto una domanda:È possibile impiantare un processo senza avere in mano prove certe,basato solo su dichiarazione dei pentiti,o su accuse campate in aria.Accusato dai pentiti di camorra, Tortora  fu arrestato,incarcerato,processato, condannato a dieci anni di reclusione e poi assolto nel processo d'appello perché risultò totalmente estraneo ai fatti.Non esiste però soltanto il caso Tortora.Giulio Andreotti fu accusato di associazione mafiosa,l'accusa si basava su una foto che ritraeva Andreotti intento a baciare il boss Totò Riina,e sulla dichiarazione di alcuni pentiti. Le accuse furono infondate,Andreotti fu processato e infine assolto.Valerio Merola accusato di violenza su delle ragazze dello spettacolo riuscì a dimostrare la propria innocenza.Gigi Sabani accusato di avere indotto delle ragazze dello spettacolo a prostituirsi. Sia nel caso di Merola che in quello di Sabani non si arrivò al processo,se la cavarono con qualche giorno di carcere,poi fu accertata l'estraneità ai fatti e definitivamente prosciolti dalle accuse,tuttavia causò ai due uomini di spettacolo un enorme danno d'immagine e problemi di lavoro.Ho citato soltanto alcuni casi,ma ci sono molte altre storie di uomini dello spettacolo,della politica, giornalisti,professori,medici,sportivi,che all'apice delle loro carriere sono stati coperti dal fango.Sicuramente questi fatti sono puramente casuali,ma è come se ci fosse una regia occulta che mette in moto la macchina dell'infamia.